L'ennesima vittima della strada in un tratto maledetto che ha visto perdere la vita anche nostri amici, a perdere questa volta la vita è un uomo di Santa Maria del Cedro, nel sinistro è rimasta ferita una donna di San Lucido
Un tratto maledetto, come vi abbiamo accennato, quello lungo tutta la statale tirrenica inferiore, uno scontro fatale tra due autovetture, le cause sono da imputarsi alla velocità ed pare alle incessanti piogge intercorse in quel momento, e un uomo che si aggiunge al triste elenco delle vittime della strada.
L’incidente è accaduto attorno a mezzogiorno nei pressi della curva dello svincolo della Casa circondariale di Paola.
Il bilancio finale parla di un uomo originario di Santa Maria del Cedro morto e di una donna di San Lucido ferita gravemente.
Sul posto sono giunti tempestivamente i soccorsi e le forze dell’ordine. Il traffico è stato deviato sulla vecchia statale 18.
Sono entrambi da considerarsi strade della morte le due parallele che attraversano la Calabria da un lato la nostra ex statale 18, ora statale toirrenica inferiore dall’altra la 106 ionica, nel corso degli ultimi dieci anni sono stati 361 le persone morte in incidenti stradali lungo queste due arterie.
L'analisi di questo rapporto ci consegna, purtroppo, un dato drammatico non solo il fenomeno della mortalità stradale non si arresta, ma peggiora anche in questo periodo di coronavirus che invece almeno in teoria avrebbe dovuto ridursi.
Nella provincia di Cosenza, dove le statali hanno sommando una estensione di più di 476 km, i decessi negli ultimi anni sono stati 128.
Cosa fare quindi?
Unica soluzione maggiori controlli e sanzioni per educare la popolazione.
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Paola
Giorno 7 giugno intorno alle 18.30 circa sulla ss18 è avvenuto un incidente mortale.
Una Renault Modus guidata da Graziano Aloise ad altissima velocità percorreva la SS18 in direzione nord.
Improvvisamente si è spostata sulla corsia di sorpasso.
Un' auto che veniva nord percepito il pericolo si è buttata sulla destra, sul parcheggio antistante la via di accesso al porto di Campora SG evitando, così, l’ urto e gravi danni alla sua famiglia.
Ma dietro l’auto salvatasi dall’urto c’è una Fiat Punto guidata da Maria Notti, 76 anni di Lamezia Terme.
La signora Notti non percepisce il pericolo ed urta violentemente contro la Modus.
Lo scontro è violentissimo tanto che la Fiat viene trascinata per circa20 metri in direzione opposta a quella seguita fino all’impatto
I venti metri della SS189 sono pieni di pezzi di auto.
La signora Notti perde la vita.
I carabinieri della compagnia di Paola provvedono alle rilevazioni del caso.
In conducente della Renault Modus Graziano Aloise resta feriti, così come un’altra signora che viaggiava sulla Punto.
Graziano Aloise non era in possesso della patente di guida che gli era stata ritirata
Ed oggi giorno di Sant’Antonio i carabinieri della compagnia di Paola in esecuzione di disposizione giudiziale hanno arrestato Graziano Aloise.
Non è dato sapere se come supposto dagli astanti all’incidente e stante la incredibile ed azzardata manovra di sorpasso il conducente della Modus fosse in condizioni di normalità.
Grande soddisfazione è stata espressa degli abitanti della frazione Campora San Giovanni che non apprezzavano il modo di guidare di Graziano Aloise e temevano qualcosa di simile a quanto successo.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Erano le 5,30 circa di stamattina.
Quattro ragazzi a bordo di una vecchia panda salivano verso Belmonte Calabro paese.
Giunti all’altezza della prima curva a destra per una qualche ragione che è allo studio dei tecnici e degli esperti andava diritta travolgendo il fragile muretto laterale e piombando giù.
A bordo Giacomo Bruni alla guida.
Alla sua destra Cristian Conforti, dietro Danilo Pati e Domenico Conforti.
Immediato l’intervento dei Carabinieri del luogo, dei vigili urbani di Belmonte Calabro e dei Vigili del Fuoco.
I sanitari del 118 soccorrevano i feriti Giacomo Bruni, Danilo Pati e Domenico Conforti e li trasportavano all’ospedale di Cosenza dove sono in terapia intensiva.
Diversamente per Cristian Conforti per il quale non potevano far altri che constatarne il decesso.
Subito dopo i soccorsi i Vigili del Fuoco provvedevano a rimuovere la carcassa dell’auto piombata nell’area del teatro all’aperto 30 metri sotto.
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Belmonte Calabro
Manca una manciata di minuti alle 4 pomeridiane e la notizia di un incidente si sparge per le vie del paese ed p drammatica.
Un incidente mortale di un motociclista di Campora San Giovanni, tale Andrea Bruno, presso la galleria di Coreca.
Non pochi problemi nel tratto stradale, si riscontra incolonnamento ambo le direzione nonchè notevoli rallentamenti.
Si sa poco e quel poco è avvolto da incertezze.
Prendiamo la macchina fotografica, il cappello e l’ombrello per recarci sul luogo dell’incidente.
Provenendo da nord troviamo i vigili urbani che hanno deviato il traffico sulla vecchia statale che passa davanti alla tonnara.
La fila di auto verso sud è lunga e si muove lentamente.
Nei pressi dell’albergo la Scogliera ancora i vigili che mandano le autovetture a destra sulla stradetta comunale mentre i pullman ed i caravan proseguono.
Dobbiamo scendere e bagnarci.
E così facciamo.
A piedi percorriamo un centinaio di metri prima di restare esterrefatti dalla drammaticità della scena.
Il corpo di un giovane motociclista è riverso sulla strada.
E’ solo, appena coperto da un telo.
Veniva da Campora SG ed aveva percorso pochissimi km.
Intorno a lui addetti del 118, carabinieri e vigili..
Lo sguardo coglie i segni di un altro drammatico incidente mortale di qualche anno addietro.
Il corpo del giovane trentacinquenne A. B. è a pochi centimetri da gard rail dove fiori e piante segnano un precedente incidente.
Un caso od un limite della strada?
Qualcuno ci ricorda che quel tratto di zona quando piove diventa un ruscello ed avanza l’ipotesi che il giovane motociclista possa essere scivolato sull’acqua.
Saranno magistrati e forze di Polizia a fare le dovute indagini
Il Ducati sul quale viaggiava il giovane Andrea è un centinaio di metri più avanti quasi come se avesse continuato da solo la sua corsa.
Ha travolto e spostato fuori strada il segnale di plastica giallo che permette di individuare l’incrocio.
Sono tutti in attesa del giudice.
Ma sul posto è presente il medico necroscopo che attende al suo amaro compito.
Scattiamo le foto ed andiamo via registrando un altro, ennesimo incidente mortale su una strada portatrice di morte.
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