L’invito di Scutellà alle Amministrazioni locali: «Non si perda un’occasione importante»
CORIGLIANO-ROSSANO – Sabato 12 Marzo 2022 – «Il bando per la realizzazione e manutenzione degli asili nido stenta a decollare al Sud, in particolar modo in Calabria dove le richieste non superano nemmeno la metà delle risorse disponibili. Le Amministrazioni locali facciano il possibile per presentare progetti e approfittare delle risorse messe a disposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per garantire nuovi servizi ai bambini e alle famiglie».
È quanto sostiene la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà, sostenendo la campagna di adesione al bando per gli Asili Nido la cui scadenza è fissata al prossimo giovedì 31 Marzo 2022.
«Il divario atavico tra Nord e Sud – precisa la parlamentare - per quanto attiene un servizio essenziale come quello degli asili nido, potrebbe essere finalmente superato grazie alle cospicue risorse finanziate con i fondi del Pnrr (2,4 miliardi). Risulta pertanto indispensabile che le amministrazioni locali non si lascino sfuggire questa opportunità».
«La scadenza del bando – prosegue - è stata prorogata al 31 marzo e, proprio per consentire ai Comuni una maggiore partecipazione, è stata istituita una task force dell’Agenzia per la Coesione che sarà di affiancamento degli Enti locali onde evitare che venga sciupata un’importante occasione per colmare le diseguaglianze che portano la nostra Regione ad avere solo il 2,2% dei bambini tra i 0 e 2 anni a poter frequentare l’asilo».
«Abbiamo ottenuto che il 55,3% degli stanziamenti del PNRR per i nidi fosse destinato al Mezzogiorno e abbiamo finalmente introdotto in legge di bilancio i livelli essenziali per le prestazioni degli asili nido per raggiungere l’obiettivo europeo di 33 posti ogni 100 bambini. Non permettiamo, dunque, che quanto ottenuto vada sciupato».
«Da qui il mio invito alle amministrazioni locali calabresi affinché si rendano parte attiva di un percorso di innovazione e rilancio della nostra terra che potrebbe migliorare la vita quotidiana dei nostri bambini, creare nuovi posti di lavoro e coadiuvare le donne nel difficile compito di conciliare vita familiare e lavorativa».
Amici carissimi che mi state leggendo, mi rivolgo a voi, principalmente a quelli che hanno la mia stessa età. Le cose stanno cambiando in Italia e nel mondo molto rapidamente e per colpa di una guerra assurda e incomprensibile fra non molto non avremo più nelle nostre case metano a sufficienza per cucinare i cibi e per riscaldarci. Le guerre non solo procurano la morte di milioni di persone sui campi di battaglia ma lasciano degli strascichi indescrivibili: distruzione, fame, miseria, povertà, malattie, mortalità. Non esagero, non drammatizzo, ma purtroppo questa è la realtà. Io la seconda guerra mondiale l'ho vissuta, ho visto coi miei occhi da bambino le sofferenze non solo degli sfollati che cercavano riparo nelle nostre case, ma la disperazione della povera gente che non aveva più nulla da mangiare. E da adulto non vi dico quello che ho visto in una nazione molto lontana dalla nostra e dall'Europa dove le bombe, le cannonate, l'andare e il venire dei carrarmati avevano distrutto ogni cosa lasciando la povera gente senza niente, ma dico niente, che per tirare a campare quando passavamo ci chiedevano qualche cosa. Un semplice soldato cosa poteva dare loro? Avevo a disposizione la C Ration che mi avevano dato la mattina, qualche barretta di cioccolato e qualche fetta di pane. Ecco perché sono contro la guerra. Sono per la pace ad ogni costo e difendo tutte le nostre conquiste e i nostri progressi tecnologici. Non rinuncerei al computer, al telefonino, alla televisione, al gas, alla luce elettrica e ai termosifoni. La dott.ssa Annarosa Macrì rispondendo ad un mio articolo pubblicato sul Quotidiano della Calabria il 25 febbraio u.s. così scrisse:- Ai termosifoni non ci rinuncerei. Così confortevoli, puliti e intelligenti. Non ho nostalgia del braciere – me lo ricordo – e mi ricordo gli inverni freddi della mia infanzia...... I comfort che abbiamo conquistato dobbiamo difenderli a spada tratta, lottando contro tutti i fanatismi e i talebanismi ambientalisti, la logica del "non nel mio giardino", i "No" senza se senza ma a gasdotti e trivelle, lo scarso coraggio ad aprirsi alle energie rinnovabili-. La dott.ssa ha pienamente ragione, ma se da un momento all'altro dovesse mancare la luce elettrica e il gas per forza dovremmo ritornare alla legna e al fuoco, al carbone per il braciere e per il ferro da stiro, alle candele steariche e al lume al petrolio per non dire della lucerna ad olio. E meno male che nelle nostre campagne e nei nostri monti la legna è in abbondanza. Mi ricordo, come fosse ieri, quando le nostre donne la domenica mattina si recavano al mercato settimanale alla "Chiazza" in Amantea e portavano sulla testa fascine di legna che il giorno prima avevano raccolto ai Timponi. Allora la legna era indispensabile. Si cucinava soltanto con la legna oppure coi carboni. A San Pietro in Amantea esistevano pochi carbonai. Il mestiere del carbonaro non era facile e necessitava oltre che all'impegno una notevole esperienza che si maturava negli anni. Ora non ci sono più e i nostri cari carbonari hanno portato con sé tutti i segreti per la cottura del carbone. Cottura non facile. Bisognava prima scegliere il posto, possibilmente nelle vicinanze di un corso d'acqua, poi accatastarla per bene, poi accenderla e vigilarla giorno e notte, civarla continuamente e bisognava stare sempre attenti perché il carbone non bruciasse. Se durante il periodo dell'accensione pioveva bisognava coprire per bene la carbonera. Se il vento soffiava impetuoso bisognava proteggerla. Se il fuoco usciva dai lati bisognava spegnerlo con sabbia umida. I carbonai non ritornavano la sera nelle loro case. Abbandonavano il paese a primavera e facevano ritorno in autunno. Dormivano nelle capanne che avevano costruito accanto alla carbonera per terra su un materasso fatto di paglia o di foglie di alberi, per essere sempre pronti a qualsiasi evenienza. Era duro e faticoso il mestiere e anche poco remunerativo. Il carbone che si ricavava dalle nostre carbonere era molto richiesto perché fatto con legna di quercia. Le nostre case venivano riscaldate col braciere sempre acceso. Era l'unica fonte di energia che conoscevamo Ora si usa soltanto nei barbecue e nei forni a legna delle pizzerie. Ma se, malauguratamente, la Russia dovesse chiudere i rubinetti del Gas proveniente dalla Siberia non ci resta che ritornare all'antico braciere e ai fornelli a legna. Ai termosifoni e a tutta la nostra modernità, cara dott.ssa Macrì, dovremmo rinunciarci per forza. Francesco Gagliardi
Grandi risultati per l’atletica calabrese al Cross di Lamezia dove le squadre hanno dato dimostrazione che si può lavorare bene, puntando sui giovani, per un’atletica di qualità.
Buone prestazioni con l’ULIMP di Alina Grigore, con la A.S.D. CorriCastrovillari di Gianfranco Milanese, con l’atletica Sciuto, con l’Olimpus e con la Fiamma Catanzaro del prof. Mirabelli.
La CorriCastrovillari si è presentata con un buon numero di ragazzi conquistando titoli regionali e di squadra con Gabriel De Maio, Gaetano Beltrano (titoli Eso 8 ed Eso 10) e con Ferdinando Costa e Giuseppe Gioffrè (titolo di squadra Eso10).
Tanti i podi individuali e di squadra con Ludovica Ferrarini, Carmen Turco, Aurora Beltrano, PierFrancesco Gioffrè, Matteo De Francesco, Federica Perrone, Federico Costa e Federico Ferrarini.
Nelle categorie superiori, ottimo terzo posto per Anastasia Gattabria che le vale come accesso alle finali nazionali di Trieste, e conclusioni di gare difficili per Orlando Turco e Ismael Gattabria.
Nella gara Master, oltre all’inossidabile capitano della CorriCastrovillariMichele Spingola, belle le prove delle new entry Beltrano, Mollo e Fabbricatore, seguiti da Perrone, Sassone, Magliarella, Gradilone, D’Elia, Bitane, Scorzafavee Nunnari. Nei Master 60 hanno confermato la loro costante e preziosa partecipazione: Perticaro, Sommario e Vitale.
Discorso a parte per la gara assoluta che attendeva il giovane Ahmed Semmah nel percorso più lungo (10km) a confronto con i più anziani ed esperti Pranno, Auciello Altomare, Minerva e Monaco (tutti Cosenza k42) che lo hanno strettamente marcato, facendo un ottimo gioco di squadra ma che comunque ha portato un solido terzo posto assoluto a 6 secondi dal primo.
Nonostante la gara sofferta, Ahmed è rimasto soddisfatto della prestazione, così come il suo tecnico, il prof. Vincenzo Caira.
Immersi in una location splendida, tra gli ulivi secolari dell’azienda Statti, la giornata è proseguita nelle cantine della tenuta con uno speaker d’eccezione: Carmelo Sanzi, addetto stampa delPresidente Vincenzo Caira della FIDAL Calabria che ha lodato l’organizzazione della giornata sportiva, pianificata magistralmente da Pietro Gatto.
«Una bellissima giornata di sport, di quelle che fanno bene al cuore e al fisico - ha commentato il Presidente della CorriCastrovillari, Gianfranco Milanese, orgoglio dei suoi ragazzi -. Abbiamo dimostrato che la scommessa della Scuola di Atletica partita a settembre dello scorso anno sta dando i suoi frutti. Sono felice per questi giovani atleti che si approcciano alle gare sempre con rinnovato entusiasmo, contenti di far parte di un gruppo dove veterani, giovani leve e promettenti nuove speranze si amalgamano alla perfezione».