Borgia si trova nel Golfo di Squillace.
Molto lontano dal luogo dove 28 anni fa si arenò la Jolly Rosso.
Eppure anche lì, dall’altra parte della Calabria sono arrivati i fusti.
Non i fusti normali, ma quelli sospetti.
Già. Un fusto, in avanzato stato di degrado, è stato trovato nel primo pomeriggio sulla spiaggia di Roccelletta nel comune di Borgia.
Sul posto sono intervenuti i vigili urbani ed i tecnici del comune che immediatamente hanno allertato il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Catanzaro.
Tempestivamente è intervenuta una squadra della sede Centrale e personale vigili fuoco del nucleo Nbcr che, delimitata la zona, ha effettuato una verifica tecnico-strumentale di tipo radiometrica e chimica.
Chiariamo che NBCR è un acronimo ed indica un gruppo specialistico che effettua accertamenti nucleari - biologici - chimici – radiologici.
Dai rilievi effettuati, i valori strumentali assimilabili al fondo naturale, hanno permesso al personale del Nucleo NBCR di escludere presenza di contaminanti radioattivi e di sostanze chimiche tossiche o nocive per la popolazione e l’ambiente.
Il fusto, messo in sicurezza, verrà rimosso da ditta specializzata contattata dal comune per le operazioni di smaltimento.
Ancora un fusto non pericoloso.
Pubblicato in
Catanzaro
Continua l’attenzione della Procura su fusti ed aree radioattive.!
Nei mesi scorsi non era raro vedere un elicottero giallo che vola con attaccato al di sotto una specie di treppiede metallico. Esperti ci hanno riferito che era una apparecchiatura per rilevare fonti magnotermiche, termiche e radioattive.
La conferma viene dalla stessa Procura che segnala che tale elicottero fa parte del progetto Miapi ("Monitoraggio e individuazione delle aree potenzialmente inquinate).
Il georadar avrebbe rilevato due anomalie magnetiche nell’Abatemarco, una delle aree ambientali più straordinarie della Calabria.
Si sospetta trattarsi di una discarica abusiva. E la mente, venticinque anni dopo, va ad una denuncia di interramento di misteriosi fusti fatta da un’ associazione ambientalista nel 1990 . Ancora fusti!
Ed ora c’ e’ da aspettarsi una intensa campagna di scavi come avvenuto nell’Oliva ?
Come mai solo venticinque anni dopo si scopre questo fatto?
Non solo. Sembra anche che l’elicottero con il suo multi sensore abbia rilevato anche altre due anomalie
Una magnetica nel comune di Scalea e ben due nel comune di Lago, di cui una magnetica ed una termica
Ora non c’e’ bisogno di essere scienziati per sapere che le discariche di rifiuti sviluppano calore almeno nelle prime fasi della loro esistenza e che la loro temperatura può giungere anche a 40 gradi in quelle non controllate tanto più nella fase di fermentazione alcalina quando si ha produzione di metano
Per quanto invece attiene alla anomalia magnetica non dimentichiamo che, per quanto è dato sapere, Lago e’ una delle zone calabresi nelle quali è massima la presenza di Radon.
Su tale ultima condizione sarebbe bene non mancassero indagini approfondite.
Pubblicato in
Basso Tirreno