I Carabinieri della volante di Paola hanno sorpreso, in fragranza di reato, due ragazzi di Amantea, mentre stavano riempiendo 4 taniche di cui una già contenente 30 litri di carburante, nel vicino Comune di Belmonte Calabro, sottraendolo ad alcuni mezzi atti al trasporto delle persone parcheggiati per strada di proprietà della ditta Preite di Cosenza.
Nel corso dell'operazione i militari dell'Arma hanno anche sequestrato una pompa elettrica per aspirare gasolio e un annaffiatoio.
I Carabinieri di Paola hanno arrestato due ragazzi per furto di gasolio, in fragranza di reato, in concorso tra loro, successivamente è stato fermato un altro soggetto, il cui ruolo e ancora sotto la lente di ingrandimento dei militari.
Gli arrestati, e successivamente rilasciati in libertà in attesa di giudizio, sono A.A. e, C.A. poco più che ventenni e T.P. di qualche anno più grande e comunque tutti residenti in paese.
Nel corso di un servizio mirato alla prevenzione dei reati predatori, sono stati sorpresi mentre prelevavano, in modo illecito, gasolio dai serbatoi di due pullman della ditta preite parcheggiati in uno stradone illuminato nel Comune di Belmonte Calabro, questo furto secondo gli inquirenti si lega ai centinaia di furti avvenuti nella città di Amantea ed nel suo hinterland nell'ultimo anno.
Si aggrava, pertanto, la posizione dei tre soggetti, che non solo sono accusati di furto perpetrato ai danni di un'azienda di trasporti in Belmonte Calabro, ma i furti proprietati ai danni di persone giuridiche sono, secondo gli inquirenti, centinaia solo nell'ultimo anno, oltre che ripetuti ed organizzati.
Nascosti tra i cespugli gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 4 taniche di cui una già contenente 30 litri di gasolio sottratto, un annaffiatoio e una pompa elettrica comprensiva tubo aspirazione.
Gli arrestati, incensurati, sono stati rimessi in libertà in attesa di essere giudicati, probabilmente con rito per direttissima, davanti al Tribunale di Paola.
Ci hanno inviato una lettera aperta di un cittadino di Belmonte Calabro alla popolazione, di cui vogliamo rendervi partecipi.
"Buonasera amici. In qualità di cittadino di Belmonte Calabro e di amante del mare e dell'ambiente, vorrei condividere con voi una campagna di sensibilizzazione di buone pratiche ambientali, che poi altro non sono che buone pratiche di senso civico e di civiltà.
Qualcuno si chiederà perché oggi.
Ciò che mi ha spinto a sensibilizzare tutti voi, nel caso che mi appresto a descrivere, è lo SCEMPIO AMBIENTALE (soltanto così può essere definito, e ne capirete il perché) nel quale mi sono imbattuto nel tardo pomeriggio odierno sulla battigia antistante il lungomare Sud di Belmonte. Non vorrei dilungarmi più di tanto, ma una piccola PREMESSA sulle tematiche ambientali è d'obbligo:
1. Il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti negli ultimi anni è in aumento esponenziale e concerne in modo indiscriminato rifiuti di vario genere e natura, che vengono "RILASCIATI" in ambienti urbani e rurali.
A tal proposito, la norma, art. 192 "divieto di abbandono" Dlgs. 152/2006, vieta l'abbandono incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e nelle acque superficiali.
La violazione a tale disposizione è punita con la SANZIONE AMMINISTRATIVA PECUNIARIA da trecento a tremila euro.
2. Gli studiosi dell'Università della Carolina del Nord hanno svelato il perché le tartarughe confondono gli odori della plastica con quello del cibo.
Questa scoperta è importante perché è la prima dimostrazione che l'odore delle plastiche in mare fa sì che le tartarughe le mangino.
Ed in effetti, è facile trovare carcasse di tartaruga "caretta- caretta", spiaggiate sulle nostre battigie (non ultima è quella ritrovata propria sulla spiaggia del nostro comune il mese addietro) con il sistema digerente completamente bloccato perché hanno mangiato materie plastiche.
Veniamo al dunque. Dopo circa due mesi di quarantena, io e mio figlio decidiamo di fare una passeggiata sulla battigia che avremmo dovuto trovare assolutamente salubre. In realtà, le foto sono eloquenti, ho trovato un breve tratto di spiaggia cosparso di rifiuti di vario genere, tra i quali plastiche, bigattini, fili da pesca, ami, bottiglie di plastica e di vetro, rifiuti organici con relativo scontrino annesso.
Ora, il presupposto principale non è "il mare non ha proprietari, NON E' DI NESSUNO, per cui faccio ciò che voglio, NO! Ai cari ospiti del nostro paese (è facile capire che non si tratta di Belmontesi) ricordo che il mare, la battigia... sono di TUTTI; essi sono beni dello Stato e pertanto tutelati da esso.
Vorrei ricordare ai nostri ospiti che, come citato in premessa, le plastiche che VOI avete DOLOSAMENTE lasciato potrebbero finire in mare diventando CIBO per le tartarughe. Andrò domani mattina a ripulire, non essendo oggi munito di guanti monouso.
Infine, invito i miei concittadini, qualora fossero testimoni di abbandoni indiscriminati di rifiuti da parte di chiunque, a sensibilizzare gli stessi autori a ripulire, eventualmente segnalandone, qualora ciò non avvenisse, l'abuso alle autorità preposte (me compreso).
IL MARE E' VITA: PRETENDIAMO CHE VENGA RISPETTATO DA TUTTI!"
Ndr.
Un plauso a questo cittadino belmontese amante della propria terra e rispettoso dell'ambiente, ci uniamo anche noi assieme a lui in questo grido dell'allarme rivolto a colori quali abbandonano i propri rifiuti sulla spiaggia, nei fiumi e per strada, sperando che qualche vigile urbano di Amantea o di Belmonte Calabro possa finalmente verbalizzare qualcuno.
È stata una mattina intensa di telefonate e messaggi tra la nostra redazione e le autorità competenti di Belmonte Calabro.
Era circolata la voce, mai confermata, come mai smentita, di un caso positivo nel Comune di Belmonte Calabro, presso una residenza sanitaria.
L'indiscrezione circolata in città, era di un anziano risultato positivio al coronavirus covid-19, ma al momento si attendono solo smentite ufficiali, speriamo.
Le visite mediche comunque proseguono in tutti i presidi sanitari nella nostra provincia, con un rapporto che viene tempestivamente inviato a tutte le Asl di competenza.
Il monitoraggio delle condizioni delle persone sotto protezione, è fondamentale per garantire cure immediate qualora dovessero emergere dei sintomi collegabili in qualche modo al coronavirus.
L'aggressività del coronavirus nei confronti dei soggetti anziani, e con problemi respiratori, ha blindato decine di case di riposo di tutta la provincia di Cosenza.
Strutture che complessivamente ospitano circa un migliaio di persone.
Sospese le visite, quasi ovunque, obbligo del controllo della temperatura per il personale che si reca al lavoro, controlli medico sanitari più stretti per tutti.
Una situazione difficile che vede ogni giorno le ambulanze pubbliche con assistenze mobilitate per trasporti di pazienti che accusano improvvise criticità.
E’ una prima linea invisibile, ma tremendamente reale, nella battaglia contro il virus.