Questa che sto per raccontarvi non è un fake news.
E’ la sacrosanta verità. Sulla tangenziale Ovest di Milano, a poca distanza del casello di Melegnano dell’Autostrada A 1, è apparsa una scritta bianca sull’asfalto e di alcuni metri a caratteri cubitali che indicava la direzione per BOLOGNIA.
Avete letto bene, amici lettori, c’era scritto proprio BOLOGNIA. Quando il telegiornale satirico di Canale 5 “Striscia la notizia” ha fatto vedere questo strafalcione sono saltato dalla poltrona. Essendo stato un maestro elementare ho accusato un lieve malore.
La scritta BOLOGNIA non è stata scritta da qualche buontempone o da qualche innamorato respinto, è stata scritta dai dipendenti dell’Autostrada del Sole che hanno rifatto la segnaletica orizzontale e credo che fra tanti ci siano alcuni che sappiano almeno scrivere correttamente.
Quando sono stati assunti hanno dovuto superare alcune prove. Qualche prova di Dettato, spero.
Ma io mi domando:- Ma questi signori hanno frequentato la scuola elementare o almeno qualche corso serale? Certamente non la vecchia scuola di una volta, ma forse la Buona scuola di oggi. Ai miei tempi i miei marmocchi non avrebbero mai scritto un errore ortografico così evidente. Ora lo strafalcione è stato corretto. E’ bastato un velo nero di catrame per coprire la “i” di troppo. Ma di errori grammaticali e ortografici, orrori e strafalcioni, sono pieni i muri dei nostri paesi e delle nostre città.
Alcuni sono stati commessi senza dubbio per fretta o distrazione, la maggior parte, però, sono figli dell’ignoranza. Eccovene alcuni: Fuori dall’Itaglia! Sei la cosa più bella che abbia mai esistito! Mi ai lasciato il segno! Io x te muoro! Entrare a d’agio, ci stanno i bambini. Zitto,zitto, quattro, quattro! Io ho stato qua.
E potrei continuare all’infinito. Basta guardare “striscia la notizia” e Cristiano Militello che ogni tanto con la sua rubrica Striscia lo striscione ci fa divertire e sorridere.
Sabato pros simo 23 aprile convegno e tavola rotonda ad Amantea
Una panorami ca sui siti inqui nati in Calabria.
Sabato 23 aprile si terrà al Mediterraneo Hotel il convegno “La terra dei veleni”, evento che rientra nelle attività sul territorio inerenti il “Progetto sviluppo Tirreno cosentino”, voluto da Robert Aloisio, referente e socio fondatore de “la Calabria che vuoi”.
Dopo l’apertura dei lavori da parte di Aloisio, ci sarà l’intervento di Roberto Longo, che farà una panoramica sui siti inquinati in Calabria e sulle forme di inquinamento, con particolare riferimento a quelli posti all’attenzione della Commissione per le Petizioni dell’Unione Europea nello scorso mese di giugno.
A seguire Francesco Garritano, biologo nutrizionista, parlerà di salvaguardia della salute, di metalli pesanti, del loro meccanismo d’azione, dei loro effetti sulla salute e di come approcciarsi al problema con una alimentazione di tipo antiossidante; di zeolite, minerale di origine vulcanica dalle mille qualità: esso, infatti, possiede una struttura microporosa, all’interno della quale esistono microspazi capaci di attirare e intrappolare specifiche sostanze.
Tali sostanze sono metalli pesanti e tossine, ma anche radicali liberi: tutte sostanze pericolose o addirittura letali per l’uomo, che ad alte concentrazioni, possono causare diverse malattie.
Il convegno si concluderà con una tavola rotonda con i relatori dove il pubblico potrà intervenire
La svolta nelle indagini sull'uccisione di Maria Vommaro il quale corpo era stato riposto a pezzi in un sacco dei rifiuti e chiuso nel bagagliaio della macchina della stessa donna.
Fiumefreddo Bruzio - Nelle scorse ore sarebbe stato rintracciato ed arrestato il 56 enne Francesco Garritano presunto omicida di Maria Vommaro.
Ora sarebbe nella caserma di carabinieri di Paola a disposizione degli investigatori.
Finita la latitanza
Nessuna informazione specifica ma non si esclude che questa svolta possa essere in connessione con le indagini su un presunto favoreggiatore, le cui generalità sono rimaste sono nascoste dal silenzio assoluto conservato dal PM dr Mario Giordano della procura di Paola e dagli investigatori ed alla sua iscrizione nel registro degli indagati quale persona informata sui fatti e che avrebbe nascosto la verità, se non mentito agli investigatori .
Il tenente colonnello Vincenzo Franzese, comandante del Reparto Operativo Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, sarebbe appositamente a Paola dove il Procuratore della repubblica di Paola starebbe conducendo l’interrogatorio.
Potrebbe giungere così a conclusione la vicenda dell’omicidio della signora Maria Vommaro avvenuto il 7 ottobre scorso ed il cui corpo sarebbe stato sistemato all’interno di un sacco dei rifiuti, in posizione rannicchiata, e sistemato all’interno del bagagliaio della Fiat Uno di colore rosso, di proprietà della stessa donna ma spesso in uso al compagno.
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Il Corpo ritrovato nel cofano dell'auto, ma il delitto sarebbe stato commesso nell'abitazione.
Nessuna traccia del convivente, forse si è ucciso.
Un ennesimo dramma della convivenza.
Lui è Francesco Garritano, 60 anni.
Lei è Maria Vommaro, 56 anni.
Una convivenza difficile.
Potrebbe trattarsi di un omicidio scaturito da motivi passionali.
Ma qualcuno dice che il rapporto della coppia non fosse sereno e che , anzi, ci spesso litigi anche violenti e in pubblico.
Probabilmente l’evento delittuoso è avvenuto in casa visto che alcuni parenti hanno allertato i carabinieri di Fiumefreddo Bruzio proprio dopo aver visto tracce di sangue sospette.
Immediate le ricerche che hanno permesso di trovare il corpo della donna nel cofano dell’auto del convivente che ha portato l’auto in campagna e poi si sarebbe in primo momento dato alla fuga
Si cerca attivamente l’uomo e qualcuno sospetta che si sarebbe ucciso.
Sul posto i carabinieri di Fiumefreddo Bruzio unitamente ai carabinieri della vicina compagnia di paola e dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza, ma anche gli esperti della scientifica ed i sanitari del pronto soccorso.
Presenti, inoltre, il PM di turno della Procura di Paola, i Ris dei carabinieri, il medico legale.
Seguiremo la vicenda