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Premesso

-          Che il Comune di Lago (CS) intende realizzare nel proprio territorio una discarica di “rifiuti speciali non pericolosi” di capienza pari a 400 mila metri cubi con annesso impianto di biogas, in località “Cozzo Giani”, a monte della Vallata del fiume Oliva (vallata che confina territorialmente con il Comune di Amantea);

-          Che in località Giani insistono già due vecchie discariche sature che insieme alla Vallata del fiume Oliva sono state già esposte ad un inquinamento elevato e che necessitano di essere bonificate e non ulteriormente danneggiate;

-          Che le somme per la realizzazione di questa discarica arriverebbero da un A.P.Q. “Tutela e Risanamento Ambientale per il territorio della Regione Calabria" - il cui investimento è di 4.930.00,00 derivanti da fondi CIPE e 1.060.000,00 da fondi privati - che dovrebbero finanziare opere pubbliche utili ed innovative e non opere per le quali siamo già stati “condannati” dall’Unione Europea;

Considerato

-          Che la vallata del Fiume Oliva è stata oggetto di un inquinamento spropositato dovuto allo smaltimento di circa 140 mila metri cubi di materiali tossici e nocivi, come denunciato dalle relazioni tecnico scientifiche dell’Arpacal, dell’Ispra e dalle indagini condotte dalla Procura di Paola che hanno portato all’instaurazione di un procedimento penale, in cui il nostro Ente si è costituito parte civile;

-          Che la “Relazione preliminare sulla valutazione del danno ambientale” dell’Ispra - depositata in sede giurisdizionale nel procedimento penale 2210/08 R.G.N.R. – evidenzia la contaminazione delle falde acquifere e contiene dati allarmanti circa le ipotesi di danno - quantificando il costo della bonifica pari a circa 21 milioni di euro;

-          Che l’illecito interramento dei rifiuti ha determinato una serie di gravi danni ambientali attuali e temporanei, rappresentando oggi una permanente fonte di rischio di aggravamento e di estensione della contaminazione evidenziando la necessità dell’Istituzione del Registro Tumori che questo Ente ha più volte sollecitato all’ASP di Cosenza e alle autorità competenti (delibera di Consiglio N°84 del 23/12/2011);

Ritenuto

-          Che dopo quindici lunghi anni di commissariamento per emergenza ambientale - costati notevolmente in termini economici alle Amministrazioni locali e quindi ai contribuenti - non possono produrre scelte volte a “tamponare” per qualche anno l’emergenza, con ulteriori costi ambientali e senza investire con convinzione nella “raccolta differenziata spinta” su base regionale, per cercare di risolvere il problema dei rifiuti in Calabria;

-          Che la Regione Calabria è a conoscenza della grave situazione della Valle del fiume Oliva, ma inspiegabilmente l’area continua ad essere esclusa dallo stanziamento dei fondi necessari per la bonifica, nonostante queste Ente - insieme ai sindaci dei Comuni di Aiello Calabro, Serra d’Aiello e San Pietro in Amantea - ha scritto più volte al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale all’Ambiente dissentendo dalle scelte fatte dal Dipartimento regionale Politiche Ambientali e ribadendo con fermezza la priorità e il diritto alla necessaria bonifica dell’area del Fiume Oliva;

Visto

-          Lo Statuto Comunale;

-          Il Regolamento del Consiglio Comunale;

-          Il T.U.E.L. n°267/2000 del 18/08;

Dato Atto

-          Dell’avvenuta acquisizione del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, espresso dal responsabile del servizio interessato, ai sensi dell’art. 49 comma 1 del D.Lgs. 18.8.2000, n°267 (TUEL);

-          Che, nella fattispecie, non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto la presente non comporta alcun impegno di spesa né diminuzione di entrate;

DELIBERA

  1. La NARRATIVA che precede forma parte integrante e sostanziale della presente proposta di deliberazione;
  2. Ad IMPEGNARE questo Ente:
  3. ad avviare tutte le procedure istituzionali ed amministrative al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini ed il patrimonio naturalistico ed ambientale ed evitare la realizzazione di opere che potrebbero ulteriormente aggravare lo status di un’area già tristemente danneggiata;
  4. ad investire in politiche istituzionali volte a creare percorsi virtuosi di smaltimento dei rifiuti compatibili con il rispetto dell’ambiente, cercando nel lungo periodo di perseguire il completamento del ciclo dei rifiuti in loco attraverso una raccolta differenziata spinta ed impianti di separazione, lavorazione e riconversione del rifiuto capaci di accrescere il tessuto economico,sociale e lavorativo del comprensorio e garantire anche un risparmio per i contribuenti;
  5. Di RICHIEDERE ALLE AUTORITA’ successivamente indicate:
  6. di non investire fondi comunitari, nazionali o regionali in opere - come la discarica di cui in oggetto - che potrebbero ulteriormente danneggiare un’intera area che necessita, invece, di essere bonificata e danneggiare altresì l’immagine di un intero comprensorio a vocazione turistica -commerciale e le risorse paesaggistiche e naturalistiche;
  7. di procedere all’inserimento del Fiume Oliva, già dotato di piano di caratterizzazione, tra le aree che necessitano di urgente risanamento con relativo stanziamento dei fondi necessari all’ormai improcrastinabile bonifica;
  8. di conoscere lo stato di attuazione del Registro Tumori da parte dell’ASP di Cosenza ed i dati statistici dell’incidenza tumorale nel Comune di Amantea (con annesso studio epidemiologico) con particolare riguardo alle aree limitrofe del bacino idrografico del Fiume Oliva, già sollecitata con la delibera di consiglio n°84 del 23/12/2011;
  9. Di Rimettere la presente a:
  10. Al Ministro delle politiche Ambientali
  11. Al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, nella qualità di Commissario Ad Acta per la Sanità;
  12. All’Assessore Regionale all’Ambiente;
  13. Al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza;
  14. Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASP Cosenza
Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo con piacere l’ intervento del cav. Liscotti a seguito del nostro articolo sul principio dell’autosufficienza.

“In merito all’articolo apparso su uno dei locali siti web avente titolo “La rivoluzione dei rifiuti. Scatta il principio della autosufficienza territoriale” vorrei dire….. ai posteri l'ardua sentenza. Se qualcuno ricorda i miei interventi in merito a ciò e alle polemiche per "cozzo Giani" ritengo che siamo al capolinea. Discutiamo certamente del sito (SI o NO) ma non di dare l'immondizia ad altri che sicuramente non vogliono.

Perchè su tale problema non si apre un dibattito aperto con i cittadini, al fine di far comprendere meglio le prerogative delle raccolte differenziate e le aperture anche di piccole/grandi isole ecologiche a norma della Legge 152/2006.

A proposito dell'isole: quella di Amantea come mai è ferma!!, almeno per quanto concerne lo stoccaggio dei cartoni e la plastica si potrebbe utilizzare (mediante eventuali ulteriori l’adeguamenti, perché mandare in altri luoghi fuori regione i rifiuti , vista l’emergenza ne pagheremo le conseguenze in bolletta). Intorno a tale problema si fa retorica e bellavista, ma nessuno lo affronta seriamente al fine di far comprendere il problema.

Credo a tal punto che sia giunto il momento di non continuare a fare scarsa informazione come: le discariche portano i tumori, le malattie aumentano ecc…. Questo avviene quando le cose sono incontrollate e non a norma, la quale quest’ultima (in vigore) non prevede certamente Inquinamento Zero, ma solo l’emissione in atmosfera o sul suolo di un “inquinamento” entro alcuni valori stabiliti e concertati a livello Europeo o Internazionale.

Ritornando a noi, perché allora non si tolgono i cassonetti sotto tutte le case delle persone, (vedasi via Bologna/via Baldacchini – Via Lava Gaenza ed altre zone) considerato che anche questi portano magari malattie, ma forse li, abitano i figli di “nessuno”.

Scusatemi ci vorrebbe molto tempo per specificare vari concetti sull’argomento, premettendo che, da un punto di vista anche al sottoscritto non piace avere l’immondizia in casa o vicino, ma vorrei, farvi riflettere che per quanto riguarda il nostro territorio, bisogna far le proteste anche per i tralicci dell’alta tensione – i treni che transitano ad alta velocità quasi in centro città (e le barriere frangirumore?) – i Tir per la SS 18 (polveri sottili) e quant’altro, e ancora una volta consentitemelo in dulcis in fundus i cassonetti che bruciano d’estate o l’immondizia esposta al sole per intere giornate, senza che i cassonetti vengano sterilizzati.

Allora, tutti cerchiamo di ragionare e programmare un futuro migliore a iniziare dalla nostra Amantea, dove tante piccole cose possono essere fatte, sempre e comunque in trasparenza e soprattutto rispettando le norme in vigore. Ancor di più d’ora in avanti, che a quanto pare in ambito regionale, si stia varando una legge che ognuno deve “trattare” i propri rifiuti, prima di conferirli.

Comunque, mi rendo disponibile ad eventuali confronti aperti ed in pubblica assemblea.

Vorrei suggerirvi in merito un link che riporta alcuni articoli sull’argomento, tenendo alta l’attenzione al fine di impedire eventuali problematiche. (http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/tag/termovalorizzatore/)

Rimane sempre il fatto che vi sono altri impianti che sicuramente inquinano, ma credo che ciò avvenga non per cause tecniche, ma per l’imperizia dell’ essere umano.

                                                                                              Cav. Giovanni LISCOTTI

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo due prese di posizione relative alla discarica di Giani.

1)Ecco cosa dice l’UDC: Realizzazione Discarica in Località Cozzo Giani – Lago (CS)

“Come noto, il Comune di Lago ha intenzione di istituire nel proprio territorio una discarica, ovvero un impianto per rifiuti speciali non pericolosi, raccolti in modo indifferenziato. La discarica sarà realizzata in località Cozzo Giani, piccola contrada che sovrasta la Valle dell’Oliva; un territorio che – oltre ad essere già ampiamente martoriato – si trova al centro d’inchieste, battaglie ambientaliste e non solo.

Proprio per tali ragioni, riteniamo sia utile oltre che necessario capire bene l’impatto che tale impianto potrebbe produrre sull’ambiente e, di conseguenza, sulla popolazione che abita i luoghi circostanti. Siamo convinti, infatti, che i problemi connessi alle modalità di smaltimento dei rifiuti, soprattutto nel meridione d’Italia, meritino cautele e attente valutazioni preventive. Questa fase non può, tra l’altro, prescindere dal coinvolgimento attivo della popolazione che risiede nei Comuni viciniori.

Nel territorio di Amantea, l’Amministrazione Comunale – con la collaborazione di tutta la cittadinanza – ha recentemente avviato il sistema di raccolta differenziata porta a porta; è chiaro che la scelta del vicinissimo Comune di Lago va in direzione opposta e in caso di anomalie e inconvenienti questi si riverserebbero su tutti i Comuni limitrofi, vanificando, di fatto, gli enormi sforzi compiuti dall’Amministrazione comunale di Amantea - guidata dal Sindaco f.f. Michele Vadacchino - che con propri fondi comunali ha inteso dar corso a un nuovo e più evoluto modello di raccolta dei rifiuti.

Ci rivolgiamo quindi alle autorità locali e regionali, affinché siano eseguite, da parte della Regione Calabria, ulteriori e più dettagliate verifiche circa la realizzazione della discarica di Cozzo Giani. Verifiche di cui si dovrà dare conto a tutti i cittadini ricadenti nel Comprensorio di Amantea.

In tal senso, riteniamo di condividere le forti preoccupazioni espresse dal nostro Collega in Consiglio Comunale Vincenzo Pugliano.” Il Portavoce dell’UDC di Amantea Gianfranco Suriano

2)Ed ecco cosa dice Vincenzo Pugliano: Fiume Oliva e discarica di Lago: incontro con la deputata Chiara Braga

“Si è svolto presso la sede dell’amministrazione provinciale di Cosenza un interessante incontro istituzionale con Chiara Braga, giovane deputata del PD membro della “Commissione Ambiente” e responsabile nazionale per le Politiche ambientali.

All’incontro, svoltosi alla presenza del vice Presidente della Provincia Domenico Bevacqua, hanno partecipato: una delegazione del comitato civico “Natale De Grazia”, il consigliere comunale Vincenzo Pugliano e Vincenzo Giacco, rappresentanti dei “Democratici per Amantea”, e il segretario dei “Giovani Democratici” Amedeo Muoio.

Argomento di discussione è stata la grave situazione ambientale in cui versa la vallata del fiume Oliva e tutte le problematiche ad essa connesse. La delegazione ha evidenziato la necessità che le istituzioni nazionali si facciano carico dell’ inserimento dell’area dell’Oliva tra i siti ad alto rischio, che necessitano di urgente bonifica. Ma l’incontro è stato anche l’occasione per denunciare la scelta della Regione Calabria di realizzare una discarica di rifiuti pericolosi a “Cozzo Giani” nel comune di Lago (Cs), utilizzando i fondi derivanti da un APQ denominato “Tutela e risanamento ambientale per il territorio della Regione Calabria”. Una scelta in netta controtendenza alle direttive dell’UE e palesemente scellerata, perché rischia di aggravare inesorabilmente la situazione ambientale dei luoghi. Una prospettiva che ha suscitato allarme nelle popolazioni locali, riunitesi in un comitato civico, e l’interessamento di alcuni amministratori dei paesi intorno all’Oliva tra cui il consigliere comunale di Amantea Vincenzo Pugliano, che attraverso una proposta di deliberazione ha chiesto all’assise di assumere una posizione di netta contrarietà alla realizzazione della discarica.

A tal proposito mercoledì si è svolta un’apposita commissione consiliare per approfondire l’argomento, ed è stata decisa all’unanimità la convocazione del consiglio comunale agli inizi della prossima settimana.

<< E’ stato un incontro davvero proficuo – riferiscono i partecipanti - nel corso del quale l’onorevole Chiara Braga ha raccolto le nostre istanze e acquisito tutta una serie di informazioni e documenti utili. L’obiettivo comune è quello che il governo centrale si faccia finalmente carico della questione e stanzi le somme necessarie all’ormai improcrastinabile bonifica >>.

3) La nostra spazzatura dove la manderemo ? Sempre sui territori degli altri? E se gli altri chiuderanno le discariche che oggi utilizziamo dove finirà? Nell’Oliva come in passato senza che nessuno al tempo vedesse niente? A Grassullo, a Cannavina?

Ecco il testo integrale:

“Nei giorni scorsi, la stampa e anche i social network hanno riportato informazioni riguardanti le discariche che il Comune di Lago e l’Assessorato regionale all’Ambiente stanno per realizzare, nonché notizie su una presunta discarica che sarebbe stata sequestrata dalla Polizia provinciale.

Sono informazioni mistificanti e notizie prive di fondamento.

E’ mio dovere, quale Sindaco del Comune di Lago, informare correttamente i miei concittadini e le popolazioni dei Paesi vicini su come stanno effettivamente le cose.

Intanto, comunico che sono previsti due convegni, uno nel Comune di Lago e l’altro nel Comune di Amantea, con l’intervento dei progettisti e di esperti del settore.

1. “La discarica abusiva sequestrata di circa 2.000 mq in località Giani”: non si tratta di nessuna discarica, ma soltanto di materiale ingombrante depositato abusivamente da persone non identificate. Per essa, l’Amministrazione comunale in data 19/12/2013, protocollo 3867, ha incaricato la società “Ecologia e Servizi” di Girifalco del ritiro, trasporto e smaltimento dei rifiuti ingombranti. In data 20/12/2013, la suddetta “discarica” veniva sequestrata dalla Polizia provinciale, e in data 24/12/2013 il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola non convalidava il sequestro effettuato dalla Polizia provinciale, disponendo l’immediato dissequestro da eseguire entro la stessa giornata del giorno 24 dicembre 2013, al fine di consentire all’Amministrazione comunale la bonifica del sito, peraltro già concordata con l’Impresa specializzata.

Le notizie riportate a mezzo stampa, inclusa quella fornita dall’emittente TELE TEN in data 7 gennaio 2014 a proposito di una discarica sequestrata a Lago (mentre, in realtà, sulla stessa si stava procedendo alla bonifica) sono, quindi, infondate, pretestuose e false.

Attualmente l’area è stata bonificata e si sta provvedendo a recintarla in modo che fenomeni di malcostume simili a quello evidenziato non abbiano più a verificarsi.

2.La vecchia discarica. Anche riguardo ad essa sono state scritte molte inesattezze, tra cui la lettera che il Comitato civico De Grazia ha indirizzato al Sindaco di Aiello Calabro e al sottoscritto, nella quale sostiene che la bonifica non è stata effettuata.

Devo dire con molto rammarico che il signor Gianfranco Posa, firmatario della missiva, ignora che il Comune di Lago ha eseguito un Piano di caratterizzazione dal quale non è emersa la presenza di nessun materiale nocivo o inquinante da rendere necessaria la bonifica del sito.

L’ARPACAL di Cosenza, infatti, nel suo parere riguardo all’analisi del rischio, attesta quanto segue.

A) I risultati analitici dei campioni prelevati ed analizzati separatamente dal laboratorio RST SRL e dai laboratori dell’ARPACAL del Dipartimento di Cosenza sono stati confrontati. La validazione dei dati analitici è stata effettuata secondo le procedure previste dalla legge e protocolli stabiliti dalle Agenzie regionali per la Protezione dell’Ambiente.

B) Si esprime parere favorevole sulle conclusioni raggiunte a seguito della caratterizzazione del sito e dei risultati dell’analisi del rischio del sito. Sebbene sia stata perseguita l’analisi più cautelativa, l’analisi del rischio non ha comportato il superamento della CSR per il paramento stagno; pertanto, non risulta necessario procedere alla bonifica della matrice del suolo.

A questi fatti documentati bisogna riferirsi, se si vuole evitare di diffondere notizie infondate, idonee a generare un allarme ingiustificato nelle popolazioni.

3. La nuova discarica. L’idea di realizzare una nuova discarica nel territorio del Comune di Lago risale all’anno 2008, quando l’on. Loiero presiedeva la Giunta regionale e il dottor Giuseppe Graziano era il dirigente del settore.

Il Comune di Lago ottenne un primo finanziamento di 200.000 euro per la progettazione. Venne emanato un bando nazionale, a conclusione del quale i lavori di progettazione e direzione lavori vennero affidati a GEOSTUDIO di Torino, specializzato nella progettazione di discariche in Europa e in Italia.

La progettazione seguì tutte le fasi previste dalla legge (preliminare, definitivo ed esecutivo), ottenendo tutte le autorizzazioni di carattere tecnico – ambientale.

Del progetto ne erano a conoscenza gli amministratori del comprensorio e i cittadini, dato che esso, come per legge, venne pubblicato su un quotidiano locale e sul BURC.

D’altra parte, i contenuti e le finalità del progetto medesimo vennero divulgati e discussi nel corso di incontri e convegni pubblici tenuti nella sala consiliare del Comune di Lago e ampiamente ripresi dalla stampa locale.

Nel corso dell’ultimo di tali pubblici incontri, tenutosi il 27 ottobre 2013 a Lago con l’intervento dell’Assessore regionale all’Ambiente on. Pugliano e di quasi tutti gli amministratori del comprensorio, è stato illustrato il progetto da parte dei tecnici redattori.

L’intervento in questione è stato riportato nei diversi Piani triennali delle Opere pubbliche sottoposti all’esame e approvazione del Consiglio comunale.

Desta sconcerto il fatto che oggi la minoranza consiliare di questo Comune chieda atti all’Ufficio tecnico, dimenticando che tali atti giacciono al Comune da quasi quattro anni e che, nel frattempo nessuno si è preoccupato di richiederli o di consultarli!

Oggi, che siamo alla fine di un operoso percorso pluriennale, ci si scopre ambientalisti (di facciata) e ci si dice contrari alla realizzazione della discarica, prospettando ai cittadini catastrofi ambientali e sciagure irreparabili, assumendo posizioni strumentali e pretestuose: strumentali, perché finalizzate a creare allarmismi ingiustificati, e pretestuose perché finalizzate alla mistificazione.

Si sostiene, tra l’altro, che la discarica è vicina al fiume Oliva, mentre essa dista da esso in linea d’aria circa un chilometro e mezzo.

Il Corriere di Calabria riporta il Comune di Lago come appartenente alla provincia di Crotone: tutto ciò perché nella testata del Piano di monitoraggio e controllo, a causa di un refuso informatico, si faceva riferimento ad un’impresa di Crotone, affermando, gravemente, che “la discarica di Lago aveva ottenuto i pareri manomettendo la documentazione”. Fatto gravissimo, quest’ultimo, perché il Piano di monitoraggio e controllo è costituito da molte pagine e non soltanto dal frontespizio, del resto prontamente rettificato dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente, come acquisito agli atti del Comune in data 10/12/2013, protocollo n. 3754.

La discarica è progettata in modo che non possono essere smaltiti rifiuti pericolosi e con materiali tecnologicamente avanzati, brevettati e sicuri, utilizzati in altri impianti in Italia e in Europa. Inoltre, è prevista l’installazione presso il sito di un portale radiometrico in prossimità del sistema di pesa. E’ anche prevista la predisposizione di una telecamera di sorveglianza per il controllo di eventuali anomalie che dovessero insorgere all’interno del sito di discarica.

Non posso rispondere, in questa sede, a tulle le inesattezze che sono state scritte.

Mi riservo di farlo nei prossimi Convegni pubblici, invitando a partecipare ad esso tutti coloro che desiderano avere un’informazione più completa e corretta.

Comunque, l’intera opera può essere esaminata anche attraverso il portale del Comune di Lago.

L’assessore regionale on. Pugliano, nel Convengo del 27 ottobre scorso, ha richiamato le emergenze del sistema ambientale calabrese e ha dato atto al Sindaco di Lago di essere stato un pioniere e di avere affrontato la tematica ambientale con coraggio e lungimiranza. In quell’occasione, l’assessore Pugliano affermò anche che “Noi abbiamo ereditato un sistema frutto di una pluriennale gestione commissariale straordinaria e caratterizzato da alti costi, inefficienza e squilibrio tra le diverse aree della nostra regione. Voglio dare atto che il Comune di Lago è tra quei pochi Comuni che è realmente impegnato a rimuovere due gravi cause ostative ad una moderna politica ambientale: la psicosi delle popolazioni (spesso alimentata a sproposito) e la pretesa di produrre rifiuti in casa propria per poi smaltirli altrove”.

Desidero assicurare che il Comune di Lago continuerà ad operare con una attenzione peculiare alla tutela ambientale, alla salute dei cittadini e alla sicurezza del territorio.

Lago, 16 gennaio 2014                               - Architetto Vittorio CUPELLI, Sindaco di Lago

Pubblicato in Basso Tirreno

Perviene la seguente nota del Comitato civico Natale De Grazia relativa alla discarica di Giani.

Per la frana della discarica consortile di Aiello e Lago il comitato De Grazia ha già sollecitato i sindaci di Aiello Calabro e Lago

Il comitato civico “Natale De Grazia” nei giorni scorsi ha segnalato ai sindaci di Aiello Calabro e Lago la situazione di pericolo in cui versa la discarica consortile dismessa di località Giani e attiva negli anni ‘90.

Nella missiva corredata da un ampio dossier fotografico gli attivisti del De Grazia hanno sollecitato l’intervento delle amministrazioni locali competenti affinché provvedano al più presto a monitorare l’area e metterla in sicurezza per tutelare l’ambiente e soprattutto la salute dei cittadini.

Segue il testo della missiva inoltrata ai primi cittadini di Aiello Calabro e Lago.

Gentile Sig. Sindaco,

Con la presente intendiamo portarla a conoscenza di una situazione di pericolo per l'ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini.

La discarica consortile di località Giani, sita nei territori dei comuni di Aiello Calabro e Lago, dismessa oramai da una decina d’anni - per come ci hanno segnalato residenti della zona e per come abbiamo avuto modo di accertare recandoci sul posto – presenta una frana su uno dei versanti.

Nel corso di un sopralluogo, infatti, abbiamo potuto produrre un dossier fotografico, che documenta lo stato attuale della discarica. Come potrà vedere dal materiale che alleghiamo, il muro perimetrale lungo il versante sud della discarica è interessato da diverse fratture e da cedimenti che mettono in evidenza ed espongono a possibile lesioni la guaina impermeabile dell’invaso. In caso di piogge, dallo stesso potrebbero fuoriuscire liquidi, ed inoltre, c’è il fondato pericolo che il terreno contenente i rifiuti collassi facendoli fuoriuscire. Abbiamo notato, ancora, che anche la recinzione è ormai quasi del tutto inesistente.

Per quanto visto, riteniamo che il sito debba essere attenzionato da tecnici per analizzare le condizioni di stabilità. Un eventuale collassamento della discarica in parola rappresenterebbe un grave nocumento per l’ambiente circostante, già peraltro compromesso.

Come tutti sappiamo, nella zona, situata a monte del tristemente noto fiume Oliva, insiste anche una vecchia discarica di Rsu del comune di Lago, costruita senza i moderni criteri di isolamento, per la quale da anni si richiede la bonifica, ancora non effettuata.

Per quanto in premessa, Le chiediamo quindi di intervenire con la dovuta urgenza per constatare la gravità della situazione e mettere in sicurezza l'area.

Riteniamo infine che sia pure opportuno verificare se l’attuale situazione di precarietà della discarica consortile possa essere imputabile ai lavori che da anni si svolgono nella cava attiva proprio accanto alla stessa, ed alle continue sollecitazioni che i lavori di estrazione comportano.

Comitato Civico “Natale De Grazia”.

Pubblicato in Basso Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Comitato Civico Natale De Grazia

Amantea, gennaio 2014 – Una segnalazione del comitato De Grazia e del Forum Ambientalista ha permesso alle autorità competenti di scoprire e porre sotto sequestro una discarica abusiva in località Giani del comune di Lago.

Gli attivisti si erano recati sul posto per verificare i luoghi ove il comune di Lago ha intenzione di realizzare una discarica comunale da 400mila metri cubi e proprio nei pressi di “Cozzo Giani” si sono imbattuti in un’area, nei pressi di una cava, dove risultano abbandonati – «presumibilmente senza nessuna autorizzazione» rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti in eternit.

Molto probabilmente per condotta illecita di ignoti, il sito si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti di ogni genere.

Sull’area sono depositati principalmente rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti contenenti probabilmente amianto. Vi sono copertoni, frigoriferi, divani, televisori, parti di mobili, una ciminiera in eternit e documenti riconducibili al Comune di Lago (CS) tra cui delibere, foto ed altro ancora. «Si è ritenuto opportuno – scrivono i rappresentanti delle due associazioni rivolgendosi alla procura di Paola e alla Polizia provinciale di Cosenza - segnalare quanto sopra affinché si possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale condotta configuri un illecito penale».

La segnalazione è corredata di foto ed una mappa per individuare la zona e si conclude con la richiesta alle autorità «di intervenire con la massima urgenza per impedire ulteriori sversamenti, ponendo in essere o richiedendo alle Autorità altrimenti competenti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutelare la salute della popolazione che abita e transita nei dintorni e per evitare la possibile infiltrazione di percolato nelle falde acquifere». La zona peraltro è segnata dalla presenza della vecchia discarica di Lago che non prevedeva particolari opere di protezione (come il telo impermeabile9….) e per la quale è stato richiesto un finanziamento per la bonifica e poco distante la più moderna discarica di Aiello Calabro. In questa area già tanto compromessa poiché situata a monte del tristemente noto fiume Oliva insiste come dicevamo il progetto per la realizzazione di una nuova discarica, avversato dalle popolazioni locali che sta organizzando diverse assemblee cittadine per impedirne la realizzazione.

Pubblicato in Basso Tirreno
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