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Riceviamo e pubblichiamo la nota della scorsa amministrazione comunale di Nocera Terinese

Al signor PREFETTO DI CATANZARO

Pc Ministero interni Sede

Oggetto: comunicazione

    

 

Premesso che, L’Amministrazione Comunale della quale facciamo parte ognuno nelle sue funzioni termina oggi il suo brevissimo percorso amministrativo senza aver potuto iniziare nemmeno il suo cammino, considerato che, siamo stati eletti il 10 giugno del 2018.

Il Sindaco, Massimo Pandolfo, il 10 agosto ha ritenuto di rassegnare le dimissioni.

Le motivazioni del Sindaco, racchiuse in una scarna missiva, sarebbero riconducibili ad un forte stato di stress psicologico che lo avrebbe colpito, in conseguenza di una situazione generale di difficoltà dell’ente, sia per l’enorme dissesto finanziario nel quale versa il Comune di Nocera Terinese, sia per la totale indisponibilità a collaborare di alcune fondamentali figure della burocrazia comunale.

Rispettiamo il malessere del Sindaco sul piano umano.

E condividiamo anche il giudizio sullo stato della burocrazia comunale, tuttavia, non condividiamo il gesto di abbandonare la guida dell’ente.

Anzi riteniamo che tale scelta sia un atto di irresponsabilità nei confronti di tutta la comunità.

Abbiamo fatto di tutto per fare cambiare idea al nostro primo cittadino, offrendogli anche diverse proposte per poter proseguire la legislatura e contemporaneamente metterlo nelle condizioni psicologiche di recupero psico-fisico.

Il Sindaco, tuttavia, ha ritenuto di declinare le proposte che sono arrivate.

Ci auguriamo che le motivazioni che il Sindaco ha addotto per giustificare le proprie dimissioni siano reali e che, lo stesso, non abbia subito pressioni e influenze di nessun tipo, anche perché, siamo consapevoli che, sia l’istituzione, che il territorio, da anni, a causa di potenti lobby legati alla gestione dei corposi interessi del territorio, rendono instabile i governi dell’ente.

     Se il Sindaco avesse taciuto eventuali pressioni del genere, la gravità del suo atto sarebbe molto più pesante.

     Fatta questa premessa, dunque, riteniamo doveroso indirizzare questa missiva a S. E. Il Prefetto di Catanzaro perché a nostro avviso è indispensabile e non più rinviabile una verifica radicale sullo stato di tenuta e sulla salubrità dell’istituzione comunale. Appena insediati avevamo proposto al Sindaco un provvedimento di rotazione dei responsabili delle Aree, inamovibili da 20 anni.

Ritenevamo che, un atto del genere potesse essere un segnale di trasparenza e, parallelamente, avrebbe potuto spezzare aderenze e inquinamenti che si percepiscono a naso.

Il Sindaco non ha ritenuto di adottare un tale provvedimento oppure non ne ha avuto il tempo.

La maggioranza consiliare, nel formulare la proposta, partiva da una riflessione molto semplice: se sull’enorme dissesto ci sono indubbiamente oggettive responsabilità politiche, è assolutamente evidente che, da tali responsabilità, non siano immuni coloro che hanno ricoperto ruoli nella struttura apicale della burocrazia. Inoltre, nel comune e nel territorio vige uno stato di illegalità diffusa, soprattutto relativamente all’urbanistica e l’assoluta mancanza di controlli. E non possiamo omettere di evidenziare che, proprio sull’affidamento della responsabilità dell’area tecnica, in questi 60 giorni si sia consumata la maggiore fibrillazione e resistenza interna ed esterna. Proprio il giorno prima delle dimissioni del Sindaco, infatti, avevamo trovato la soluzione politica e amministrativa della direzione dell’ufficio tecnico. Sarà un caso che proprio il giorno dopo e, alla vigilia di un cambio storico nell’assetto dell’ufficio tecnico, siano arrivate improvvise le dimissioni? Sappiamo che il Sindaco Massimo Pandolfo è una persona perbene. E tuttavia conosciamo troppo bene questo territorio per credere che, la sua rinuncia sia riconducibile ad un semplice malessere psico-fisico.

Il precedente responsabile dell’ufficio tecnico si era messo in malattia pochi giorni dopo l’insediamento del nuovo Sindaco. Mentre lo storico dirigente dell’ufficio Tecnico con una lettera aveva comunicato al Sindaco di trovarsi nelle condizioni di incompatibilità finanche a ricoprire il ruolo di RUP, perché sotto processo per presunti reati inerenti alla funzione di responsabile dell’ufficio stesso. Stessa situazione si è verificata nell’area finanziaria.

A voler essere generosi tali atteggiamenti ci sono apparsi come pressioni per mantenere lo status. Bloccare la macchina amministrativa per far “comprendere” alla nuova amministrazione che senza l’apporto delle inossidabili figure amministrative nessuno governa. Altra anomalia riguarda OSL relativa al dissesto finanziario retto dalla dottoressa Colacione e assistita dal dott. Calende della Prefettura, avevamo evidenziato al Sindaco che la linea tenuta da coloro che reggono l’organismo, ad avviso della maggioranza, finirà per produrre un macro contenzioso più pesante del dissesto stesso. Contenzioso di cui le conseguenze ricadranno sul comune e sui noceresi. Inoltre, ad oggi, non si comprende la lentezza nella definizione della massa passiva a ormai due anni dall’insediamento dell’organismo. Tra l’altro, nel corso di questi due mesi abbiamo rilevato un’influenza poco ortodossa di Calende e Colacione nelle politiche amministrative e nelle prerogative del riassestamento del personale. Intromissioni e pressioni che sono state riferite dal Sindaco nel corso di riunioni di maggioranza in relazione alla riorganizzazione del personale comunale. Alla luce di quanto contenuto in questa missiva riteniamo che sia necessaria che S.E. il Prefetto compia una puntuale verifica su tali aspetti. Come riteniamo che la Prefettura verifichi influenze e pressioni esterne nei confronti degli uffici e dei loro responsabili.

     Con rammarico il nostro lavoro amministrativo termine qua, siamo assolutamente consapevoli che qualcosa e qualcuno abbia impedito a questa amministrazione di assolvere al proprio mandato. Ciò rappresenta un vulnus alla democrazia rappresentativa che, perlomeno, va accertato e verificato.

     Rimaniamo comunque a disposizione della S.V. per qualsiasi altra delucidazione non ben evidenziata in questa missiva.

Nocera Terinese, li 29 agosto 2018

In Fede

Franco Macchione Vice Sindaco

Antonio Albi - Presidente del Consiglio Comunale

Giovanna Puteri - Assessore

Patrizia Vaccaro - Assessore

Domenico Motta - Assessore

Giuliano Trunzo - consigliere comunale

Salvatore Grandinetti - consigliere comunale

Walter Grandinetti - consigliere comunale

Pubblicato in Basso Tirreno

 Troppo stress e il sindaco eletto solo due mesi fa si dimette.

La notizia ha dell’incredibile.

A Nocera Terinese, infatti, nel giro di sette mesi si sono dimessi due sindaci.

Dopo Fernanda Gigliotti, caduta a gennaio 2018

 

(dopo essere stata sindaca per soli 19 mesi) per essere stata sfiduciata dalla maggioranza dei consiglieri, si è dimesso anche Massimo Pandolfo, eletto sindaco soltanto due mesi fa a capo della lista Unione Popolare Nocerese.

Pandolfo aveva avuto la meglio sugli altri due competitor: l’ex sindaca Fernanda Gigliotti e Rino Rocca, vice sindaco della Gigliotti e già sindaco.

Le ragioni delle clamorose dimissioni del sindaco, Pandolfo le ha spiegate in una lettera:

“Lasciare, a pochi mesi dalle elezioni, l’incarico di Sindaco potrebbe sembrare un “tradimento” nei confronti di chi votando mi ha investito del compito di amministrare il Comune.

Ma le dimissioni che oggi ho depositato presso l’Ufficio di protocollo non sono da intendersi come un “tradimento” nei confronti degli elettori e del gruppo politico che mi hanno sostenuto bensì come un gesto di rispetto e di gratitudine nei confronti di quanti hanno creduto in me.

A due mesi dal mio insediamento devo ammettere di aver avuto difficoltà a far ripartire “il motore” di questa complessa macchina amministrativa.

Sono state tante le criticità incontrate, ho provato in tutti i modi a dare un nuovo slancio a questo nostro Comune ma non tutti hanno inteso la mia linea politica: collaborare nel rispetto e nell’assunzione di responsabilità legate alle diverse professionalità presenti.

La delusione vissuta ed il gravoso peso di responsabilità che tale ruolo impone di assumere hanno determinato in me un forte malessere psicologico con effetti sulla sfera fisica e sulla vita privata. Come marito, padre e docente mi sento in obbligo di ridare senso alla mia vita, cercando di riacquistare quella serenità che da sempre mi ha contraddistinto.

Chiedo a voi tutti di comprendere la mia scelta: maturata nel tempo e con coscienza. Quale persona onesta, sincera, leale, non potevo fare a meno di prendere questa decisione anche se molto sofferta ma giuro fatta per il bene esclusivo di tutta COMUNITA’.

Grazie a tutti”.

Ora Pandolfo che avrà 20 giorni di tempo per ripensarci.

Pubblicato in Basso Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo:

“Dopo che si è diffusa la notizia che l’ex Sindaca, di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti sia stata destinataria di un’ordinanza di demolizione relativa ad un fabbricato abusivo di sua proprietà, alcuni organi di stampa, stimolati da una fantasiosa ricostruzione dei fatti da parte dell’ex prima cittadina nocerese hanno dato una lettura dei fatti a dir poco distorta se non falsa e tendenziosa.

Nella presente nota l’attuale primo cittadino, Massimo Pandolfo, sulla base della documentazione in possesso del suo ufficio intende fare chiarezza sulla vicenda.

“Il sottoscritto non ha predisposto nessuna ordinanza di demolizione dell’abitazione dell’avvocato Fernanda Gigliotti, già Sindaco di Nocera Terinese fino al 26 gennaio 2018,-dichiara il Sindaco Pandolfo- smentisco fermamente atti o ordinanze disposte a carico di Fernanda Gigliotti, così come “erroneamente” ha evidenziato qualche testata nazionale.

In un’approssimativa lettura delle carte da parte di alcuni organi di stampa è stato affermato che il sottoscritto abbia firmato un’ordinanza per demolire la casa dell’ex Sindaca.

Ciò è falso.

Basta leggere l’ordinanza emessa per comprendere che gli atti sono stati definiti durante la gestione del commissario e non sono stati firmati dallo sottoscritto. – ha proseguito l’attuale primo cittadino nella sua dichiarazione-

L’ordinanza, in questione, è a firma del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Geometra Battista Mendicino, dirigente, tra l’altro, nominato dalla stessa ex Sindaca Fernanda Gigliotti con decreto sindacale n.7 del 17 luglio 2017 e confermato nello stesso incarico dal Commissario Straordinario, Aldo Calandriello, con proprio decreto n.5 del 28 febbraio 2018.  

Il sopralluogo che ha accertato l’abuso edilizio dell’ex Sindaca Fernanda Gigliotti, inoltre, è stato effettuato il 24 maggio del 2018 e condotto dal dirigente dell’ufficio tecnico Battista Mendicino, dal geometra Luciano Esposito e dal Vigile Urbano Fiorenzo Grandinetti. L’ordinanza di demolizione è datata, invece, 6 giugno 2018.

Or dunque, -prosegue Pandolfo- considerato che il sottoscritto è stato eletto il 10 giugno 2018 e proclamato nella giornata successiva, è evidente che, gli atti riconducibili e conseguenziali a questa vicenda, non sfiorano in alcun modo la mia sindacatura.

Con una maggiore attenzione nella lettura delle carte, piuttosto, si notano chiaramente altre anomalie che suscitano non pochi sospetti.

Ci potrebbe chiedere, per esempio, quali siano state le motivazioni per le quali, il dirigente dell’ufficio tecnico di fronte ad un abuso accertato il 24 maggio non abbia emesso nei modi e nelle forme dettate dalla legge i provvedimenti conseguenti per questo tipo di abuso (forse perché era in corso la campagna elettorale e non si voleva rovinare l’immagine della Gigliotti paladina della legalità e della Giustizia?).

Infine, per amore di verità, l’abuso accertato a carico dell’ex Sindaca non è un leggero abuso così come erroneamente descritto da alcuni organi di stampa.

Secondo l’accertamento, infatti, è stato radicalmente mutata la caratteristica del manufatto autorizzato.

In sostanza, un manufatto autorizzato come deposito di attrezzi agricoli, è stato trasformato in civile abitazione.

Tale abuso, dunque, secondo la legge, e non a discrezione del Sindaco o del dirigente, è sanzionato con l’ingiunzione a demolire e al ripristino dello stato dei luoghi. E’ evidente, dunque, che in questa vicenda non è stato perseguitato nessuno, non è stata impedita la libertà di nessuno, così come ha affermato l’avvocata Fernanda Gigliotti, ma è stata piuttosto violata la legge.

L’ex, Sindaco Gigliotti lo sa benissimo anche perchè è un avvocato, e sa benissimo con quali mezzi intenderà difendersi, ma non metta in mezzo strumentalizzazioni politiche inesistenti perchè, i fatti e le carte, smentiscono senza appello la sua ricostruzione dei fatti.

Nocera Terinese, li 15 giugno 2018

IL SINDACO (prof. Massimo Pandolfo)

Pubblicato in Lamezia Terme

Aveva ragione Paolo Orofino che ieri mattina davanti al classico aperitivo ci aveva anticipato il suo pensiero sull’esito delle elezioni di Nocera Terinese.

Il nuovo per il vecchio!

Ed infatti.

 

 

 

Sostanziale debacle dei due ex primi cittadini Fernanda Gigliotti e Rino Rocca

Vittoria inattesa di Massimo Pandolfo

Questi i voti:

La Lista civica Unità Popolare nocerese con candidato a sindaco il professore Massimo Pandolfo ottiene 1387 voti, pari al 43.61%

La Lista civica Il paese che vogliamo con candidato a sindaco Fernanda Gigliotti ottiene 956 voti, pari al 30.06%

La Lista civica Siamo Nocera con candidato a sindaco Rocca Gaspare detto Rino ottiene 837 voti, pari al 26,32%

Elettori: 4.932

Votanti: 3.251 (65,91%)

Schede non valide: 71 ( di cui bianche: 12 )

Schede contestate: 0

Pubblicato in Lamezia Terme

Riceviamo e pubblichiamo:

“Si sono conclusi gli incontri con i candidati a sindaco del comune di Nocera Terinese, chiesti da Giuseppe Ruperto in qualità di dirigente della Coldiretti e di Presidente della cooperativa agricola Le Macchie di Nocera.

Massimo Pandolfo, Rino Rocca e Fernanda Gigliotti hanno convenuto sull'urgenza di affrontare i problemi che ostacolano la normale attività delle aziende agricole e della cooperativa stessa, e hanno assunto l'impegno ad avviare a soluzione le seguenti tematiche:

-pulizia e manutenzione dei fossi,

-valorizzazione dei prodotti agricoli,

-organizzare fiere e sagre,

-manutenzione del verde pubblico,

-mettere in campo politiche che favoriscono e creano occupazione per dare risposte ai tanti cittadini costretti ad emigrare.

Inoltre sono stati presentati altri problemi e avanzate richieste in merito a: installazione telecamere in punti strategici per evitare furti, prevenire inquinamento e incendi, affrontare erosione costiera.

Ruperto ha apprezzato la disponibilità dei candidati a sindaco e si è riservato di tornare sull'argomento non appena si insedia la nuova Giunta comunale.

Rino Rocca

Su invito del sig.r Giuseppe Ruperto nella sua qualità di Presidente della cooperativa “Le Macchie, il candidato a Sindaco della Lista n. 2 Rocca Gaspare accompagnato da un nutrito numero di candidati al prossimo Consiglio Comunale hanno incontrato i rappresentanti della Cooperativa stessa.

Il presidente, signor Ruperto Giuseppe, dopo proficuo sopralluogo nei terreni della cooperativa che si è prolungato fino alla battigia, ha evidenziato le tematiche che la Cooperativa dovrà affrontare nei prossimi mesi e tra questa la più importante: deflusso delle acque piovane lungo i fossi non manutenzionati ed i sottopassi ormai ostruiti che procurano allagamenti e l’inevitabile perdita dei raccolti, cosi come verificatesi nell’inverno scorso.

Il candidato a Sindaco ha rimandato la discussione ad un tavolo tecnico, da costituirsi subito dopo le elezioni, dove si effettuerà un cronoprogramma, ad iniziare dalla mappatura del deflusso fluviale, per un ripristino con opportuni interventi già dal mese di settembre 2018.

Il Candidato Rocca si è dimostrato sensibile a tutte le problematiche esposte ed in particolare alla occupazione lavorativa di cittadini noceresi nell’ambito della manutenzione del verde pubblico, nonché all’aumento nel capitolo di spesa di ulteriori fondi, fino a 30-40.000,00 €, per dare un significativo intervento manutentivo ai 46 chilometri quadrati di territorio.

Tema importante è stato la valorizzazione dei prodotti agricoli, prodotti dalla cooperativa, per un consumo locale a km zero ed a una eventuale commercializzazione fuori regione.

Si è anche parlato delle misure deterrenti da intraprendere per il controllo del territorio, videosorveglianza, atto a scoraggiare l’utilizzo degli incendi come mezzo di smaltimento di sterpaglie e residui delle lavorazioni nei terreni limitrofi a quelli della cooperativa.

Fernanda Gigliotti

“Il giorno 3 del mese di giugno dell’anno 2018 il candidato a sindaco Avv. Fernanda Gigliotti insieme ad alcuni candidati della sua lista e ad una delegazione di rappresentanti del suo gruppo politico (“Il paese che vogliamo”) hanno incontrato La cooperativa agricola “Le macchie” per discutere le principali problematiche che affliggono la zona in cui ha sede la suddetta cooperativa e, soprattutto, per proporre iniziative e azioni concrete a difesa del territorio in questione, della tutela dei finissimi prodotti agricoli e della valorizzazione delle risorse umane noceresi che da anni lavorano le terre delle Cooperativa.

Nello specifico, il candidato a sindaco – nell’ambito del confronto con il presidente della Cooperativa Giuseppe Ruperto e con i soci presenti all’incontro – ha pubblicamente affermato che la priorità essenziale cui la nuova amministrazione si dovrà fare carico è rappresentata dall’obbligo di agire – in forza del vigente obbligo di legge - sulla pulizia dei canali di scolo e dei fossi di drenaggio comunali, in cui confluiscono ammassi di fogliame e di detriti di vario genere e natura che ostruiscono il normale fluire dell’acqua. Oltre alla pulizia e alla manutenzione dei canali di scolo è necessario favorire lo sbocco di questi canali a mare, al fine di evitare così straripamenti dell’acqua nei terreni coltivati.

Fatta la premessa di questa priorità (che rappresenta l’azione fondamentale per garantire l’agibilità del territorio in questione), si elencano i punti discussi e gli impegni presi:

Impegno a valorizzare i prodotti agricoli del nostro territorio con la creazione e l’implementazione delle DE.CO. (cioè il Marchio comunale che certifica la provenienza di un prodotto specifico avente caratteristiche peculiari) e con l’avvio di tutte le azioni per favorire la coltivazione di prodotti BIO (in alcune aree) al fine di promuovere e rilanciare i nostri prodotti agricoli (oltre alla cipolla rossa, si pensi alle patate di Istia, ai “fasuali ciuati ianchi”, ai “fasuali monachiaddi”, al “vusciularu”).

Valorizzazione e impegno per favorire e privilegiare (nelle attività di supporto alla comunità) i lavoratori noceresi per la manutenzione del verde pubblico e privato;

Impegno a difesa dell’erosione costiera con ogni mezzo e azione (intercettando a tal proposito finanziamenti regionali, nazionali ed europei) al fine di scongiurare e prevenire eventi disastrosi come l’ultima mareggiata (che, come tutti sappiamo, ha provocato ingenti danni ai campi, alle abitazioni e ai veicoli) e di limitare al massimo i danni;

Impegno – al fine di prevenire atti vandalici, incendi, inquinamento, furti o altre incursioni – a progettare un sistema condiviso di videosorveglianza nelle aree di pertinenza della Cooperativa Le Macchie per la difesa del territorio;

Impegno alla difesa del territorio tramite il divieto di utilizzo di diserbanti all’interno della nostra area;

Favorire l’apertura di punti vendita dei prodotti agricoli (in luoghi che saranno individuati insieme alla Cooperativa); promuovere sagre e mercatini settimanali dei prodotti locali, incrementare collaborazioni tra Cooperativa e ristoratori e filiere alimentari.

Inoltre, proprio come ha dimostrato questo incontro, il candidato a sindaco Fernanda Gigliotti sottolinea l’importanza del confronto e dell’ascolto delle persone e dei cittadini al fine di individuare le reali problematiche del territorio e della comunità per pensare insieme alle soluzioni e ai progetti più efficaci. A tal proposito si ritiene, dunque, fondamentale favorire, in virtù di un processo di partecipazione democratica alla vita sociale del nostro paese, incontri e campagne di ascolto con i soci della cooperativa ma anche con i cittadini, le imprese, i privati, gli artigiani, gli artisti, gli agricoltori e gli allevatori di Nocera Terinese.

Massimo Pandolfo

Il gruppo politico "Unità Popolare Nocerese", rappresentato dal candidato a sindaco Massimo Pandolfo, il 2 giugno ha incontrato alcuni soci della cooperativa agricola "Le Macchie", guidata dal presidente Giuseppe Ruperto. Nel corso dell'incontro, sono stati affrontati alcune tematiche poste dal Presidente Ruperto. In particolare si è parlato della pulizia dei fossi di proprietà comunale, che durante l'inverno, con le piogge, provocano, se non puliti, gravi danni alle culture. Inoltre si è parlato di valorizzare i prodotti agricoli locali, di sagre e fiere, si è affrontato il problema dell'erosione costiera, del verde pubblico e della possibilità di creare lavoro. Su queste tematiche, il candidato a Sindaco, Massimo Pandolfo ha dato la sua piena disponibilità ad affrontare, in caso di vittoria, unitamente ai rappresentanti della cooperativa tali problematiche.

Pubblicato in Lamezia Terme
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