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Riceviamo e pubblichiamo la ventiduesima news letter dell’ amministrazione comunale, nota avente come titolo “Firmato un protocollo d’intesa pubblico-privato sulle politiche turistiche”.

Questo il testo:

Carissime cittadine e carissimi cittadini,

abbiamo il piacere di comunicarvi che venerdì 15 settembre presso il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa gratuito pubblico-privato per attivare forme di collaborazione tra amministrazioni, settori accademici, associazioni di categoria, mondo accademico riguardo alle politiche turistiche.

All’incontro erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Amantea Mario Pizzino, l’Assessore al Turismo Concetta Veltri, il Responsabile del Centro Studi e Ricerche sul Turismo Prof. Tullio Romita, il Vice Presidente nazionale dell’Associazione Direttori Albergo Italia Demetrio Metallo, il Presidente regionale della Confesercenti Calabria Vincenzo Farina, la Prof.ssa Giovanna De Sensi Sestito e il Prof. Giovanni Tocci dell’Università della Calabria.

All’incontro erano, inoltre, presenti anche l’Ing. Rodolfo Bova e la dirigente Sonia Tallarico del Dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria.

L’incontro è stato particolarmente utile per fare il punto su come la collaborazione istituzionale possa rappresentare il tassello fondamentale per la definizione delle politiche turistiche e per far si che queste possano agevolare prospettive di sviluppo per la regione e per le realtà territoriali.

Nelle prossime settimane sarà appositamente convocato un tavolo tecnico – al quale parteciperanno i partner firmatari del protocollo - al fine di sviluppare progetti ed applicazioni per far si che la promozione turistica possa avere maggiori ricadute positive nel contesto socio-economico del nostro territorio.

Nei prossimi mesi, inoltre, terremo degli incontri di approfondimento con il Centro Studi e Ricerche sul Turismo guidato dal Prof. Tullio Romita al fine di favorire la conoscenza, la comprensione e l’interpretazione a cui il fenomeno turistico è sottoposto, così da poter modellare sulla base di tali informazioni la nostra offerta turistica e facilitare le iniziative di crescita e l’attrattiva del nostra cittadina.

Il precorso virtuoso avviato dovrà portare alla costituzione di un Laboratorio sul turismo ad Amantea, eventualmente in grado di ospitare attività di stage e tirocini formativi per i nostri giovani studenti.

Con i più cari saluti

Il Sindaco Mario Pizzino

L’Assessore al Turismo Concetta Veltri “

NdR. Come cittadini amanteani siamo lieti di questa straordinaria novità che sembra anticipare un futuro positivo per il turismo della nostra cittadina, così che essa sia capace di risorgere dal periodo di stagnazione nel quale si trova da tempo, ovviamente individuando e seguendo una strada che cresca l’attenzione che l’Italia, l’Europa ed il mondo dovrebbero avere per le nostre bellezze, per i nostri valori, la nostra storia, i nostri paesaggi e panorami, e tutto quanto gli stessi amanteani nemmeno conoscono.

Riteniamo necessario che l’amministrazione, che ci sembra operi per sorprendere la città ed i cittadini lavorando in silenzio fino alle news letter, ma che nemmeno rende noto il protocollo sottoscritto, apra un canale di comunicazione specifico, continuo e costante, con quella parte della comunità, che vuole operare per il turismo amanteano ben oltre le nobili parole, cominciando a rendere pubblico il protocollo sottoscritto, ed inoltre a rendere pubbliche le presenze turistiche che il sistema alberghiero amanteano ha avuto negli ultimi anni, onde una loro valutazione oggettiva, ed un confronto con le future presenze prodotte dal nascente “ Laboratorio sul turismo” , e soprattutto, un elenco dei progetti esistenti nelle stanze del comune e che se attuati potrebbero creare “ricadute positive nel contesto socio-economico del nostro territorio”.

Ad maiora Amantea!

unicalUn gran successo quello di giovedì scorso, presso il Centro Sportivo Universitario durante la Prima edizione della Notte Bianca dello Sport, un evento che ha permesso l'incontro tra la realtà scolastica - con la presenza dei ragazzi della Summer School 2017 - e quella universitaria. Entusiasmanti le dimostrazioni delle attività svolte al CUS durante tutto l'evento e l'intrattenimento non è stato da meno.


"Aggregazione è una delle parole chiave che può caratterizzare l'intero evento" - afferma il Rappresentante degli studenti al Comitato per lo Sport Universitario, Giulio Curcio Terremoto che si dichiara soddisfatto per il Boom di presenze.

"Sono in cantiere già altri eventi, ma giovedì per noi è stato un motivo di grande soddisfazione e di gioia, ma soprattutto di sprono a fare sempre meglio.

Continuerò ad impegnarmi al massimo come Rappresentante, rimane, infatti, meno di anno alla fine del mandato e, sebbene già abbiamo raggiunto molti obiettivi, c'è ancora tanto da fare.

Voglio, infine, ringraziare tutte le persone che hanno permesso la realizzazione di questo evento, ma sopratutto i ragazzi di "Sviluppo Universitario", associazione studentesca di cui sono orgogliosamente presidente, sono sicuro che insieme a questi eccezionali ragazzi, con l'impegno che c'ha sempre contraddistinto, saremo al fianco di tutti gli studenti, tutelandone ogni diritto, continuando a lavorare per un Campus sempre più accogliente e vissuto sotto tutti gli aspetti".

 

Pubblicato in Calabria

sport notteIl rappresentante degli studenti al Comitato per lo Sport Universitario, Giulio Curcio Terremoto, è lieto di comunicare che, giorno 8 giugno, in stretta collaborazione con il Centro Sportivo Universitario, si svolgerà la 1° Edizione della Notte Bianca dello Sport, un evento dedicato allo sport e alla salute con l’intento di sensibilizzare e avvicinare studenti e non alle attività svolte nel nostro Centro Universitario Sportivo.

 

La manifestazione inizierà alle ore 19:00 con i saluti istituzionali e le esibizioni sportive delle attività che si svolgono all’interno dell’Ateneo e una mostra “Cartoon Minimal” a cura di FEFAL ART.

Alle 21.30 seguirà una Live band Manna & Rino, in tarda serata alle 23.20 esibizione di bachata dei maestri Ostilio Ciliberti e Claudia Costanzo oltre ad uno spettacolo di sputafuoco, subito dopo gli Zabatta Staila, gruppo del momento sul territorio cosentino. Infine alle 00.30, DJ REUNION con Mario Cosenza, DjBart ed AdolfoMorroneDJ.

È stato possibile realizzare l’evento grazie all'impegno profuso dai ragazzi di Sviluppo Universitario, che con dedizione hanno lavorato ininterrottamente.
Giulio Curcio Terremoto afferma che: “Finalmente, come promesso, riportiamo un grande evento nel nostro Centro Universitario Sportivo.

 

Sono 10 anni, infatti, che non vengono organizzate manifestazioni di questa portata, se non quelle strettamente programmate dal CUS come La settimana dello sport o CUS in festa, evento di premiazione dell’anno sportivo.

Un anno fa venivo eletto a rappresentare gli studenti con l’intento di dare un forte segnale di cambiamento rispetto alla rappresentanza precedente. In un anno, infatti, abbiamo fatto tanto: tornei, manutenzione agli impianti e nuove attrezzature. Crediamo in un CUS aperto a tutti, un CUS che possa rendere orgogliosi tutti gli studenti e gli atleti che lo frequentano e lo rappresentano in tutte le discipline sportive”. “Questo evento -  continua Curcio Terremoto – ospiterà anche i ragazzi di 4° superiore provenienti da tutta la Calabria che hanno aderito al progetto Summer School del nostro efficientissimo Ufficio Orientamento.

Saremo orgogliosi di dimostrare a questi ragazzi tutte le attività del nostro Centro Sportivo, arricchendo positivamente la loro prima esperienza in un ateneo di 3 giorni 24 ore su 24 in cui vivranno a 360° il Campus”.  L’invito è rivolto a tutti, studenti e non, affinché possano avvicinarvi alla realtà universitaria, quella bella.

Pubblicato in Calabria

La storia conosciuta è quella diffusa e comunque se non ricordata viene dimenticata.

39 anni fa veniva ucciso Aldo Moro.

In pochi a ricordarlo (avrà più fortuna nel 40° della sua morte?).

 

Tra questi l’Unical nel convegno “Aldo Moro e l’Intelligence”: svoltosi nei giorni scorsi ed in relazione al quale riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

“Lo statista e i due generali, quando Moro mediò coi golpisti

I rapporti dell'ex leader della Dc con de Lorenzo e Aloia. E spuntano retroscena sulla strategia della tensione...

Due falchi atlantisti in lotta perenne tra loro. Furono Giovanni de Lorenzo, generale dei carabinieri la cui immagine rimase legata al piano Solo, e Giuseppe Aloia, generale dell’esercito e comandante di stato maggiore della Difesa.

I due alti ufficiali, uniti dalla comune militanza nella Resistenza, furono in disaccordo praticamente su tutto: falchi che facevano a gara a chi volava più in alto.

Spregiudicato e incline al dialogo serrato con la politica che conduceva in condizioni di reciproco condizionamento, il carabiniere siciliano ebbe la carriera sfregiata dalla sua passione per l’intelligence.

Focoso ed efficientista, il generale romano tentò di ammodernare l’esercito per allineare la difesa italiana agli standard (qualitativi ma anche di fedeltà) richiesti dalla Nato. Per la sua opera organizzativa ricevette una medaglia da Kennedy mentre in patria si beccò accuse di criptofascismo (dovute anche all’istituzione dei corsi di ardimento in cui i militari venivano addestrati ad operazioni di guerriglia e controguerriglia secondo le dottrine Stay Behind).

Le loro carriere e la loro rivalità, che sfociò in inimicizia aperta, si svilupparono nel contesto delicatissimo dei primi governi di centrosinistra e delle prime riforme dei servizi segreti. Logica conseguenza di questa situazione, storica ed esistenziale, furono i rapporti piuttosto profondi con i vertici dei partiti di governo, in particolare la Democrazia cristiana. Incluso Aldo Moro.

I rapporti tra il leader della Dc e i due generali sono stati ricostruiti dallo studioso Francesco Maria Biscione della Fondazione Flamigni durante il recente convegno dell’Università della Calabria intitolato Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello Stato e la responsabilità del potere, organizzato da Mario Caligiuri, direttore del Master sull’intelligence.

In particolare, Biscione ha ricostruito, sulla base del corposo (e ancor oggi discusso) memoriale redatto dallo statista durante la prigionia nel covo delle Brigate Rosse, due episodi delicati della storia repubblicana, in cui Moro ebbe un ruolo determinante.

Il primo riguarda la vicenda turbolenta dell’effimero governo Tambroni (1960), che si reggeva anche grazie al supporto esterno del Msi. Nella caduta di questo esecutivo, avvenuta un anno dopo l’ascesa di Moro alla segreteria scudocrociata, ebbero un ruolo determinante le informazioni passate da de Lorenzo al leader Dc. In questo caso, la ricostruzione di Biscione è riscontrata da documenti dell’Archivio di Stato di Milano che provano l’effettivo interessamento del Sifar nella storia del governo Tambroni.

Il secondo episodio, decisamente più inquietante per via del contesto, è legato alla strategia della tensione. Siamo nel 1969 e Moro, stando alla ricostruzione di Biscione, avrebbe collegato l’inizio di questa strategia a un’iniziativa di Aloia rivolta alla Dc. Questa iniziativa, poco conosciuta e dal contenuto non ancora noto, divise i vertici Dc in due blocchi: tra i favorevoli vi furono Flaminio Piccoli e Mariano Rumor, tra i contrari lo stesso Moro.

La vicenda proverebbe, secondo Biscione, che alcuni settori dell’esecutivo sapessero della matrice nera delle bombe sin dal 12 dicembre 1969.

Resta una domanda: come mai Moro, che nel decennio successivo avrebbe iniziato il faticoso dialogo con il Pci, in quegli anni aveva rapporti così stretti con alcuni settori particolari del mondo militare?

Per Biscione la strategia dello statista si basava sulla consapevolezza che lo Stato contenesse anche l’antistato e, quindi, sulla necessità di trovare un punto di equilibrio il più avanzato possibile - nel partito, nella società e nei rapporti internazionale - perché eventuali rotture avrebbero precipitato il Paese in mano ai settori più reazionari.

Riteniamo comunque e sempre lì’importanza di tutte le memorie e per questo vi riportiamo le parola del giudice Ferdinando Imposimato, al tempo giudice istruttore della vicenda del sequestro e dell'uccisione di Moro, interviene sul Caso Moro. E lo fa da Reggio Calabria, sul palco della rassegna Tabularasa dell'associazione Urba/Strill.it.

"L'uccisione di Moro è avvenuta per mano delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto per il volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e del sottosegretario Nicola Lettieri.

Se non mi fossero stati nascosti alcuni documenti - ha aggiunto - li avrei incriminati per concorso in associazione per il fatto.

I servizi segreti avevano scoperto dove le Br lo nascondevano, così come i carabinieri.

Il generale Dalla Chiesa avrebbe voluto intervenire con i suoi uomini e la Polizia per liberarlo in tutta sicurezza, ma due giorni prima dell'uccisione ricevettero l'ordine di abbandonare il luogo attiguo a quello della prigionia".

Pubblicato in Italia

foto TencoUna grande festa di compleanno per omaggiare uno dei più grandi cantautori italiani di sempre: Luigi Tenco. Una celebrazione che parte da Parigi, attraversa tutta l’Italia e raggiunge la Calabria: il 28 marzo, infatti, si terrà al TAU (Teatro Auditorium Unical) una serata di musica dedicata al compianto artista piemontese, organizzata dal network di artisti “made in calabria” di Calabria Sona.  

Si tratta di una scelta in controtendenza quella di quest’anno: il Luigi Tenco, marzo 2017. In qualche parte del mondo, sarà un grande e diffuso omaggio alle canzoni, all’arte, alla creatività del cantautore, ma si svolgerà in prossimità della sua data di nascita, il 21 marzo, contemporaneamente e in più di 30 località italiane ed anche a Parigi, alla Sorbona.

Significativo che uno dei primi appuntamenti, a Verona, veda impegnati Michele Piacentini, ufficio stampa della famiglia Tenco, ed Enrico de Angelis, storico responsabile artistico del Club Tenco e forse massimo esperto del cantautore. L’iniziativa è ideata e curata da Enrico Deregibus e Stefano Starace.

L’evento dell’Unical organizzato grazie al sostegno del Magnifico Rettore e del direttore del teatro Fabio Vincenzi, conterà le performance di oltre 10 band/musicisti provenienti da tutta la regione che proporranno brani del loro repertorio ad alcune reinterpretazioni dei più grandi successi di Luigi Tenco; inoltre, sarà ripreso dalle telecamere di  VideoCalabria e Calabria Sona Music Channel (610) e avrà tra i mediapartner PonteRadio, la web radio dell’Università della Calabria.

Pubblicato in Comunicati

unicalLa sesta edizione del Master in Intelligence dell'Università della Calabria verrà inaugurata dal Sottosegretario alle informazioni per la sicurezza Marco Minniti sabato 26 novembre 2016 alle ore 9 presso l'aula magna "Beniamino Andreatta" dell'ateneo calabrese a Rende. Il programma prevede i saluti del Rettore Gino Mirocle Crisci, del Direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell'Educazione Franco Altimari e del Presidente del Corso di Laurea di Scienze dell'Educazione Angela Costabile. La relazione introduttiva sarà svolta dal Direttore del Master Mario Caligiuri, che nel 2007, con il sostegno del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, ha avviato questo percorso di studi sull'intelligence, primo del genere nelle università italiane. Seguirà intorno alle 10.30 la lectio Magistralis di Marco Minniti sul tema "L'intelligence e la Repubblica. Democrazia e sicurezza nel XXI secolo". È poi previsto un dibattito con gli interventi programmati dei professori dell'Università della Calabria del Presidente del Centro calabrese del Mediterraneo Islamico Alberto Ventura, del Presidente della John Dewey European Foundation Giuseppe Spadafora, dal Direttore del Laboratorio di Documentazione dell'Unical Roberto Guarasci, da Spartaco Pupo docente di Storia delle dottrine politiche e dal docente di Pedagogia della R-Esistenza dell'ateneo calabrese Giancarlo Costabile.

Pubblicato in Calabria

comitatoperilnoIl Comitato UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale ritiene necessario rendere pubblico un avvenimento preoccupante e non edificante, oltre che poco chiaro e antidemocratico.             

 

Lo scorso 6 ottobre, infatti, il Comitato ha richiesto con regolare istanza al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria Prof. Gino Mirocle Crisci la possibilità di allestire con cadenza regolare un banchetto informativo all'interno del campus, in modo da informare gli studenti riguardo l'importante appuntamento referendario del 4 dicembre e con lo scopo di favorire una più ampia partecipazione democratica.

 

Lo stesso Rettore, tuttavia, ha ritenuto di non concedere gli spazi per tutti i giorni richiesti, autorizzando solo due giorni per l’intero mese di Ottobre.

Si sottolinea, inoltre, l’assenza di chiarezza da parte del Magnifico Rettore, che non ha reso note le motivazioni, né ha richiamato alcuna normativa che potesse giustificare la sua decisione.

Tutto questo nonostante negli ultimi giorni egli avesse dichiarato ad una nota testata giornalistica locale l’impegno nel garantire a tutti i dovuti spazi per la campagna referendaria all’interno dell’Ateneo. Per questi motivi, il Comitato esprime preoccupazione, in quanto tale limitazione appare arbitraria e senza alcun senso.

 

Si ritiene infatti che l’allestimento di un banchetto informativo negli spazi pubblici del Campus sia fondamentale per informare un alto numero di studenti, essendo tra l'altro un metodo poco invasivo e rispettoso delle regole democratiche.

Il Comitato, inoltre, vuole sottolineare come la serenità del confronto sia stata già seriamente compromessa in precedenza dallo stesso Rettore, il quale si è schierato apertamente con il fronte del Sì partecipando in qualità di Rettore (e non a titolo personale) alle iniziative referendarie del 22 settembre e del 3 ottobre organizzate da alcune correnti del Partito Democratico all'interno dell'ateneo. Questa presa di posizione così netta, unita ai fatti riportati, desta il timore di non poter svolgere la campagna referendaria nel migliore dei modi a causa delle limitazioni imposte.

 

Il Comitato, dunque, auspica che il Rettore riveda la propria decisione riguardo gli spazi assegnati affinché possano essere garantite adeguatamente il pluralismo delle idee e la democraticità.

Crediamo infatti che la campagna informativa sul Referendum Costituzionale sia un’importante forma di espressione culturale e civica, e in una vera e propria culla della cultura quale dovrebbe essere l’Università della Calabria, essa non può assolutamente venire a mancare.

Piero Calamandrei, Padre costituente che contribuì alla elaborazione del testo costituzionale del 1947, parlando una volta ai giovani studenti, negli anni ’50, ha avuto modo di sostenere che “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”; non vorremmo che in molti studenti inizi a breve ad avvertirsi la sensazione che l’aria “cominci a mancare”.

 

Comitato studentesco UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale    

                                  

                                  

Pubblicato in Calabria

Cambiano i criteri bibliometrici e la Unical rientra tra i primi 400 atenei al mondo.

Lo scorso anno la Unical non rientrava nei primi 400 posti della classifica emanata dalla Times Higher Education World University Rankings.

A sorpresa invece quest’anno lo è.

Ma tante altre sono le sorprese.

Come quella che l’ ITT,ilCalifornia Institute of Technology, che perde la prima posizione, mantenuta negli ultimi 5 anni, a favore della Oxford University.

O come la Normale di Pisa, la prima italiana, che quest’anno scende in 137^ posizione, perdendo 26 posizioni rispetto a 12 mesi fa.

I primi 10 posti, ovviamente, restano appannaggio delle università americane ed inglesi con la unica eccezione del Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo che è al nono posto.

Al terzo posto della graduatoria si è confermato un altro ateneo statunitense, la Stanford University.

Al quarto posto si mantiene stabile Cambridge, al quinto il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, al sesto Harvard, al settimo Princeton, all’ottavo l’Imperial College di Londra, mentre in decima posizione a far compagnia alla University of Chicago quest’anno arriva l’University of California-Berkeley.

In Italia in seconda posizione troviamo al 190 posto la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Seguono tra le prime 200 del Times Higher Education World University Rankings 2016: l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano e Trento;

Poi nel segmento 201-250 troviamo la Sapienza;

Nel segmento successivo 251-300 la Università di Bolzano;

In quello da 301-350 la Statale di Milano, Padova e Pavia;

Seguono nella zona 351-400 l’Università della Calabria, la Bicocca di Milano, il Politecnico di Torino, le università di Salerno, Trieste e Torino;

Gli atenei di Bari, Bergamo, Brescia, Ferrara, Firenze, Genova, Modena e Reggio Emilia, Pisa, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Verona, l’Università del Salento, la Federico II di Napoli e l’Università Politecnica delle Marche sono nelle posizioni tra la 401esima e la 450esima;

Infine Ca’ Foscari, Cagliari, Catania, Palermo, Parma, Siena, Urbino e la Cattolica di Milano si sono classificate nel segmento 501-600.

 

Pubblicato in Calabria

master

La scadenza prevista per presentare le domande è il 30 ottobre

 

INTELLIGENCE (6.9.2016) - Aperte le iscrizioni alla sesta edizione del Master in Intelligence dell'Universita della Calabria,  che rappresenta la prima esperienza di questi studi in un ateneo pubblico italiano e avviato nel 2007 con il sostegno del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Ne dà comunicazione il Direttore del Master Mario Caligiuri che evidenzia come la scadenza per presentare le domande sia prevista per il 30 ottobre 2016  e possa avvenire esclusivamente on Line all'indirizzo 

 

http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5018&Q_COMM=.

 

L'inizio delle lezioni è previsto per il mese di novembre 2016 e tutte le attività termineranno entro il mese di dicembre 2017. Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 4.000 (quattromila), suddivisibili in due rate. Il master si articolerà il 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Sono pure previste, alla fine del ciclo delle lezioni, attività laboratoriali che si terranno in 10 giornate consecutive di due settimane (da lunedì a venerdì). Sono anche possibili assenze in una misura massima del 20 per cento e inoltre vanno svolte 300 ore stages in strutture convenzionate. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, gli ex ministri Paolo Savona e Giulio Tremonti; gli ex Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i professori Alberto De Toni, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre e Umberto Gori; i prefetti Carlo Mosca e Marco Valentini; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.

Le attività di approfondimento in questa edizione saranno riservate alla cyber intelligence, con lo svolgimento di seminari e laboratori. Per gli studenti sono previste attività di stage che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso istituzioni pubbliche e società private, tra le quali ENEL ed IRI. Per qualunque informazione ci si può rivolgere al Direttore del Master ai recapiti337 980189 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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Può il ritorno alla terra rappresentare il rilancio della nostra regione?

 

Ne hanno par lato alcuni giovani uni versitari  insieme con Franco Laratta.

Franco Laratta, già parlamentare, attuale membro del CdA di Ismea, l'ente economico del governo che finanzia e sostiene i progetti in agricoltura è stato invitato a discuterne e a confrontarsi con i laureandi di diverse facoltà.

 

Negli interventi di Enzo Giacco, Francesco Lo Giudice e Michele Leonetti, sono stati affrontati i temi legati allo sviluppo economico e sociale, i rischi legati all 'illegalità e allo sfruttamento, i temi dell'agricoltura sociale e del rispetto dell'ambiente.

Franco Laratta ha concluso il partecipato confronto, sostenendo la necessità di agganciare la rivoluzione culturale in atto, che porterà i giovani alla terra, fenomeno già iniziato e che sta portando alla nascita di piccole e grandi aziende agricole in Italia e ora anche in Calabria.

 

"Ma è necessario un processo ordinato e orientato, ha affermato Franco Laratta, che porti alla creazione di una serie di aziende agricole di eccellenza, moderne e innovative, in grado di stare sul mercato internazionale".

Per LARATTA "ci sono notevoli risorse finanziarie europee a favore dei giovani che sono interessati a fare impresa agricola, ci sono i fondi del PSR regionale, c'è il ruolo determinante di ISMEA, c'è un sistema di eccellenza che caratterizza la nostra regione.

Il futuro dei giovani sta tutto nel ritorno alla terra e alle sue produzioni straordinarie,  richiestissime dal mercato internazionale". 

 

NdR. La pesca è vietata, l’industria è lontana, le grandi opere costano, i servizi sopravvivono solo in una società economicamente autonoma.

Allora non resta che la terra.

E sempre nella speranza che essa non tradisca.

Insomma il futuro è nel passato e nella tradizione !

Due sole domande?

Senza emigranti africani, ascitici, europei dell’est ed extra europei, i calabresi sono capaci di fare i coltivatori diretti.

Per fare il coltivatore diretto occorre necessariamente la laurea?

Pubblicato in Calabria
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