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Tutto pronto per le luminarie che abbelliranno le vie principali dell’area urbana.

 

L’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ha messo mano al portafoglio, recuperando la somma necessaria per consentire il posizionamento delle luci e scandire così il trascorrere delle festività natalizie.

Il piano organizzativo è stato seguito dal consigliere di maggioranza Caterina Ciccia che ha deciso di dare un taglio netto ai sistemi di luce usati fino a qualche anno addietro.

Una decisione figlia anche dell’esperienza maturata dalla stessa Ciccia che per propria passione ha girovagato lungo lo Stivale per visionare i modelli di installazione programmati in altri comuni.

Il montaggio completo delle luminarie terminerà a ridosso della festività dedicata all’Immacolata.

«È bene evidenziare – sottolinea la Ciccia – che le scenografie luminose non interesseranno soltanto le strade principali della città, ma anche quelle secondarie.

Una scelta precisa operata di concerto con l’intero esecutivo per trasmettere una corretta idea della festa, tenendo conto delle esigenze del bilancio.

Operando con attenzione e ponendo al primo posto l’interesse generale abbiamo cercato di coniugare elementi di per sé distanti, come la riduzione dei costi e l’ampliamento delle aree illuminate».

«Le luci – conclude la Ciccia – si accenderanno dalle 16.30 fino all’1.30 del giorno successivo.

Accompagnando le ore principali della giornata ed i momenti dedicati allo shopping, dando il benvenuto a turisti e visitatori.

Completa il quadro le suggestive vetrine che i commercianti hanno già allestito e che rappresentano nel loro piccolo delle vere e proprie opere d’arte.

Queste le vie del capoluogo interessate dall’installazione degli addobbi: via Margherita, piazza Commercio, corso Vittorio Emanuele, piazza Cappuccini, inizio via Roberto Mirabelli, corso Umberto I, palazzo del Municipio, via Indipendenza, inizio via Cavour, via Nazionale, parte di via Dogana, parte di via Garibaldi, parte di via Baldacchini, via della Libertà, piazza Falcone, piazza Unità d’Italia, piazza Mercato Vecchio, piazza Santa Croce, gradinata San Bernardino con incluso il sagrato, via Santa Maria, area del Castello e via Venezia.

A Campora San Giovanni saranno illuminate corso Italia, via Mercato, piazza San Francesco e via delle Ginestre.

Luci natalizie anche in via Coreca».

Quanto c’era da sapere lo abbiamo detto.

Peraltro bastava andare su internet per saperne di più. Per esempio un nostro amico al quale avevamo detto della nostra preoccupazione del rischio di diffusione se le foglie delle palme non fossero state immediatamente bruciate, ci ha riferito che comunque era opportuno chiudere le stesse in una grande busta di plastica per evitare che si perdesse o che volasse per strada il punteruolo rosso e che era pure efficace seppellire le foglie 3 metri sotto terra.

E comunque come abbiamo anticipato la foto mostra il sig Franco Vetere che con una pompa a mano sparge sulla bella palma delle case ferroviarie di via Margherita un disinfettante che potrebbe salvare almeno quella intatta ed ancora non toccata dal micidiale punteruolo

Ecco la mail che ci ha inviato:

“Questa è una email di contatto dal sito http://www.trn-news.it/portale/ inviata da: Marco Vetere

Caro Peppe,

ti scrivo in quanto sei stato il primo ad essere sensibile all'argomento e a parlare del punteruolo rosso delle palme che sta decimando tutte le bellissime piante che ornano ogni giardino e strada di Amantea.

Vorrei che tu pubblicassi sul sito poche righe, per spiegare che non tutto è perduto, se si attuano dei procedimenti di prevenzione.

Innanzitutto questi sono gli insetticidi da usare:

GARDIUS

PYRINEX QUICK

CONFIDOR

La miscela di questi tre insetticidi sta dando buoni risultati, se correttamente usati e ripetuti nel tempo.

Si trovano in ogni negozio di agraria.

Di seguito un video su youtube che spiega come agire su una palma malata:

http://www.youtube.com/watch?v=QAaLxO1hQjI

Tutto sta nella sensibilità di ognuno di noi, se vogliamo realmente salvare il nostro patrimonio palmizio.

Poi ci sarebbe anche una legge che obbligherebbe i proprietari di palme ad eseguire i trattamenti e soprattutto alla distruzione delle palme morte. Ma questa è un'altra storia.....

Cerchiamo tutti, i proprietari specialmente delle palme, a sensibilizzarsi e a proteggere questa pianta.                                                    Grazie per l'ospitalità Marco Vetere

NdR. Grazie a te ( ed a tuo padre) Marco!

Pubblicato in Cronaca

Non abbiamo assistito alla scena, successa domenica scorsa, ma le persone che ci hanno raccontato il fatto sono perone altamente attendibili.

E ci hanno invitato a scriverne.

Insomma la signora( non amanteana, sembra) passeggia con la carrozzella sulla strada, nel tratto di Via Margherita corrente tra via E Noto e Piazza Commercio.

La signora proviene dal tratta di Via Margherita sul quale c’è l’isola pedonale. Ma poi l’isola pedonale cessa per riprendere qualche metro più in là, esattamente in Piazza Commercio.

La signora continua a camminare sulla carreggiata dove invece circolano le auto provenienti da Via E. Noto e da Via Nuova ed allora “ per far passare un’auto” e preoccupata per la incolumità sua e del bambino tenta di far salire la carrozzella sul marciapiede.

In questa manovra la carrozzella si ribalta ed il bambino cade.

“E’ necessario chiudere il traffico di via E Noto e di Via Nuova. Queste cose non devono più succedere” . Così ci dice un commerciante di Piazza Commercio.

Ma in questo modo la zona nord e sud di Amantea rimarrebbero collegate solo da via Dogana che è a senso unico, ed al più dalla SS18 sulla quale è facile prendersi anche una contravvenzione da photored, trovare gli autocarri che senza regole invadono la statale. E’ legittimo per una carrozzella ed una mamma distratta costringere migliaia di persone ad utilizzare la pericolosa SS18?

Pubblicato in Primo Piano

Intervista al presidente Luigi Rubino

1)Presidente è da tempo che l’Incontro non alza più la sua voce per contestare le tante cose che non vanno in questo paese, per difendere gli amanteani.

R. Abbiamo dato, credo, molto agli amanteani, ricevendo, forse, poco. Da qui anche la difficoltà di continuare ad essere la voce di chi non ne ha, di chi non è abituato a gridare le sue ragioni, od ha perfino paura di dirle. Poi abbiamo deciso di fermarci, di riflettere se e come indirizzare la nostra “ utopia di cambiamento rivoluzionario di gruppo , di associazione “ verso le masse inani ed immobili aiutandole a seguire anche da sole il percorso della ricerca democratica. Ahimè arrivano solo richieste continue di soccorso e di aiuto.

2) Si spegne , quindi, il ruolo sociale dell’Incontro?

R: Assolutamente no! Come ho detto riprenderemo quando gli amanteani decideranno di non dipendere più dai “poteri” e vorranno contare, riscattarsi. Allora noi saremo pronti a sostenerli.

3) Bene. Andiamo ai problemi attuali. Amantea ha sempre vissuto di commercio ma oggi il commercio sembra in crisi. Lei come giudica il momento attuale? E cosa farebbe per aiutare il commercio amanteano?

R. Il momento è gravissimo. Si, è vero che la crisi è generalizzata, ma io credo che Amantea abbia molte frecce al proprio arco e non debba arrendersi. Anzi. Oggi, come mai, però, c’è bisogno di idee e di gambe per farle camminare. Ragionare diversamente sarebbe come dire che questa città antichissima, e che ha superato altri e terribili momenti di crisi, anche maggiori, debba tutto e solo al destino, mentre io credo, invece, nell’uomo e se possibile negli uomini che si lottano insieme che si difendono insieme . Ecco è questo il punto dolente di questa città: un eccessivo individualismo ed una estrema ignavia. E se questo può anche essere comprensibile per il popolo che ha bisogno di un “CAPO”, non lo è certamente per gli imprenditori che rischiano in proprio.

Vedo commercianti che chiudono i propri negozi , altri che vorrebbero chiudere e non lo fanno per pudore, altri che sperano che le cose cambino o possano cambiare: insomma una situazione esplosiva. In questa situazione esiste il rischio concreto di una perdita economica secca per i proprietari dei magazzini. Ai proprietari va spiegata a situazione e la necessità di concorrere per mantenere e far crescere il valore dei loro immobili.

4) Presidente, in concreto quali sono le cose che lei ritiene indispensabili per tutelare il commercio ad Amantea ?

R) Le dico che cosa nelle riunioni dell’Incontro avevamo discusso e deciso di proporre se avessimo potuto avere voce anche politica nella nostra cittadina. La via amanteana dove il commercio raggiunge la sua massima espressione è certamente Via Margherita . soprattutto adesso che Amantea è in profonda crisi anche economica è da qui che occorre partire, con poche , semplici cose. Ve ne ricordo qualcuna

a) attuare un’isola pedonale perenne: 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Nella via cioè potranno passare solo i mezzi di soccorso come autoambulanze in intervento, Vigili del Fuoco in intervento, Forze di Polizia in intervento.

b) riempire la via con arredi, fiori, piante. Via Margherita deve diventare il giardino che Amantea non ha e non ha mai avuto. Ogni commerciante dovrà contribuire con arredo individuale della propria azienda in una gara che renda sempre più bella la nostra via

c) attuare un piano del colore. Le facciate della case devono essere intonacate e colorate secondo le indicazioni obbligatorie di un apposito piano del colore. Il piano dovrà stabilire elementi assonanti per le tende, eliminare la pubblicità invasiva ed invadente oltre che dissonante. Il piano dovrà anche disporre che l’arredo delle case sia in sintonia.

d) togliere queste lampioni itterici e “dare luce”, “dare vita” alla via

e) definire piani di promozione e spettacolo che attraggano utenza anche da altri comuni . La attuazione andrà gestita direttamente dalla associazione dei commercianti di Via Margherita. La associazione si impegnerà a fare la promozione dei negozi che operano nella via e che da tali azioni potranno ricevere solo benefici .

f) E’ poi di tutta evidenza che devono essere immediatamente tolti i photored che sono soltanto macchine per fare soldi ma che hanno fatto scappare i clienti del sistema commerciale amanteano.

Ecco sono solo alcune delle cose che è possibile fare; insieme, unitariamente. Via Margherita può diventare la via commerciale più bella del tirreno calabrese ma occorre crederci ed impegnarsi a realizzarla.

5) Ha altro da dirci?

R) La prossima volta, magari. Tanto altro, ma un po’ alla volta!

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