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Redazione TirrenoNews

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Perviene e pubblichiamo la seguente interrogazione della minoranza in Consiglio Comunale:

Al sig Sindaco F.F.    di Amantea                

Al Presidente del Consiglio Comunale         di Amantea

Alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici Piazza Valdesi 13 Cosenza

Oggetto: Chiarimenti progetto collegamento carrozzabile parcheggio Via Castello con Largo Rina - Amantea.

I sottoscritti Consiglieri Comunali di Minoranza sottofirmatari interrogano il Sindaco F.F., gli Assessori e tutti i Consiglieri di Maggioranza al fine di conoscere la volontà dell’Amministrazione Comunale su un progetto che riguarda la realizzazione di un collegamento stradale carrozzabile tra il parcheggio di Via Castello e il Centro Storico nei pressi della zona cosiddetta “Chianura”, in particolare con il Largo Rina.

Premesso che un collegamento pedonale è già esistente, si chiedono i motivi che hanno spinto l’Amministrazione ed in particolare l’Assessorato ai Lavori Pubblici ad effettuare un siffatto progetto che va a snaturare la caratteristica propria del nostro Centro Storico.

Il Centro Storico di Amantea, che richiederebbe maggiore attenzione e cura nella conservazione architettonica e paesaggistica, ha bisogno di mantenere intatte le sue caratteristiche. Favorire l’accesso pedonale e giammai pensare a favorire l’arrivo di automobili nelle viuzze e nei vicoli, tanto apprezzati dai turisti e dai cittadini che vi risiedono. Il parcheggio di via Castello, già di per se permette l’arrivo e la sosta delle automobili dei pochissimi residenti.

Un collegamento stradale andrebbe a stravolgere l’architettura storica, cambierebbe la caratteristica naturale del suo fascino, fatta di silenzi e di armonia, di alberi secolari, di anfratti costruiti in epoche precedenti ricche di una storia che abbiamo il dovere di mantenere e valorizzare. La costruzione di una strada, anche se di un breve tratto, andrebbe a snaturare un centro storico che sicuramente è apprezzato più dai turisti che lo possono visitare nel silenzio delle sue viuzze, che da chi amministra la città.

Il Centro Storico di Amantea e la sua integrità devono rimanere un punto di riferimento e di attrazione turistica non indifferente alla caratteristica che la nostra città ha da sempre. Un polo di attrazione balneare, commerciale e soprattutto storico-paesaggistico. Queste caratteristiche devono essere gelosamente protette, conservate e valorizzate.

I Consiglieri di Minoranza chiedono di sapere se anche la Soprintendenza in indirizzo è a conoscenza di tale progetto e se ha dato permesso alla realizzazione di una tratto di strada carrozzabile in un centro storico quale è quello della nostra città. Centro Storico di Amantea che deve rimanere intatto e al contrario oggetto di finanziamenti tendenti alla sua gelosa conservazione e preziosa valorizzazione.

   Amantea, 13 settembre 2013

I Consiglieri Comunali di Minoranza GIOVANNI BATTISTA MORELLI ANTONIO RUBINO GIUSEPPE NESI FRANCO CHILELLI.

 

Amantea. Alfra, al secolo Alfonso Frangione è “dolcemente” provocatore. Lo fa pulendo la spiaggia di Catocastro insieme a Patrizia, pulendo il sottopasso ferroviario insieme a Pasquale Veltri( ed altri), riparando le buche del “dannifico” selciato di Via Indipendenza.

Ha solo uno grande difetto. Ama la città . E poi ha un viziaccio che è quello di porsi domande e di avanzare domande.

Eccone 12( secondo noi le prime 12, o forse le ultime). Sono domande semplici ma fortemente provocatorie . domande destinate a restare senza risposta. Qualunque risposta si dovesse dare potrebbe provocherebbe uno sfacelo, una ecatombe ,morale, prima ancora che politica.

Noi ve le sottoponiamo, asetticamente in una prima fase, ma poi proveremo a dare le risposte che riteniamo più vere, anche se dissacranti.

Sono domande che altri( tanti altri) hanno fatto e si sono fatte, ma sotto tono, in punta di lingua, a voce bassa, quasi per non farsi sentire; chissà forse per evitare di dar fastidio a qualcuno, di toccare luoghi vietati.

Ecc le domande:

12 domande (ma altre ce ne sarebbero) per la “res publica” amanteana che, magari, qualche futuro candidato sindaco potrà (dovra?) inserire nel suo programma elettorale (poi risolvere i problemi è tutt’altra cosa). Intanto il sindaco f.f. potrebbe – chissà – rispondere (siii . . . figùrati).

1)         Perché non si risolve il problema dell’infame pavimentazione del centro storico?

2)         Perché non si trova una soluzione civile alla questione “case sciullate”? (Pure Berlino fu tutta bombardata ma non l’hanno lasciata in quelle condizioni).

3)         E’ possibile che d’estate alla Taverna i marciapiedi debbano essere ostruiti da mercanzie varie, tipo mercato delle pulci?

4)         E’ vero che i fondi stanziati per riparare la strada sotto S. Giuseppe (importantissima via d’uscita da Amantea verso Paola) furono dirottati verso altri lidi?

5)         La raccolta differenziata si fa un pochino? Per niente? Si farà? Un pochino? Tanto?

6)         Quando anche ad Amantea si farà in modo di convincere tutti i motociclisti che il casco è obbligatorio perché può salvare la vità?

7)         Quando si obbligherà “Le Clarisse” (che, sia ben chiaro, è importantissimo che rimanga per la valorizzazione del borgo) a dotarsi di un parcheggio fuori dal centro storico, di una navetta o – che so io – di un ascensore, una funivia, ecc.?

8)         Quando i nostri amministratori, imprenditori, ecc. si impegneranno per creare le condizioni per avere turismo qui da noi non soltanto le 2 settimane a cavallo di ferragosto??

9)         ‘Sto problema degli allagamenti stradali ogni santissima volta che Giove pluvio apre le cataratte vogliamo provare a risolverlo?

10)       Potrebbero far eliminare – gli amministratori – l’incuria delle costruzioni mai finite e dei giardini privati diventati oramai succursali dell’amazzonia? Non è un bel biglietto da visita per i turisti questo degrado.

11)       E’ vero che il ponte di Catocastro non è sicuro e che non si può chiudere altrimenti si dovrebbe chiudere anche la strada del Calvario che vi passa sotto e quindi sarebbe tutto bloccato?

12)       Alcuni turisti passano e chiedono come fare per andare a vedere il Castello. Io ci sono andato il mese scorso; è veramente vergognoso lo stato d’abbandono totale. Quei ruderi sul pianoro sono poi praticamente irraggiungibili, le erbacce sono più alte delle persone. E’ veramente un peccato far andare in malora così una delle poche cose che potrebbero attrarre i visitatori . . .

Porre problemi è facile, risolverli è più difficile ma ci si potrebbe almeno provare e non è sempre solo una questione di soldi, alcune soluzioni sarebbero a costo zero.

Un cordiale saluto a coloro i quali hanno avuto la pazienza di leggere le mie esternazioni.”

Che strana Italia!

Da un lato si legge che l’ICE( istituto per il commercio con l’estero) ha dismesso( cioè ha avviato in mobilità) un quarto della sua forza lavoro. Il che è una grande stranezza visto che comunque si tratta di gente che non risulta più funzionale ad un ufficio pubblico ma che viene comunque pagata ( quale sarà il risparmio, poi?).

Dall’altro si legge che il “silenzioso” governo Letta emana il dl 101/13 con il quale vieta la assunzione di nuovi precari e finalmente chiama a responsabilità i funzionari che creano la spesa con la piena consapevolezza che tanto poi i precari in qualche modo saranno stabilizzati.

Intanto leggi di un esercito di precari e ti domandi chi mai li avrà creati e come saranno stati scelti. Certamente non con un concorso.

Un ese rcito che fa pressione in nome del diritto al lavoro, quel diritto mai sufficientemente tutelato.

Ed è così che si crea il “diritto” alla stabilizzazione.

Ma se esiste il diritto alla stabilizzazione allora esiste il diritto alla precarietà, nel senso che si prendono parenti, elettori, sodali li si precarizza e poi li si stabilizza. Alla faccia di tutti gli altri

Ed è qui che nasce la domanda.

Visto che per esempio in Calabria sia i politici del PD che del PDL e tutte le sigle sindacali vogliono la stabilizzazione dei precari non è che ci si trova di fronte ad un vero e proprio reato penale quando la precarizzazione e la successiva stabilizzazione viene fatta verso parenti, elettori e sodali?

Sembrerebbe di si. Ma quale Procura sarà mai capace di contestarlo?

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