
DALL’INIZIO DELL’ANNO GIÀ SONO 5 LE VITTIME DELLA “STRADA DELLA MORTE”. CALIGIURI: «SERVA UNA MOBILITÀ SICURA, DIGNITOSA E DEGNA DI UN PAESE CIVILE»
L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica con dolore e sgomento l’ennesima strage stradale sulla famigerata e tristemente nota “strada delle morte” in Calabria. Non si ferma la scia di sangue sull’asfalto della Statale 106 che ha visto nella notte, la morte di Davide e Gabriele Origlia, due giovani di 29 anni, originari di Roccella Jonica (RC). Lo scontro è avvenuto sulla strada Statale 106 a San Sostene, in provincia di Catanzaro.
Davide e Gabriele sono rispettivamente la quarta e la quinta vittima sulla Statale 106 nel 2022 dopo Luca Laudone di 19 anni deceduto in uno scontro a Corigliano-Rossano (CS) e Pasquale Varano di 74 anni deceduto a seguito di uno scontro a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (CZ), entrambi il 10 gennaio scorso e Aurelio Giorgi di 47 anni deceduto a seguito di uno scontro a Riace (RC), lo scorso 11 gennaio.
«La morte di questi due giovani ragazzi – dichiara Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è dolorosissima. Perché allunga il triste elenco delle vittime della Statale 106 in Calabria e poi, soprattutto, perché con loro muore, giorno dopo giorno, la speranza di veder cambiare qualcosa. Spiace dover constatare – va avanti il presidente Caligiuri – che ancora oggi si sentono politici parlare del Ponte sullo Stretto quanto, invece, sulla costa jonica calabrese abbiamo una urgenza infrastrutturale che riguarda la vita di migliaia e migliaia di cittadini che meritano una mobilità sicura, dignitosa e, soprattutto, degna di un paese Civile».
«Questa è una strage di stato – continua Leonardo Caligiuri – che non può non rimanere sulla coscienza di chi può e deve iniziare immediatamente a mettere in sicurezza la strada Statale 106 con interventi straordinari in attesa che possa essere finanziato un progetto di ammodernamento dell’intera arteria che la Calabria attende ormai da oltre un secolo».
«A nome dell’intera O.d.V. – conclude il Presidente Leonardo Caligiuri – voglio esprimere il più sincero e profondo cordoglio alle faglie Origlia a cui ci stringiamo con un abbraccio ideale».
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 31 Gennaio 2022
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito
COSENZA 28Gennaio 2022 - Nel comune di Montalto Uffugo, in località “San Benedetto”, i militari della locale stazione Carabinieri Forestale hanno posto sotto sequestro una trappola per la cattura di animali selvatici. Il tipo di attrezzatura posta sotto sequestro dai militari dell’Arma Forestale è ancora oggi utilizzata dai bracconieri per catturare, in particolar modo, esemplari vivi di fauna omeoterme di giovane età da poter allevare, ovvero, nel caso della cattura di capi adulti, per il consumo delle carni e/o per la loro illecita commercializzazione. La gabbia, rinvenuta all’interno di un fondo agricolo, dove era stata abilmente posizionata, era dotata di congegno a scatto e presentava dimensioni tali da consentire la cattura di mammiferi anche di medie dimensioni. L’artifizio illegale era stato realizzato utilizzando una rete elettro saldata per gabbioni con innesco a scatto mediante pressione. L’intera area interessata è risultata essere di proprietà di una 70enne del posto, la cui abitazione ed i locali pertinenti ai terreni, sono stati sottoposti a perquisizione al fine di ricercare ulteriori mezzi di cattura ed armi illegali. A conclusione dei controlli la donna, non riuscendo a giustificarne il possesso è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cosenza per esercizio di caccia con mezzi non consentiti, in periodo di divieto generale, tentato furto venatorio e, per detenzioni illegale di munizioni da guerra che deteneva nascoste in una scatola in metallo all’interno di un ricovero di attrezzi. Risultando tali arnesi di cattura non a norma, i militari hanno proceduto al loro disinnesco ed al relativo sequestro del munizionamento
Riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina, a Lorica, ci ha lasciati l’amico carissimo, l’ing.
Alessandro Marcelli.
Alessandro Marcelli, 58 anni, direttore delle infrastrutture e
patrimonio delle Ferrovie della Calabria, nonchè direttore di esercizio
degli impianti di risalita di Lorica e Camigliatello. In questa ultima
veste, dalle prime ore di questa mattina, si trovava alla stazione di
Valle della cabinovia dove, per cause che verranno accertate, è avvenuto
la disgrazia.
Alessandro Marcelli, in servizio nelle Ferrovie della Calabria dal 1993,
ha ricoperto molteplici incarichi, con grandissime capacità tecniche,
apprezzato dai suoi colleghi, lascia il ricordo di un professionista
amato e stimato anche per le sue doti umane riconosciute da tutti
coloro, in Italia e all’estero, con cui ha collaborato in rappresentanza
della Società.
L’AU Aristide Vercillo Martino, ancora sconvolto per l’accaduto, a nome
ed in rappresentanza di tutta la Società, si stringe intorno alla moglie
e ai due figli che il caro Alessandro ha lasciato prematuramente,
impegnandosi fin d’ora a fare tutto il possibile nel rispetto della
famiglia e per onorarne la memoria.