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Redazione TirrenoNews

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Il Tar Calabria ha accolto il ricorso promosso dall'ex sindaco Staffa , da Antonella Gioia, e da Carmine Petrungaro.

A difendere le loro ragioni l’avvocato Oreste Morcavallo.

Dall’altro lato a tutelare le ragioni del sindaco Roberto Pizzuti e dei consiglieri eletti l'avv. Alfredo Gualtieri, l’avv. Demetrio Verbaro.

La seconda sezione ( Massimo Luciano Calveri, Presidente, Concetta Anastasi, Consigliere, Alessio Falferi, Primo Referendario, Estensore) nella camera di consiglio del giorno 12 settembre 2013, accogliendo in toto le richieste dell’avvocato Morcavallo, ha ordinato alla Prefettura di Cosenza di effettuare tutti i controlli sui documenti elettorali contestati.

Il Tar ha assegnato sessanta giorni per eventuali controvalutazioni e rinviato l'udienza di merito al prossimo gennaio 2014.

Ed ecco integrale l’ordinanza:

“. 00923/2013 REG.PROV.COLL. N. 00848/2013 REG.RIC.          

ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 848 del 2013, proposto da:

Antonio Staffa, Antonella Gioia, Carmine Petrungaro, rappresentati e difesi dall'avv. Oreste Morcavallo, con domicilio eletto presso il medesimo in Cosenza, corso Luigi Fera, 23;

contro Comune Di San Lucido, rappresentato e difeso dall'avv. Alfredo Gualtieri, con domicilio eletto presso il medesimo in Catanzaro, via Vittorio Veneto, 48;

nei confronti di

Roberto Pizzuti, Bruno Leverino, Adelina Nesci, rappresentati e difesi dall'avv. Demetrio Verbaro, con domicilio eletto presso il medesimo in Catanzaro, via Vittorio Veneto N. 48;

Amalia Gnisci, Fabio Albanese, Lucy Cutri', Mercurio Pate, Fabio Frangella, Francesco Nunziata, Orazio Bruno;

per l'annullamento delle operazioni elettorali del Comune di San Lucido del 26 e 27 maggio 2013, del verbale di proclamazione degli eletti alla carica di Sindaco e di consigliere comunale del 18.5.2013, dei verbali delle sezioni nn, 1, 2, 3, 4, 5 e 6, dell’ammissione al voto assistito nelle elezioni, di tutti gli atti presupposti, connessi e consequenziali.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune Di San Lucido e di Roberto Pizzuti e di Bruno Leverino e di Adelina Nesci, con ricorso incidentale;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 12 settembre 2013 il dott. Alessio Falferi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Considerato che i ricorrenti, in relazione alle elezioni in oggetto, premettono che la Lista n. 5 “Leali per San Lucido”, con candidato Sindaco Staffa Antonio, conseguiva 889 voti con uno scarto di 33 voti dalla lista vincente;

considerato che i ricorrenti affermano esservi state gravi irregolarità relative all’ammissione di n. 33 elettori al voto assistito;

considerato, in particolare, che i ricorrenti affermano che per n. 16 elettori ammessi al voto non è stato indicato il numero di iscrizione nella lista elettorale di Sezione;

considerato che i ricorrenti, altresì, affermano che non risultano allegati tutti i certificati medici, alcuni dei quali erano privi di data, che le patologie sono indicate in modo del tutto generico, in due casi (Bellomo Francesco e Lenti Giuseppina) non risulta indicata alcuna patologia e in altri casi sono utilizzate espressioni generiche quali “ictus” ovvero “AVD” e che, infine, nella Sezione n. 3 sono state illegittimamente annullate n. 3 schede recanti preferenze a Gioia ed a Sgroi, entrambi candidati nella lista n. 5, nello spazio della Lista n. 2 “una nuova alba per San Lucido” ;

rilevato che la fondatezza della contestazione mossa dai ricorrenti sarebbe idonea a mutare la graduatoria;

 

rilevato che i controinteressati Roberto Pizzuti, Bruno Leverino e Adelina Nesci svolgono ricorso incidentale con il quale rilevano essersi verificata analoga ipotesi di voti espressi a favore di alcuni candidati lungo lo spazio di altra lista, in particolare con riferimento a n. 4 voti a scapito della Lista n. 1 “ViviAmo San Lucido”, nella Sezione 1, Sezione 4, Sezione 5 e Sezione 6; evidenziano, altresì, la mancata attribuzione di due voti alla Lista 1, nella Sezione 1, per contrassegno apposto anche sullo spazio della Lista 2;

ritenuto, pertanto, di ravvisare l’opportunità di disporre – ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. 2 luglio 2010, n.104– una verificazione in contraddittorio tra le parti, a cura del Prefetto di Cosenza, anche per effetto di delega ad un apposito commissario, in persona, preferibilmente, del Dirigente del servizio Elettorale o di un funzionario assegnato presso il medesimo ufficio, al fine di esattamente:

-verificare la compilazione dei verbali relativi all’espressione del voto assistito in tutte le Sezioni, accertando se l’ammissione al voto sia stata corredata da certificazione medica;

-verificare l’esistenza di n. 3 schede nulle, nella Sezione n. 3, recanti preferenze ai candidati Sgroi e Gioia, espresse nello spazio della Lista n. 2;

-verificare la mancata assegnazione di un voto, nella Sezione 1, alla candidata Amalia Gnisci (Lista 1) per preferenza espressa nello spazio della Lista 5; la mancata assegnazione di un voto, nella Sezione 4, al candidato Bruno Liverino (Lista 1) per preferenza espressa nello spazio della Lista 2; la mancata assegnazione di un voto, nella Sezione 5, al candidato Bruno Liverino (Lista 1), per preferenza espressa nello spazio della Lista 2; la mancata assegnazione di un voto, nella Sezione 6, al candidato Fabio Cesario (Lista 1), per preferenza espressa nello spazio della Lista 4;

-verificare la mancata assegnazione, nella Sezione 1, di due voti alla Lista 1 per presunta non corretta apposizione del contrassegno (invadente lo spazio della Lista 2).

A tal uopo, il Commissario verificatore:

1. acquisirà gli atti necessari, previa redazione di uno o più verbali in duplice copia –uno dei quali da consegnare all’ufficio del depositario, se diverso da quello delegato allo scrutinio – ove sarà attestato lo stato degli atti acquisiti e dei relativi plichi sigillati;

2. procederà, alla presenza delle parti intervenute, all’apertura dei plichi sigillati ed eseguirà la richiesta verificazione riportando tutte le informazioni utili all’esecuzione della stessa, redigendo, di tutte le operazioni, apposito verbale in cui si farà espressa menzione, oltre che delle formalità di rito concernenti il contraddittorio delle parti, anche dello stato dei plichi sigillati, della loro apertura e degli atti rinvenuti, nonché delle eventuali osservazioni formulate dalle parti presenti;

3. trasmetterà alla Segreteria di questo Tribunale i verbali di cui ai precedenti punti 1 e 2, allegando agli stessi un plico sigillato contenente il verbale delle sezioni elettorali, cui si riferisce l’operazione di verificazione nonché un prospetto riepilogativo dei voti di cui si discute, delle modalità di espressione di detti voti, delle certificazioni allegate ed ogni altra informazione utile alla definizione del contenzioso;

4. indicherà il numero di ore impiegato per le operazioni eseguite.

La predetta verificazione dovrà essere eseguita dalla Prefettura di Cosenza entro 60 (sessanta) giorni dalla notificazione ovvero comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza istruttoria.

La relazione, gli atti relativi alla verificazione e gli altri atti sopra indicati dovranno essere depositati nella Segreteria di questo Tribunale entro i successivi 15 (quindici) giorni.

La liquidazione del compenso del commissario per la verificazione di cui sopra, il cui onere sarà posto a carico della parte soccombente, viene rinviata al definitivo.

Parimenti viene rinviata al definitivo ogni ulteriore pronuncia di rito, nel merito e sulle spese e viene fissata, per l’ulteriore trattazione della causa, l’udienza pubblica di gennaio 2014

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda)

interlocutoriamente pronunciando sul ricorso di cui in epigrafe e riservata al definitivo ogni ulteriore pronuncia in rito, nel merito e sulle spese, ordina alla Prefettura di Cosenza, in persona del Prefetto in carica, di effettuare l’incombente istruttorio di cui in motivazione entro il termine di giorni 60 (sessanta), decorrenti dalla notificazione ovvero comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza ed il relativo deposito nei successivi 15 (quindici) giorni.

 Rinvia al definitivo ogni decisione in ordine al rito, al merito ed alle spese e fissa fin da ora la trattazione della causa alla pubblica udienza di gennaio 2014”.

 

Abbiamo pubblicato la notizia di una intera classe politica calabrese ( di dx e di sx) che è andata a perorare il problema dei precari della sanità ( per ora, ma poi il problema riguarderà tutti i precari del pubblico impiego ) e ci siamo impegnati a riportare l’evoluzione dell’incontro.

Ci eravamo illusi. Pur essendo presenti oltre a Molinari (M5S), Antonio Gentile, Giuseppe Galati, Gino e Michele Trematerra, Francesco Talarico, Bruno Censore, Jole Santelli, Gianpaolo Chiappetta, nessuno di loro ha emanato una nota stampa od un qualsivoglia comunicato, come peraltro spesso fatto con carattere di Minculpop.

Ne parla stasera solo il senatore Francesco Molinari , sentito dal nostro sito oggi pomeriggio, al titolo “: Basta ai cinici ragionamenti clientelari “.

Ecco il comunicato:

“Ieri, giovedì 12 settembre, su mandato degli attivisti del Movimento, ero presente all’incontro che il Ministro D’Alia della Funzione Pubblica ha avuto con Antonio Gentile, Giuseppe Galati, Gino e Michele Trematerra, Francesco Talarico, Bruno Censore, Jole Santelli, Gianpaolo Chiappetta, i quali volevano far desistere il Governo dall’impugnazione della legge regionale 12/2013 (recante “Provvedimenti per garantire la piena funzionalità del Servizio Sanitario nazionale”) dinanzi alla Corte Costituzionale.

Il tema, per me, era delicatissimo : far coincidere la difesa degli interessi dei lavoratori precari della sanità calabrese (troppe volte illusi dai vari governi regionali e sfruttati per mero calcolo elettorale) con i valori della legalità rappresentati dai principi del nostro ordinamento giuridico.

Ho ribadito, a nome del Movimento, che ero lì per dare un contributo solo ed esclusivamente per eliminare la piaga del precariato, iniziando da quelli della sanità : non mi interessa altro che liberare i cittadini da una forma di moderna schiavitù per favorire la loro emancipazione sociale attraverso il lavoro.

Il risultato dell’incontro è stato interlocutorio e non decisivo : pur mostrando, il Ministro, di volersi interessare alla sostanza dell’argomento non ha potuto offrire alcun impegno sullo scopo dei suddetti, portatori degli interessi della vecchia politica calabrese.

La colpa è da annoverare unicamente ad una pessima legge, emanata con grave ritardo rispetto agli interessi da tutelare e per motivi sospetti, ma anche dalla mancata presentazione del Programma Operativo 2013-2015 (la presentazione di questo avrebbe infatti consentito lo sblocco del turnover nella misura del 15% per iniziare, intanto, a riconoscere le legittime aspettative di una parte dei lavoratori) : non sarà facile tutelare gli interessi dei lavoratori precari della sanità, viste le audaci argomentazioni giuridiche portate a sostegno delle pretese dell’attuale “establishment” regionale e la sua inefficienza amministrativa.

Al di fuori di cinici ragionamenti clientelari, il Movimento si impegnerà comunque per trovare in ogni sede la soddisfazione dei lavoratori precari calabresi per la loro piena partecipazione ai diritti sociali, e ciò per ogni settore, produttivo e non, pubblico e privato”

Tra i tanti ad esprimere il cordoglio per la tragedia sul lavoro diSan Pietro Lametino anche l’europarlamentare Mario Pirillo il quale così dice : "Esprimo profondo cordoglio ai familiari dei giovani operai morti a causa dell'improvvisa esplosione avvenuta all'interno dello stabilimento di San Pietro Lametino dell'Ilsap Biopro, azienda di biomasse e biodiesel".

L’eurodeputato calabrese Mario Pirillo, che si stringe al dolore dei familiari delle vitti, conclude: "una tragedia che riporta all'ordine del giorno il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, prerogativa fondamentale sulla quale non si può più sorvolare. Invito la Procura della Repubblica di Lamezia Terme a fare immediatamente luce sulla situazione. Sono vicino al Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza e a tutta la popolazione di San Pietro Lametino sconvolta per l'accaduto".

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