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Redazione TirrenoNews

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In questo “affaire” ci sono tutti : imprenditori, progettisti, amministratori, funzionari dei Comuni interessati dal progetto e i componenti del Nucleo Valutazione impatto ambientale della Regione.

L’Affaire è quello relativo al parco eolico che sarebbe dovuto nascere tra i territori di Borgia, Girifalco, San Floro, Squillace, Cortale e Maida.

Il GUP di Catanzaro ha rinviato a giudizio ( che inizierà il 21 giugno davanti al tribunale collegiale) 35 persone accusate, a vario titolo, di abuso d’ufficio e falso.

Secondo l’accusa alcuni funzionari dei vari Comuni interessati dal progetto ed i componenti del Nucleo Via (Valutazione impatto ambientale) della Regione Calabria avrebbero dato il loro parere favorevole ad un progetto che non aveva i necessari requisiti, e sarebbe stato oltre tutto costellato di falsità.

L'accusa di abuso d'ufficio però, è decaduta per Giuseppe Graziano e Andrea Pasquale Maradei, ma contro tale decisione la procura intende presentare ricorso in Cassazione.

Nel processo dovranno essere approfondite le accuse che riguardano:

Rosa Cavaliere, amministratore unico e legale rappresentante della srl «Anemos», nonchè rappresentante legale della srl «Borgia Wind» che ha progettato il parco eolico «Borgia 1»; Antonio Bonfiglio, progettista del parco eolico «Borgia 1»; Giuseppe Graziano, all’epoca dei fatti dirigente generale del Dipartimento regionale Politiche dell’ambiente e componente del nucleo Via che nelle sedute del 21 settembre 2007 e del 28 maggio 2010 ha rilasciato pareri favorevoli sulla compatibilità ambientale del progetto del parco eolico presentato dalla «Anemos»;

Giovanni Ricca, segretario generale dell’Autorità di Bacino regionale; Salvatore Curcio, Antonino Genoese, Vincenzo Iacovino, Vittoria Imeneo, Egidio Michele Pastore, Annamaria Ranieri, Raffaele Suppa, Domenico Vasta, e Massimo Zicarelli, tutti componenti del nucleo Via riunito il 21 settembre 2007; Rocco Cristofaro, autore del progetto definitivo per conto della «Anemos». Francesco Edoardo Attanasio, Nicoletta Boldrini, Massimo Bonanno, Donatella Cristiano, Stefano Curcio, Rocco De Luca, Antonino Demasi, Orlando Raffaele Mamone, Andrea Pasquale Maradei, Attilio Mazzei, Clemente Migliorino, Giovanni Misasi, Cosimo Tallarino, tutti (insieme ai già citati Iacovino e Ranieri) componenti del Nucleo Via riunitosi nella seduta del 28 maggio 2010; Sebastiano Valentino, Pietro Danieli, Ubaldo Bertucci, il primo responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Borgia, il secondo e il terzo componenti dello stesso ufficio; Francesco Sacco, all’epoca dei fatti assessore ai Lavori pubblici del Comune di Borgia; Giuseppe Ferraro, responsabile del procedimento e presidente della conferenza dei servizi riunitasi sul progetto «Borgia 1» il 17 marzo 2008; Giovanni Cocerio, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Floro; Antonio D’Amico, responsabile dell’area tecnica del Comune di Maida; Natale Amantea, sindaco di Maida

Adesso tocca ai Comuni. Diversamente, senza nuovi progetti di utilizzo, i precari torneranno a casa.

È il senso della circolare diffusa nei giorni scorsi dal dipartimento Lavoro della Regione Calabria e inviata alle amministrazioni comunali e provinciali, alle Comunità montane, alle Asp e a tutti gli enti che utilizzano i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità.

Praticamente secondo la regione, la nuova legge regionale del 21 marzo scorso fa cessare l’efficacia sia della legge numero 4 del 2001 che della legge numero 20 del 2003 , le quali dettavano le modalità di utilizzazione dei lavoratori LSU ed LPU, per cui la correlata cessazione di validità delle convenzioni stipulate tra la Regione Calabria e gli enti utilizzatori.

Pertanto «per avere accesso al finanziamento previsto dalla legge, è necessario che gli enti utilizzatori presentino nuovi progetti».

Ovviamente le amministrazioni locali potranno inserire in questi progetti soltanto i lavoratori che erano «impegnati, alla data del 31 dicembre 2012, in attività socialmente utili e di pubblica utilità».

La regione chiude così la porta a tat5issimi altri potenziali lavoratori LSU ed LPU .

Il termine oltre il quale scatta la decadenza è il 10 maggio prossimo

Nella circolare si chiarisce che la Regione ha messo a disposizione sul bilancio 2013 poco più di 22,5 milioni di euro, «ferme restando le eventuali risorse aggiuntive che saranno destinate in fase di assestamento di bilancio».

Se non si troveranno altre risorse( magari facendo pagare altre tasse) le somme a disposizione non saranno sufficienti e scatteranno proteste e contenziosi, ai quali conseguirà la resa della politica.

Cosenza. Gli Agenti della questura arrestano una loro collega.

Mercoledì, 10 Aprile 2013 17:04 Pubblicato in Cosenza

Stamattina un’ agente della Questura di Cosenza è stata tratta in arresto dai suoi colleghi della Squadra Mobile. Parliamo dell’assistente capo Katia Elia responsabile dell’Ufficio assistenza della questura cosentina. La Elia è accusata dal sostituto procuratore Maria Francesca Cerchiara di aver sottratto indebitamente la somma di 45 mila euro dai fondi destinati all’assistenza dei familiari del poliziotti. L’ accusa sarebbe di truffa e peculato

Secondo le risultanze delle indagini, la Elia “i modo abituale, reiterato e sfrontato” si sarebbe approfittata delle somme presenti nel suo ufficio .La indagine è partita dalla denuncia di una donna madre di due bambini e vedova di un agente che aspettava, senza mai riceverli, i fondi per l’assistenza dei suoi figliuoli.

La quarantasettenne assistente è stata portata nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Sono in corso ulteriori indagini per accertare quanto accaduto.

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