Qualche catanzarese non è riuscito ad aspettare gli esiti del processo ed ha deciso di scherzare sulle vicende della sua città.
Quelle vicende che hanno raccontato di contravvenzioni cancellate per gli amici e, dicono, anche per i sindaci calabresi che venivano contravvenzionati dal corpo di Polizia Municipale.
Una vicenda che preoccupava il comandante che temeva proprio una indagine e la conseguente accusa penale.
E lo ha fatto con un cartello esposto sotto il tergicristallo con su scritto : “Oooh, aspè…. Sono un amico Usa l’altro blocchetto”.
Insomma un dileggio che trova comunque la ragione in un fatto vero.
Nessuno che utilizzasse la stessa fantasia verso gli altri aspetti della vicenda e che coinvolgevano i politici.
Eh, no! I politici non si toccano. Quelli possono anche reagire. Ed è bene guardarsene.
Con i vigili è più facile. Non reagiscono. Forse. E poi a chi contestare il foglietto? Chiunque può apporlo sotto il tergicristallo di un’auto.