La notizia è di poche ore fa: cambia il Prefetto a Catanzaro.
Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri in corso in queste ore.
Per Luisa Latella( in foto), attuale prefetto, arriva un incarico prestigioso.
La dirigente, infatti, è collocata fuori ruolo alla Presidenza del Consiglio dei ministri ai fini del conferimento dell’incarico di commissario straordinario per la realizzazione dell’Universiade Napoli 2019.
Al posto di Luisa Latella, è destinata a svolgere le funzioni di prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino.
Ferrandino 55 anni (in foto), napoletana, passa dalla guida della Prefettura di Messina (dove è arrivata nell’agosto 2016) al capoluogo calabrese.
Prima ancora è stata prefetto di Agrigento ed ancor prima vice prefetto vicario in Palermo
Latella, nata a Reggio Calabria, ha iniziato la sua attività al ministero dell’Interno il 1° aprile 1982 presso l'allora direzione generale della Protezione civile e Servizi antincendi per poi essere trasferita presso la Prefettura di Reggio Calabria, ove ha svolto quasi tutta la sua carriera.
Dal 1° settembre 2009 al 26 gennaio 2012 è stata Prefetto della provincia Vibo Valentia.
Dal gennaio 2015 fino a oggi è stata prefetto della provincia di Catanzaro.
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Catanzaro
Il prefetto Latella vuole vedere chiaro negli atti del Comune.
Si insedierà già oggi 9 giugno al Comune di Lamezia Terme la commissione d’accesso antimafia disposta dal prefetto di Catanzaro, Luisa Latella.
Il prefetto ha nominato la commissione già tre giorni fa e ieri si sarebbe tenuta una riunione in prefettura tra i tre funzionari nominati dal prefetto che dovranno “spulciare” gli atti amministrativi (e non solo) per i prossimi tre mesi (prorogabili per altri tre).
Sulla nomina della commissione d’accesso infatti non ci sono più dubbi.
La nomina della commissione d’accesso antimafia, del resto, era nell’aria.
Da tempo sul tavolo del prefetto è finito un dossier delle forze dell’ordine su alcuni episodi prima, durante e dopo le elezioni amministrative di due anni fa, che evidentemente non sono passati inosservati.
Gli ultimi accadimenti hanno fatto poi il resto avendo investito il consiglio comunale e la Giunta guidata dal sindaco Paolo Mascaro.
Negli ultimi giorni, infatti, si sono dimessi un consigliere comunale, due assessori e un altro consigliere comunale si è autosospeso (sulla cui vicenda lo stesso prefetto ha chiesto informazioni al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e al segretario comunale visto che l’autosospensione giuridicamente non esiste).
Il tutto all'indomani dell'operazione “Crisalide” contro i clan Cerra – Torcasio – Gualtieri che ha coinvolto il vicepresidente del Consiglio comunale Giuseppe Paladino (LEGGI), indagato per concorso esterno in associazione mafiosa così come l'ex candidato a sindaco Pasqualino Ruberto, eletto consigliere comunale e poi sospeso dalla carica per il coinvolgimento nell'operazione “Robin Hood”.
E per l'arresto del fidanzato nell'operazione “Crisalide”, della consigliera Marialucia Raso che si è autosospesa.
La scorsa settimana si è dimesso l’ assessore Massimiliano Carnovale (per alcuni mesi vicesindaco) e nei giorni scorsi anche l'assessore Angelo Bilotta
Insomma, è un momento difficile per la città e soprattutto per l’amministrazione comunale guidata dall’avvocato Paolo Mascaro che di certo sta attraversando il periodo più difficile da quando è alla guida del Comune.
Ovvio che la nomina della commissione d’accesso dovrà fare chiarezza attraverso un lavoro di verifica in cui si dovrà stabilire se esistono (o meno) elementi su cui deve poggiare un eventuale scioglimento del consiglio comunale (e sarebbe il terzo per Lamezia dopo quelli del 1991 e 2002).
Ovvero:
collegamenti diretti o indiretti degli amministratori locali con la criminalità organizzata o in alternativa il condizionamento che la mafia impone agli amministratori, dirigenti e personale; l'andamento negativo dell'ente locale; il malfunzionamento dei servizi affidati all'ente; appalti pubblici affidati in maniera irregolare oppure ad un'impresa collegata direttamente o indirettamente (prestanome) alla mafia;
concessioni o autorizzazioni amministrative rilasciate in modo irregolare oppure emesse in favore di soggetti collegati direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata;
affinità, parentela, frequentazioni degli amministratori e/o dipendenti pubblici con soggetti appartenenti direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata, precedenti penali o procedimenti penali pendenti a carico di amministratori e/o dipendenti pubblici, la presenza di una o più famiglie mafiose sul territorio comunale, abusivismo edilizio,mancata riscossione dei tributi, adesione culturale o omissioni degli amministratori dinanzi alle gesta della mafia.
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Lamezia Terme
“La situazione di emergenza derivante dal persistente afflusso di migranti extracomunitari , determina l’esigenza di assicurare i servizi alloggiativi e di assistenza di coloro che richiedono protezione internazionale già presenti e di quanti giungeranno su questo territorio”.
Per questo la Prefettura di Catanzaro ha indetto un avviso per reperire nuove sistemazioni e per stipulare 790 nuove convenzioni per tutto il 2017.
Il bando scade oggi lunedì 21 novembre ed interessa tutto il territorio della Provincia di Catanzaro. L’importo complessivo di tutto il bando di gara è fissato a 10.092.250 milioni di euro., per il prezzo di 35 euro dato alla struttura per ogni ospite.
Le strutture e gli operatori che saranno individuati, saranno impegnati per un anno: dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017.
Dovranno essere garantiti: la preparazione del personale impiegato nella struttura “con comprovata esperienza”, servizio di assistenza linguistica e culturale, trasporto e servizi di assistenza, servizi di pulizia, somministrazione pasti e fornitura di beni. Sarà garantito un “pocket money” di 2,50 euro ciascuno al giorno, fino ad un massimo di 7,50 euro per nucleo familiare da erogare sotto forma di “buoni” (spendibili in strutture ed esercenti convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico).
Il pocket money verrà erogato dalla struttura ospitante, in relazione alle effettive presenze registrate per ciascun ospite, dietro firma da parte del destinatario a riprova dell’avvenuto rilascio.
Sarà erogata anche una ricarica telefonica di 15 euro all’ingresso, così come stipulato dalla convenzione.
Ed inoltre saranno assicurati anche Sostegno socio psicologico mirato anche a rilevare situazioni di fragilità e vulnerabilità che richiedono la presa in carico esterna del Servizio sanitario nazionale; Assistenza sanitaria, da effettuare presso i presidi sanitari territoriali o medici di base, incluse le vaccinazioni obbligatorie
In basso la situazione attuale degli Sprar.
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