COSENZA 28 febbraio 2018 – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri hanno posto sotto sequestro una area di 5000 metri quadri nel pressi del Duomo di Bisignano e denunciato all’Autorità Giudiziaria il titolare di una ditta boschiva per furto e danneggiamento di piante e il responsabile comunale del settore lavori pubblici per abuso d’ufficio. Nell’area interessata al controllo, risultata di proprietà dell’Arcidiocesi di Cosenza, è stato riscontrato un taglio di 62 piante di Robinia,Pioppo e Ontano effettuato da una ditta boschiva. Taglio che, dopo le verifiche dei militari, è risultato abusivo in quanto privo delle autorizzazioni previste. La ditta boschiva è risultata in possesso solo di un verbale di consegna per taglio piante in area comunale inerente alcune località del Comune di Bisignano. Dal controllo è emerso, oltre al taglio avvenuto nella proprietà dell’Arcidiocesi , che alcune località indicate nel verbale sono da ritenersi aree boscate per le quali un eventuale affidamento diretto del taglio di alberi è da ritenersi in contrasto con la normativa vigente e per il quale necessita una apposita autorizzazione dell’ente competente, la Regione Calabria, oltre al nulla osta paesaggistico ambientale. Inoltre l’area sequestrata è anche stata percorsa la scorsa estate da un incendio e pertanto risulta ulteriormente vincolata. Nel verbale di consegna si adducono come presupposti per il taglio delle piante motivazioni inerenti la sporgenza sulle strade la loro pericolosità e il loro stato di vegetazione (alberi con rami secchi) che sarebbero dovute essere evidenziate da una perizia di un tecnico del settore e che comunque non sono state riscontrate dai Carabinieri Forestali. Oltre all’area oggetto del taglio si è anche posto sotto sequestro il legname abbattuto illecitamente ed in parte trovato giacente sul letto di caduta e accatastato, mentre altro materiale legnoso era già stato trafugato.
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Questo il comunicato stampa
Acri: (cs) 31 gennaio 2018 - Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri durante una attività di controllo del territorio volta al contrasto degli illeciti in
materia di utilizzazioni boschive, hanno posto sotto sequestro un’area di 17.000 mq sita in località “Apriglianese” nel Comune di Acri (CS) e denunciato due persone, per reati che vanno dalla distruzione e deturpamento di bellezze naturali al falso in atto pubblico.
L’intera superficie era stata interessata da un taglio raso, contrariamente ad ogni normativa regionale.
Inoltre, dalle indagini è emerso che il bosco sarebbe stato falsamente classificato come un bosco ceduo di castagno in modo tale da poter effettuare il taglio presentando una semplice comunicazione anziché richiedere l’autorizzazione da parte della Regione Calabria.
Gli scrupolosi accertamenti eseguiti all’interno dell’area boscata hanno condotto i militari a constatare che il bosco in questione era caratterizzato da una fustaia costituita in prevalenza da conifere.
Tutti i tagli boschivi relativi ai boschi di alto fusto sono soggetti a preventiva progettazione ed autorizzazione regionale rilasciata dal competente “Settore Area Territoriale Settentrionale” della Regione Calabria e non di una mera comunicazione.
Tale complessità normativa è dovuta al fatto che i boschi di alto fusto, condizione spontanea di sviluppo dei boschi naturali, sono ecosistemi complessi che svolgono moltissime funzioni benefiche per l’uomo legate alla stabilità dei terreni, al clima ed alla biodiversità, con cicli di vita di alcuni secoli.
Di fatto i diametri di notevoli dimensioni rilevati nell’area fanno giustamente supporre che siano stati tagliati esemplari di pino secolari.
Le ceppaie erano state ricoperte da terreno e ramaglie per essere occultate e nascondere in tal modo il taglio illecito, ma un’accurata ispezione dei luoghi ha permesso comunque l’individuazione delle stesse.
I Carabinieri Forestali hanno rilevato il taglio abusivo di 500 piante di essenze varie in prevalenza pino nero.
Nell’area sono stati eseguiti inoltre movimenti di terreno per la realizzazione di una pista forestale utilizzata per lo smacchio lunga 150m.
Oltre al deferimento all’Autorità giudiziaria sono state elevate sanzioni amministrative per 57.000 Euro.
Ndr. Mah ! Ancora una volta la Forestale arriva, ma arriva tardi. Arriva, cioè, DOPO che il danno è stato fatto e gli alberi sono stati tagliati .
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DENUNCIATO PER FURTO E VIOLAZIONE DI SIGILLI TITOLARE DITTA BOSCHIVA.
COSENZA 2 dicembre 2017 - Nel corso di una attività di controllo del territorio i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri hanno nei giorni scorsi sventato un tentativo di furto di legname all’interno del Torrente Colavecchio, nel Comune di Vaccarizzo Albanese. Durante il controllo di tale area, già sottoposta a sequestro nei mesi scorsi per il reato di furto e danneggiamento, si è accertata la presenza di un camion carico di legname. Inoltre, lungo una strada adiacente è stato rinvenuto altro legname, da poco depezzato, ed una pianta di Ontano all’interno del letto del Torrente Colavecchio da poco tagliata e legata con una fune d’acciaio pronta quindi per essere recuperata e depezzata. Sul luogo erano state abbandonate altre funi nonché diverse taniche di benzina, servite certamente per alimentare le motoseghe utilizzate per il sezionamento del legname. Quanto accertato faceva supporre ad una fuga, dovuta probabilmente all’arrivo del reparto. In seguito le indagini espletate hanno condotto all’individuazione del responsabile, il titolare di una ditta boschiva, ed al sequestro di circa 10 tonnellate di legname riconducibile ad essenze tipiche dell’habitat fluviale, principalmente Ontano. Nei giorni seguenti si è notato l’ammanco di circa 20 quintali di legname posto sotto sequestro in precedenza. Le indagini hanno portato al recupero della refurtiva all’interno del cassone di un camion ritrovato in località “Salice” nel comune di Acri (CS). Si è pertanto proceduto al sequestro preventivo dello stesso ed al deferimento presso l’A.G. competente per furto aggravato e violazione di sigilli del titolare della ditta boschiva già denunciato nei giorni scorsi.
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Acri. Gli revocano l’accompagnamento ed aggredisce la commissione di invalidità
Un 46enne cosentino è stato fermato (deferimento in stato di libertà) dai carabinieri della Stazione di Acri.
I Carabinieri erano intervenuti presso i locali dell’Asp ove
l’uomo, aveva appena subito una visita medico collegiale
L’uomo di 46 anni era invalido civile con indennità di accompagnamento
La commissione però ha disposto la revoca della indennità di accompagnamento
L’acrese, allora,, si è lasciato andare ad uno sfogo di violenza contro il personale medico della stessa Commissione medico legale delle struttura
Dalla ricostruzione dei fatti operata dai militari è risultato che l’uomo, mediante l’utilizzo delle stampelle, avrebbe anche danneggiato gli arredi di proprietà dell'Azienda sanitaria provinciale.
Tra i sanitari aggrediti invece, solo uno dei medici ha riportato traumi al volto e alla mano sinistra giudicati guaribili in 10 giorni
I reati ascritti all’aggressore sono quelli di lesioni personali aggravate, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, danneggiamento aggravato di cose esistenti in uffici pubblici e interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità.
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E’ stata eseguita nei giorni scorsi dal personale dei Comandi Stazione Forestale di Montalto Uffugo, Acri e Cerzeto una misura cautelare di arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza Dr. Francesco Branda , nei confronti di una donna, P. M. 68 anni, di Cerzeto , accusata del reato di incendio doloso.
In particolare la donna si è resa responsabile di un incendio sviluppatosi in località San Giacomo nel Comune di Cerzeto il 17 agosto 2016 che ha interessato una zona vincolata ad alta rilevanza naturalistico ambientale.
Località questa particolarmente controllata durante il periodo estivo dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in quanto più volte colpita dalle fiamme.
A tal riguardo grazie all’ausilio di un sistema di videosorveglianza, e una accurata indagine coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini e condotte dal Pubblico Ministero Donatella Donato sono state raccolte a carico della donna le prove che hanno consentito di individuare la responsabile dell’incendio.
Telecamere che hanno ripreso infatti l’incendiario scendere dalla propria autovettura e mettere fuoco sul ciglio della strada con un accendino per poi darsi alla fuga.
L’incendio in questione ha poi visto impegnati per le operazioni di spegnimento per diverse ore i Vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo Forestale per le indagini.
IL VIDEO:
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Alcuni giorni fa ben 5000 persone hanno invaso le vie di Acri per protestare contro le scelte in materia di sanità. Tutti i negozi avevano le serrande abbassate. Una protesta civile ma ferma. In piazza i relatori tra cui il sindaco Nicola Tenuta e il Presidente del COMOCAL, Alessandro Sirianni, hanno evidenziato che i servizi sanitari essenziali non possono essere relegati a forme alternative.
La stessa protesta ci sarà giorno 04 maggio alle ore 18:00 a Soveria Mannelli per difende l’attuale struttura ospedaliera,accettando solo implementazioni di supporto all’esistente.
Intanto il Comitato Ospedali di Montagna Calabresi di Soveria Mannelli prosegue i contatti con gli altri comitati di San Giovanni in Fiore e Serra San Bruno, per capire come unificare le istanze di rivendicazione per tutti e quattro i territori.
Sono reazioni che i cittadini intendono portare all’attenzione del Commissario alla Sanità, Massimo Scura, dopo l’emanazione del decreto n. 9 del 02 aprile, un decreto che cancella quasi totalmente servizi diagnostici e clinici imprescindibili per l’erogazione di un servizio minimo in questi territori disagiati.
A farne le spese saranno i laboratori ematologici e radiologici, oltre che dove presenti alcuni servizi importanti, come la pediatria, la cardiologia, la fisioterapia, la psichiatria, la ginecologia e altri omologhi.
Queste strutture di montagna secondo i dettami del decreto vengono implementate con chirurgie elettive, servizi oncologici e lungodegenze.
Gli implementi ben vengano, ma che siano di supporto ai servizi diagnostici, che se pensati nel giusto modo potrebbero inserirsi nella rete ospedaliera come valore aggiunto, anche alla luce di quanto emerso sull’emigrazione sanitaria, in parte originatasi proprio per la soppressione dei piccoli ospedali e non solo quelli montani.
Le recenti sentenze del Consiglio di Stato su Trebisacce e Praia a Mare stanno a dimostrare proprio questo. Evidentemente gli errori di valutazione compiuti da chi ha gestito il Piano di Rientro, debbono fare scuola onde evitarne la reiterazione. Il Coordinatore del COMOCAL Alessandro Sirianni
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28 Luglio 2014 - Un taglio abusivo di migliaia di piante in una area sottoposta a vincolo paesaggistico. E’ quanto emerso nei giorni scorsi durante un controllo nel Comune di Acri da parte del personale del Comando Stazione Forestale locale e del Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Cosenza.
Da tale attività è emerso che in località “Policaretto” del Comune silano era stato effettuato un taglio abusivo, privo delle dovute autorizzazioni regionali e paesaggistiche ambientali previste, su una superficie di circa 20 ettari (200.000 mq) che ha interessato in gran parte piante di Pino laricio (Pinus nigra laricio) e Abete di douglas (Pseudotsuga mentiesi).
Nel corso del controllo, a cui ha partecipato anche personale del Comando Provinciale, si è constatato che la zona interessata è di proprietà di una fallimentare società con sede a Roma, ed il taglio in oggetto è stato realizzato da una ditta boschiva di Luzzi il cui amministratore è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver eseguito i lavori abusivi in una zona vincolata e per aver provocato la distruzione e alterazione di bellezze naturali.
Inoltre, per effettuare tali lavori sono state realizzate con mezzi meccanici diverse strade per una lunghezza stimata in oltre 1.000 mt lineari.
Piste utilizzate per lo smacchio del materiale trasportato ed accumulato poi nel piazzale situato all’ingresso dell’area boscata, dove veniva in seguito triturato e trasformato in cippato per essere poi trasportato.
Il taglio eseguito nel periodo giugno – luglio in questa superficie di venti ettari è stato realizzato anche in alcune zone percorse da incendi ed ha interessato tutte le piante radicate sulla superficie. Gli uomini del Comandante Provinciale Giuseppe Melfi hanno ipotizzato , da una prima ricognizione dei luoghi, che il taglio ha interessato circa 10.000 esemplari di resinose, per lo più Pino Laricio e abete di Douglas.
Oltre al deferimento dell’uomo si è provveduto al sequestro dell’area boschiva, del materiale rinvenuto nel piazzale, di due autocarri di cui uno completo di pinza meccanica e di un escavatore.
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Gli 8 artisti vincitori e la prima tappa espositiva al MACA di Acri
Giunto alla sue terza edizione, il progetto Young at Art, promosso dal MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), in collaborazione con l’associazione culturale Oesum Led Icima, presenta anche quest’anno delle importanti novità rispetto alle annualità precedenti.
We Art Calabria – questo il sottotitolo scelto per il progetto, dove Art (Arte) va a sostituire tanto il verbo essere (Noi siamo la Calabria), quanto Heart, traduzione inglese di Cuore (Noi amiamo la Calabria) – esplicita l’intenzione di trovare nei giovani artisti il volto e l’anima di un territorio che sta vivendo un profondo cambiamento. I talenti Under 35 che prenderanno parte al progetto espositivo itinerante suddiviso in tre mostre sono: Cristina Comi (fotografia), Maria Rosaria Cozza (fotografia), Antonio Cugnetto (scultura), Rocco Mortelliti (video-arte), Davide Negro (installazione multimediale), Francesca Procopio (fotografia), Paolo Scarfone (opere su carta autoprodotta) e Francesco Votano (pittura). I curatori Massimo Garofalo e Andrea Rodi hanno deciso di premiare la dimensione progettuale dei lavori selezionati, evidenziando la capacità di ciascun artista di portare avanti un discorso maturo e in grado di evolversi nel tempo, pur mantenendo un’importante coerenza concettuale.
Per la prima volta, oltre alla partecipazione alle tre tappe espositive, gli artisti vedranno le loro opere pubblicate su di un catalogo che, assieme a quelli dell’edizione 2014, presenterà i lavori degli artisti selezionati nelle annualità 2012 e 2013 di Young at Art. Altra importante novità è la prestigiosa sede della seconda mostra del progetto espositivo itinerante: dopo la mostra del MACA, che inaugurerà sabato 12 luglio 2014, in contemporanea con l’importante mostra Vasarely – Fontana, le opere degli 8 artisti faranno tappa al MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri) di Cosenza, dove verranno esposte dal 27 settembre al 18 ottobre e dove verrà presentato il catalogo delle prime tre edizioni del progetto. L’ultima tappa, come lo scorso anno, si terrà all’inizio del mese di novembre nell’ambito della manifestazione Paratissima, la fiera d’arte contemporanea più visitata d’Italia, dove i giovani artisti avranno la possibilità di incontrare un pubblico stimato in oltre 100.000 unità (fonte: Il Giornale dell’Arte).
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Presentate 297 instanze per mantenere aperti gli uffici del giudice di pace, solo 285 quelli che il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando tiejne in vita con la firma sul decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziari.
Tra gli uffici del Giudice di Pace "salvati" in Calabria anche quelli appartenenti a comuni di dimensioni decisamente più ridotte di Amantea. di seguito l'elenco completo.
Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori.
Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.
Lo dice soddisfatta l’on Enza Bruno Bossio nel suo comunicato con il quale conclude che “Sono state fugate, pertanto, le preoccupazioni per la chiusura di questi uffici che invece continueranno a funzionare”.
Amantea quindi chiude!!
Ma ecco gli uffici dei Giudici di pace che si salveranno in provincia di Cosenza
Acri,
Campana, 1936 abitanti
Cariati,
Cassano allo Ionio,
Corigliano,
Lungro,
Montalto,
Oriolo, 2318 abitanti
San Sosti, 2105 abitanti
Spezzano Albanese,
Trebisacce, 8.756 abitanti
Rogliano, 5718 abitanti
San Giovanni in Fiore,
San Marco Argentano,
Spezzano della Sila, 4679 abitanti
Belvedere Marittimo
Scalea”.
E questi, invece, sono gli altri uffici di Giudici di pace che si salveranno in Calabria
Badolato
Borgia
Chiaravalle centrale
Squillace
Cirò
Petilia Policastro
Nicotera
Serra San bruno
Caulonia
Stilo
Cinquefrondi
Laureana di Borello
Oppido mamertina
Sinopoli
Taurianova
Ora una sola domanda. Possibile che comuni piccolissimi come Campana, Oriolo, San Sosti conservino l’unico presidio di giustizia operante sul loro territorio e la nobile Amantea perda anche questo ultimo ufficio pubblico?
Chi dobbiamo ringraziare?
Beh, basta dare una occhiata alla bandiera strappata ed a mezz’asta perché caduta ed all’ingresso in multistrato marino per capire quanta attenzione il comune ha avuto per l’ufficio del Giudice di Pace .
Auguri Amantea, ancora più profonde le acque nelle quali ti stai inabissando sempre più!
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del MACA
“Sabato 20 aprile 2013, a partire dalle ore 17:30, al MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) verranno presentati tre nuovi progetti espositivi che, oltre ad arricchire ulteriormente il curriculum di mostre del museo ai piedi della Sila – se ne contano 20 dal 2007 a oggi –, intende supplire alla mancata istituzione, per il 2013, dell’annuale Settimana della Cultura del MiBAC. Si tratta di una vera e propria festa dell’arte contemporanea Made in Calabria, dato che tutti i protagonisti della giornata sono originari della regione.
Le sale del Piano Nobile di Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, ospiteranno, a partire da sabato 20 aprile e fino a domenica 16 giugno p.v., la personale del pittore Pino Chimenti, che rientra nell’ambito del progetto Bancartis, promosso da BCC Mediocrati, attraverso cui, annualmente, l’istituzione bancaria e il museo di Acri collaborano per promuovere la cultura e l’arte sul territorio. « Attraverso i microcosmi pittorici di Chimenti – spiega Boris Brollo, curatore della mostra –, fatti di miti personali e personaggi ludici e surreali, si intravede un moderno maestro del racconto di questa terra calabra appartenuta a una grande storia e le cui radici trasudano ancora di questo passato glorioso ».
La Sala Estemporanea ospiterà, invece, l’installazione Esseri trasparenti dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo, di cui il MACA ospita una collezione permanente di oltre duecento opere, tra dipinti e sculture. L’opera, realizzata appositamente per essere esposta al museo di Acri, è composta di tre sezioni poste in stretta relazione una con l’altra, ognuna frutto di una distinta modalità espressiva. Pittura, scultura in vetro e video-arte danno vita a un ricco dialogo sulla Trasparenza, che l’artista intende come valore universale e imprescindibile per gli uomini contemporanei, esortando gli spettatori a farsene portatori.
Nelle undici sale che ospitano la collezione permanente delle opere di Vigliaturo, troveranno posto i lavori dei dodici giovani artisti calabresi vincitori del progetto Young at Art, promosso dal MACA in collaborazione con l’associazione Oesum Led Icima. Anna Capolupo, Maurizio Cariati, Salvatore Colloridi, Marco Colonna, Giovanni Fava, Giuseppe Guerrisi, Salvatore Insana, Giulio Manglaviti, Domenico Mendicino, Mirella Nania (nella foto), Gregorio Paone e Giusy Pirrotta, esponenti dell’intera gamma di modalità espressive dell’arte contemporanea (dalla pittura, alla video-arte, passando per la scultura, l’installazione, la fotografia e il collage digitale), « restituiscono alla perfezione quella diversità di prodotti che è l’indizio principale della ricchezza della Calabria artistica – commentano i curatori Massimo Garofalo e Andrea Rodi –, che sta finalmente cominciando a credere in se stessa e nelle proprie potenzialità. Dodici giovani talenti per dodici linguaggi nuovi che raccontano della freschezza di un territorio in rinascita ».
Data evento: Sabato 20 aprile 2013, ore 17:30
Luogo evento: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Palazzo Sanseverino-Falcone Piazza Falcone, 1 – 87041, Acri (Cs)
Info evento:Ufficio stampa MACA Tel. 0119422568
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