Tutto trae origine dalle indagini (già concluse) effettuate dalla Digos su presunte violazioni avvenute in occasione della presentazione della lista “Per Catanzaroâ€alle elezioni amministrative del maggio 2012.
La Digos proprio durante l’inchiesta sulle presunte violazioni avvenute in occasione delle elezioni del 2012 ravvisa ulteriori ipotesi di reato, ed informa la Procura.
Il pm Gerardo Dominjanni ravvisa tredici i reati.
Da qui uno stralcio dell’indagine.
Le accuse, a vario titolo, vanno dalla corruzione alla concussione, dall’abuso d’ufficio al peculato
Ed ecco che scattano gli avvisi . Indagati il sindaco Sergio Abramo, gli ex assessori Massimo Lomonaco, Stefania Lo Giudice, il capogruppo di Forza Italia e assessore regionale Domenico Tallini, il consigliere comunale Carlo Nisticò, il dirigente Giuseppe Cardamone, l’architetto Paola Barbuto e il vigile urbano Rocco Cristallo.
Nel frattempo, in merito alle notizie apparse negli ultimi giorni sugli organi di stampa, relative allo scandalo multe, il sindaco Abramo ha chiesto al comandante della Polizia locale, generale Giuseppe Antonio Salerno, una dettagliata relazione sulla vicenda.
Intanto Pd e Cinquestelle chiedono ad Alfano l’invio di una commissione d’accesso al Comune.
Ed ecco da l'Ora della Calabria alcuni stralci di conversazione tra l'assessore Stefania Logiudice e un uomo di fiducia del sindaco Abramo in cui si fa riferimento a delle pratiche urbanistiche. L'uomo di fiducia del sindaco viene indicato con la lettera U.
U: Noi l'importante è che realizziamo l'intervento se dobbiamo guadagnare qualcosa in più o in meno non fa nulla, l'importante è che ne usciamo tranquilli e puliti...per cui ci siamo affidati a te...io mi sono andato a finire in un cazzo di studio scadente di Catanzaro Lido...mamma mia e poi è spuntato Carlo Nisticò. No perchè se la vede tutto lui fa tutto lui, voi non dovete fare niente dovete solo firmare. Ma non se ne parla proprio e quindi poi lui mi dice praticamente di non fare così...no Carlo, facciamo una cosa, tu ho capito ti prendi la parcella...te la prendi lo stesso non è questo il problema
Lo Giudice: Chi ha detto così chiaramente?
U: E si era chiaro che si prendeva la parcella...gliel'ho pagata io...siccome i (...)dovevano pagare la parcella e non volevano avere impicci e allora ho detto Carlo....facciamo una cosa, tu non ti preoccupare, quello che avete pattuito rimane