Alcuni giorni fa ben 5000 persone hanno invaso le vie di Acri per protestare contro le scelte in materia di sanità. Tutti i negozi avevano le serrande abbassate. Una protesta civile ma ferma. In piazza i relatori tra cui il sindaco Nicola Tenuta e il Presidente del COMOCAL, Alessandro Sirianni, hanno evidenziato che i servizi sanitari essenziali non possono essere relegati a forme alternative.
La stessa protesta ci sarà giorno 04 maggio alle ore 18:00 a Soveria Mannelli per difende l’attuale struttura ospedaliera,accettando solo implementazioni di supporto all’esistente.
Intanto il Comitato Ospedali di Montagna Calabresi di Soveria Mannelli prosegue i contatti con gli altri comitati di San Giovanni in Fiore e Serra San Bruno, per capire come unificare le istanze di rivendicazione per tutti e quattro i territori.
Sono reazioni che i cittadini intendono portare all’attenzione del Commissario alla Sanità, Massimo Scura, dopo l’emanazione del decreto n. 9 del 02 aprile, un decreto che cancella quasi totalmente servizi diagnostici e clinici imprescindibili per l’erogazione di un servizio minimo in questi territori disagiati.
A farne le spese saranno i laboratori ematologici e radiologici, oltre che dove presenti alcuni servizi importanti, come la pediatria, la cardiologia, la fisioterapia, la psichiatria, la ginecologia e altri omologhi.
Queste strutture di montagna secondo i dettami del decreto vengono implementate con chirurgie elettive, servizi oncologici e lungodegenze.
Gli implementi ben vengano, ma che siano di supporto ai servizi diagnostici, che se pensati nel giusto modo potrebbero inserirsi nella rete ospedaliera come valore aggiunto, anche alla luce di quanto emerso sull’emigrazione sanitaria, in parte originatasi proprio per la soppressione dei piccoli ospedali e non solo quelli montani.
Le recenti sentenze del Consiglio di Stato su Trebisacce e Praia a Mare stanno a dimostrare proprio questo. Evidentemente gli errori di valutazione compiuti da chi ha gestito il Piano di Rientro, debbono fare scuola onde evitarne la reiterazione. Il Coordinatore del COMOCAL Alessandro Sirianni