Questa è la lettera che l’ex primo cittadino di Nocera Terinese Fernanda Gigliotti ha inviato al presidente della Regione Mario Oliverio, ai sindaci di Amantea, Falerna e Gizzeria, al commissario straordinario del Comune di Nocera Aldo Calandreillo e al responsabile della Protezione civile regionale Carlo Tansi.
“La violenta mareggiata che stamattina si è abbattuta sulla costa tirrenica e che da Nocera Terinese a Gizzeria ha travolto il lungomare, la strada statale 18, le strade comunali e invaso il centri abitato di Nocera Marina provocando danni ad abitazioni e attività commerciali, al di là di ogni altra spiegazione scientifica e contingente, è la conseguenza dell’avanzamento inarrestabile del mare che sta inesorabilmente riappropriandosi di quelle che fino a quaranta anni fa erano spiagge libere.
Quelle spiagge, tuttavia, negli ultimi quarant’anni sono state edificate, urbanizzate e sono attraversate dalla strada statale 18, una delle arterie più importanti della nostra regione, la cui interruzione segnerà l’isolamento di questo pezzo di Calabria dal resto dell’Italia.
E poiché non possiamo abbandonare ad un tragico ed inesorabile destino i cittadini, le loro case, le strade, le infrastrutture, anche se costruite a troppa poca distanza da quello che un tempo era di proprietà del mare, occorre al più presto che la Regione Calabria intervenga senza ultiore ritardo in questo pezzo di costa e realizzi finalmente gli interventi di mitigazione dell’erosione costiera a cui ha destinato oltre sei milioni di euro.
Oggi è il momento della gestione dell’emergenza, peraltro ampiamente prevista, ma è da oggi che occorre iniziare la gestione ordinaria del nostro territorio, la prevenzione, la difesa che non può, evidentemente, intervenire con quattro massi messi sul lungomare come suggerito da alcuni.
Sono anni che il Comune di Nocera reclama, ed io l’ho fatto ogni giorno della mia sindacatura, la realizzazione di questo intervento che, oltre ad essere ormai necessario ed urgente per la messa in sicurezza della statale 18 e dei centri abitati, è un atto dovuto anche a titolo di risarcimento danni per le attività poste in essere a Nord del Comune di Nocera Terinese, da parte del comune di Amantea, della Regione Calabria e del Ministero delle Infrastrutture, e che hanno fortemente accelerato l’avanzata del mare e i danni conseguenti sulla nostra costa.
Mi riferisco, in particolare, alla costruzione del porto di Campora San Giovanni, alla realizzazione dei pennelli a protezione della statale 18 all’altezza della località Principessa e al Villaggio del Golfo, ai prelievi di sabbia nell’alveo del fiume Savuto destinata all’esecuzione dei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria che ha impedito per lunghi anni il ripascimento della nostra costa.
Invito ancora una volta (e stavolta non da sindaco ma da privata cittadina che insieme a tutti gli altri noceresi subisce i danni di un ventennio di politica miope, di abbandono della costa, di cementificazione delle aree adiacenti il demanio marittimo) tutti i sindaci in carica dei vicini comuni di Amantea, Falerna e Gizzeria, insieme al commissario straordinario del Comune di Nocera Terinese, dopo l’intervento straordinario in atto della Protezione civile, di richiedere congiuntamente l’intervento ordinario della Regione Calabria che è l’unico Ente che può e che deve intervenire a difesa del demanio marittimo e del nostro territorio con la realizzazione delle opere di difesa della costa e di mitigazione dell’erosione. *Ex sindaco di Nocera Terinese
Ndr Aspettiamo la risposta del sindaco di Amantea dalla forte accusa dell’ex sindaco di Nocera terinese addossa la responsabilità di danni subiti da Nocera Terinese al porto di Campora San Giovanni, alla realizzazione dei pennelli a protezione della statale 18 all’altezza della località Principessa e al Villaggio del Golfo, ai prelievi di sabbia nell’alveo del fiume Savuto destinata all’esecuzione dei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria che ha impedito per lunghi anni il ripascimento della nostra costa.