Parla Barbagallo e ne approfittiamo per dare un futuro governo al’Italia.
Cosa dice Barbagallo della UIL ?
1): “Abbiamo 150-160 crisi aziendali che interessano 200000 lavoratori!
Se non si copre questo periodo con gli ammortizzatori sociali ci saranno problemi di tenuta sociale perché saremo costretti a portare in piazza i lavoratori.
In momenti come questi, di crisi economica, non è certo la ricetta ideale.
Ma senza risolvere questi problemi, senza dare risposte sull’ILVA, sul Mercatone Uno, dell’Alitalia, della Blue Tech di Termini Imerese, noi avremo tensioni sociali in tutti i settori produttivi.
Che soffrono per una cosa molto significativa: in questo nostro paese il 75% delle imprese lavorano per il mercato interno.
E a queste aziende possiamo ridurre tutte le tasse a zero, ma se non ci sono lavoratori, pensionati e giovani, che hanno la possibilità di avere un potere d’acquisto per comprare ciò che produciamo per noi stessi, quelle aziende chiuderanno lo stesso.
Per questo assieme agli imprenditori abbiamo detto che bisogna questa volta togliere le tasse ai lavoratori e ai pensionati, che hanno il più alto costo medio come costo del lavoro e i i più bassi salari e le più basse pensioni”.
2) La Confindustria dice che ci sono 111 miliardi di evasione fiscale; “Perche non si attacca l’evasione contributiva e fiscale?”.
3) La Corte dei Conti dice che ci sono 60 miliardi di corruzione e sono in aumento;
4) La ConfCommercio dice che ci sono 27 miliardi di usura e pizzo;
5) l’Istat dice che c’è il 30% di lavoro nero; “Perché non fate emergere il 30% di lavoro nero, per legge?”;
6)“Abbiamo anche un problema demografico: in questi ultimi tre anni si sono persi 700000 cittadini, la differenza tra morti e nascite”. “Ho detto che occorre fare accordi e prepararsi ad andare a prendere gli immigrati. Sennò le nostre aziende non potranno riprendersi economicamente”.
7)”Abbiamo perso 700000 posti di lavoro nel settore edile. Dobbiamo ripartire dall’edilizia, dal proteggere le nostre aziende e i nostri lavoratori, da far aumentare la produttività ma col benessere lavorativo”.
8) “Il paese si sta sbriciolando, perché il 68% del territorio è affetto dai problemi sismici, e il problema più grosso è che gli eventi idrogeologici che derivano dal cambiamento del clima, mettono in ginocchio il paese. Si spendono più soldi per le emergenze che non per mettere in sicurezza il territorio. Poi bisogna riportare il Mezzogiorno ai livelli di quando si stava avvicinando al resto dell’Italia”
9)Eccetera
Ecco , i sindacati conoscono le malattie dell’Italia ed hanno le cure .
Bene! Ed allora perché non si candidano per governare l’Italia? Se non lo fanno loro che hanno milioni di tesserati, allora chi?
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Storia locale della Calabria
Il segretario regionale della Uil Santo Biondo da inizio alle degnazioni delle illogicità di Oliverio che sembra non si legga i discorsi che gli preparano.
Infatti commentando l’intervento del governatore nelle celebrazioni per il Primo Maggio dice che : «Con quel discorso ha preso a schiaffi se stesso»
Ecco il testo riportato da Il Corriere della Calabria:«Ho letto e riletto l’intervento fuori programma del governatore Oliverio alla Montagnella di Carfizzi, in occasione della festa del Primo Maggio. Mi sono impegnato a farlo perché volevo saziare la mia stupita curiosità. L’ho fatto perché avevo intenzione di capire se quelle parole fossero state proferite proprio dal presidente della giunta regionale o da uno dei tanti sindacalisti o dei tantissimi lavoratori presenti a Carfizzi».
È quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo.
«Quelle parole dette dal presidente Oliverio, infatti – prosegue Biondo – mi sono parse da subito paradossali.
Era come se il capo del governo regionale stesse abiurando se stesso e il proprio lavoro quadriennale, come se volesse salire a bordo di una macchina del tempo per cancellare gli ultimi quattro anni di storia legislativa calabrese, come se fosse quello il primo giorno di una dura campagna elettorale avviata per portare il centrosinistra al governo della Calabria. Mario Oliverio pronunciando quel breve discorso ha preso a schiaffi se stesso.
Ha buttato alle ortiche quel poco che la sua squadra di governo è riuscita a fare in questi anni. Ha ammesso la bancarotta delle sue politiche. Ha detto a chiare lettere che il suo passaggio ai piani alti della cittadella di Germaneto è stato fallimentare».
«Le sue parole sono risuonate irreali – dice ancora Biondo – fuori contesto, quasi fossero pronunciate da un marziano della politica.
Che il lavoro sia uno dei problemi più importanti di questa terra lo sanno anche i muri.
Che sia necessario ottenere un piano nazionale di interventi straordinari lo stiamo sostenendo da tempo, tanto che siamo scesi in piazza il 16 novembre dello scorso anno, insieme alla Cgil, per portare all’attenzione della giunta regionale una piattaforma analitica su cosa serve alla Calabria per uscire dalla crisi profonda in cui è precipitata.
Da quel documento bisogna far ripartire il confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali ma, sino a oggi, il governatore ha fatto finta di non capire il messaggio lanciato dalla piazza del 16 novembre. La situazione della Calabria non è migliorata, questa terra non ha bisogno di comizianti fuori posto, questa regione non può attendere a lungo un concreto cambio di passo».
«Al presidente Oliverio, che ha insistito sulla necessità di un piano nazionale di interventi – sostiene ancora il segretario generale della Uil calabrese – vorremmo ricordare che il Masterplan tutto è tranne che un piano straordinario, rappresentando, invece, solo una riorganizzazione di risorse messe già a disposizione della Calabria da quel governo sostenuto da un partito, il Pd, di cui egli stesso è esimio rappresentante in terra calabra.
Davanti allo stallo amministrativo alla Regione ribadiamo con forza la nostra idea che l’ultima fase politica del governo regionale debba essere finalizzata alla realizzazione di un programma di fine legislatura che sia basato su pochi e qualificati punti, utili al rilancio produttivo, economico e sociale della nostra terra.
Intanto, la Calabria ha bisogno di vedere realizzata la tanto attesa legge regionale sulla stabilizzazione del precariato. Dovrebbe, poi, ritornare all’attenzione del governo regionale il destino del porto di Gioia Tauro. Su questa importante infrastruttura si sta giocando una partita delicata. Mct e Msc avevano preso degli impegni con il Governo, che per il momento è ancora in carica, ma questi non sono stati rispettati».
«In ultimo, ma non per ultimo – conclude Biondo – ricordiamo al governatore Oliverio che il settore della forestazione ancora aspetta la sottoscrizione del Contratto integrativo regionale che era stata strumentalmente promessa dal presidente della giunta a poche ore dalla mobilitazione del 16 novembre dello scorso anno e, ad oggi, sparita dal ragionamento del governatore».
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Calabria
Si sono svolte le votazioni della RSU del comune di Amantea
Solo 54 i votanti
Tre le liste presentate.
La CISL,la CGIL, la UIL.
Questi i risultati :
La CISL voti 28 ,la CGIL voti 9 , la UIL voti 4.
Questi i risultati dei candidati:
CISL voti totali n 41:
Aurelio Staccuneddu voti 15
Giacomino Bazzarelli voti 8
Giancarlo Socievole voti 3
Pietro La Vergata voti 2
CGIL voti totali n 9
Giuseppe Curcio voti 9
UIL voti totali n 4
Franca Aloe voti 4
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