Il 6 aprile del 2013 due titolari di un’agenzia funebre di San Pietro in Guarano avrebbero riferito ai carabinieri di Rende di aver subito richieste estorsive da parte di Enzo Piattello, Carmine Conforti e un altro uomo di Cosenza, poi identificato come Francesco Bevilacqua.
Ed il giorno successivo i titolari avrebbero sporto denuncia.
Carmine Conforti, 45enne, già noto alle forze dell’ordine, fu arrestato in flagranza di reato mentre chiedeva il denaro alle vittime.
Carmine Conforti è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso e per questo motivo è tornato in carcere.
A firmare il provvedimento di carcerazione la Procura di Catanzaro, il procuratore aggiunto della Dda, Vincenzo Luberto.
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L’operazione Plinius, lo ricordiamo, con i 38 arresti di cui gran parte dell’amministrazione comunale di Scalea arriva in discussione per la parte degli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato con contestuale sconto di pena.
Nella udienza di oggi 17 gennaio il Pubblico ministero Vincenzo Luberto ha chiesto Tribunale di Catanzaro forti pene per gli otto imputati che hanno scelto il rito abbreviato.
Il PM Luberto nella sua appassionata requisitoria ha confermato la sua visione di un sistema politico, affaristico e mafioso.
Ma ecco le richieste:
13 anni per Piero Valente, 46 anni di Scalea;
10 anni per l’ex assessore al Commercio Franco Galiano, 44 anni;
9 anni per l’ex assessore alla Polizia municipale e poi al Commercio, Antonio Stummo, 31 anni;
9 anni per Francesco Saverio La Greca, 39 anni di Santa Domenica Talao;
7 anni di reclusione per Roberto Cesareo, 47 anni di Cetraro;
7 anni per Andrea Esposito, 39 anni di Cetraro;
7 anni per Franco Valente, 54 anni di Scalea;
7 anni per Antonio Pignataro, 51 anni, di Cetraro, conosciuto come Cicchitella.
Ieri hanno discusso anche le parti civili.
Il processo continuerà nella udienza del 27 gennaio.
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