Dopo oltre cinque mesi dalla richiesta d’incontro inviata al presidente della giunta Mario Oliverio da parte di Cia, Confagricoltura e Copagri per chiedere risposte concrete sui danni da fauna selvatica (cinghiali) ecco che, finalmente, il 1° agosto l’incontro si è tenuto presso il dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.
Per Confagricoltura Erano presenti il presidente regionale Alberto Statti, il direttore regionale Angelo Politi e il presidente provinciale di Catanzaro Walter Placida;
per la Cia Nicola Monteleone componente la giunta regionale e vicepresidente di Cia Calabria Sud; per Copagri il presidente regionale Luigi Iemma.
Hanno partecipato anche alcuni dirigenti del Comitato di contenimento cinghiali guidati dal presidente Eugenio Fristachi.
Per la Regione era presente Lorenzo Vitari, assenti i rappresentanti istituzionali.
Durante l’incontro è stato ricordato che il problema è nato quando, al fine di soddisfare le richieste provenienti dal mondo venatorio, sono state effettuate ripetute campagne di immissioni, in particolare cinghiali di specie alloctone, aventi dimensioni e prolificità elevate in territori dove il cinghiale non è mai esistito.
Una follia!
Ora i cinghiali sono diventati talmente tanti che stanno invadendo anche le città , le spiagge, le strade.
E stanno producendo danni gravissimi ai terreni agricoli ed ai prodotti agricoli.
Oltre ai danni, i rappresentanti di Cia, Confagricoltura e Copagri, hanno espresso molta preoccupazione per il settore zootecnico poiché diversi cinghiali abbattuti sono risultati affetti da tubercolosi, in base a quanto accertato dai servizi veterinari, malattia che è facilmente trasmissibile agli altri animali ed anche all’uomo; essendo il cinghiale animale selvatico e in continuo movimento, è assai probabile la diffusione territoriale della malattia.
Ciò sarebbe catastrofico per il settore zootecnico calabrese.
Per tutti resta la unica soluzione della autodifesa da parte degli agricoltori quando i cinghiali invadano i propri fondi e da parte delle Forze dell’ordine per tutti gli altri che invadano strade ed aree pubbliche
La regione invece dorme o quantomeno assume un atteggiamento soft, totalmente diplomatico.
Nientemeno solo adesso dicono che la loro “ pazienza sta finendo visto che dopo anni nessun provvedimento è stato adottato e quello che è stato fatto non ha prodotto nessun risultato” per cui in assenza di provvedimenti efficaci, nelle prossime settimane, saremo costretti a mettere in atto azioni di protesta”