CASTROLIBERO (COSENZA) - Concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio con la cosca Bella bella prima e Rango-Zingari poi: sono le accuse mosse nei confronti di Orlandino Greco e Aldo Figliuzzi, riferite ai tempi in cui erano rispettivamente sindaco e assessore di Castrolibero e dalle quali, il prossimo 13 febbraio, i due politici saranno chiamati a difendersi in aula.
Quel giorno, infatti, avrà inizio a Catanzaro l’udienza preliminare che li riguarda insieme ad altre otto persone, ritenute tutte coinvolte a vario titolo nelle tanto deprecate - almeno da parte della Dda - vicende elettorali del 2008 e del 2013.
Erano quelli i tempi in cui Greco amministrava Castrolibero con consensi bulgari, ma il sospetto degli inquirenti, è che molti dei suoi successi elettorali siano state ottenuti grazie al supporto della malavita, in particolare del gruppo guidato dal defunto Michele Bruni, alias Bella bella.
Quest’ultimi avrebbero ottenuto in cambio dazioni di denaro, ma l'ipotesi è che una delle monete di scambio fosse anche una serie di assunzioni in una cooperativa messa a disposizione della cosca.
Su tali argomenti si sono espressi nel tempo i pentiti Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Roberto Calabrese Violetta, Edyta Kopaczynska, Marco Massaro e Daniele Lamanna.
Più volte, la Dda ha provato a chiedere misure cautelari per i due politici sotto inchiesta, ma tutti i tentativi operati in tal senso non hanno trovato sponde nei Tribunali di turno.
Greco è difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Enzo Belvedere mentre a rappresentare in aula Figliuzzi ci sarà Pasquale Naccarato.
Attraverso il suo profilo Facebook, Orlandino Greco ha evidenziato:«Dopo 4 anni di indagini, 3 richieste di provvedimenti cautelari rigettati prima dal Gip, poi dal Tribunale del Riesame e per ultimo dalla Cassazione si giunge, il 13 febbraio, davanti al Gup per capire se dovrò essere processato o no.
La serenità della mia coscienza, supportata da comportamenti sempre improntati alla correttezza e alla legalità, la mia storia politica sempre rivolta a combattere ogni forma di criminalità con azioni concrete, fatti circostanziati e la mia educazione ai valori altissimi della costituzione immediatamente mi riconducono alla riflessione politica».
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Castrolibero. Avviso conclusione delle indagini per il consigliere regionale Orlandino Greco nell’inchiesta di Castrolibero che lo vede accusato di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso.
Le accuse vertono su un presunto patto elettorale tra la cosca Bruni-Zingari e l’allora classe politica di Castrolibero, comune dell’hinterland cosentino guidato dal sindaco Orlandino Greco e dal suo vice Aldo Figliuzzi.
Insieme ad Orlandino Greco sono finiti nel calderone Aldo Figliuzzi, Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Marco Massaro, Roberto Violetta Calabrese, Mario Esposito, Alessandro Esposito, Marco Foggetti, Fabio Bruni, Giuseppe Prosperoso.
Nel registro degli indagati dunque ci sono ben quattro collaboratori di giustizia: Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Marco Massaro, Roberto Violetta Calabrese.
Il 2 giugno del 2015 inizio la vicenda giudiziaria degli indagati allorquando la Distrettuale di Catanzaro ricostruì i presunti illeciti che vennero perpetrati durante le elezioni comunali del 2008. Secondo gli inquirenti l’allora candidato a sindaco Greco e il suo vice Figliuzzi avrebbero promesso “vantaggi illeciti attraverso la realizzazione di atti contrari ai propri doveri d’ufficio, quali l’assunzione di sodali della cosca Bruni all’interno della cooperativa di servizi denominata “Orizzonte Verde” (aggiudicataria di appalto di servizi per conto del comune di Castrolibero)» ad Ernesto Foggetti, Marco Massaro, Roberto Violetta Calabrese, Mario Esposito, Marco Foggetti, Fabio Bruni e Giuseppe Prosperoso, nonchè promettendo e assicurando la permanenza nel posto di lavoro presso la predetta cooperativa di Mario Esposito e Marco Foggetti pur in presenza di loro reiterate e ripetute assenze presso il luogo di lavoro da parte di entrambi e comunque nonostante i due svolgessero la loro attività lavorativa in modo del tutto negligente, ricevendo in cambio della predetta promessa – poi mantenuta – l’impegno elettorale (procacciamento di voti e affissione manifesti elettorali) da parte degli appartenenti alla cosca Bruni – impegno poi concretizzatosi materialmente, in particolare i predetti sopra riportati.
Con l’aggravante dell’articolo 7 per aver posto in essere la condotta espressione di metodo mafioso ed al fine di agevolare la cosca “Bruni” con minaccia implicita nella richiesta di voti nei confronti degli elettori a favore di Greco e Figliuzzi presenziando agli ingressi delle scuole quale forma di intimidazione; nel chiedere i voti a nome e per conto del capo cosca Michele Bruni (“Devi votare e basta; amu e vincere nui”;
Greco e Figliuzzi tra l’altro sono accusati dagli inquirenti della distrettuale ” di avere consegnato oltre 20 mila euro a Ernesto Foggetti in qualità di referente di Michele Bruni ottenendo a proprio vantaggio e a vantaggio della coalizione elettorale il procacciamento dei voti da parte degli appartenenti alla cosca Bruni
Dunque venti giorni di tempo per elaborare e presentare memorie difensive o decidere di essere sottoposti ad interrogatori o rilasciare dichiarazioni.
Nel collegio difensivo sono presenti gli avvocati Gianluca Acciardi, Giorgia Medaglia, Franco Sammarco, Vincenzo Belvedere, Pasquale Naccarato, Nicola Rendace, Anna Virga, Maria Rosaria Gabriele, Rossana Cribari, Antonio Gerace, Maria Karen Garrini.
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Ci dicono che se vince il si il “nuovo” senato sarà costituito da 100 nominati.
5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica, 74 consiglieri regionali eletti dai singoli Consigli regionali e 21 sindaci anch’essi eletti ognuno dal proprio Consiglio regionale di riferimento.
La Calabria esprimerà un solo sindaco.
Probabile che sia Reggio Calabria.
Basta una normucola che orienti , magari, verso le città metropolitane.
Ma potrebbe essere anche Catanzaro.
Anche in questo caso basta una normucola che orienti , magari, verso il capoluogo di regione.
Insomma Cosenza resterebbe comunque esclusa
Ed allora ecco la pensata.
Basta la “città unica” costituita da Cosenza, Rende e Castrolibero.
Sarebbe , così, la seconda città in Calabria per numero di abitanti, potrebbe diventare perfino città metropolitana.
Ma ecco immediate le reazioni dei baroni della Politica:
Leggiamo, infatti, sui giornali che “ Iprimi ad uscire contro l’iniziativa sono stati Orlandino Greco, che ritiene di controllare il territorio di Castrolibero (così come Sandro Principe a Rende), e Guccione che è l’espressione della peggiore politica dominante in Calabria fatta di ipocrisie, ignoranza, affarismo e falso moralismo”
Da tutt’altra parte Mario Occhiuto il quale apprendendo sulla stampa di una proposta di legge che starebbero preparando al riguardo i tre consiglieri regionali Orlandino Greco, Carlo Guccione e Franco Sergio dichiara . “L’iniziativa fa paura”.e poi aggiunge che la “norma già prevede un referendum tra i cittadini dei centri urbani interessati da tenersi successivamente alle deliberazioni dei Consigli comunali, mentre i tre consiglieri regionali” ne sollecitano un altro “preventivo” Insomma giusto per imbrogliare la questione e rinviarla alle calende greche.
Caspita quanto vale una fascia da sindaco?
O si tratta della attesa immunità?
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Il Personale del Comando Stazione di Cosenza, ha posto sotto sequestro un impianto industriale per la produzione di conglomerato bituminoso in località Ciraulo-Pirelli nel comune di Castrolibero.
Le indagini inerenti tale impianto sono scattate su alcune segnalazioni pervenute al numero 1515 di pronto intervento ambientale del Corpo Forestale dello Stato riguardanti la presenza in questa area di molesti e nauseabondi odori di bitume durante alcune ore della giornata.
Durante tale attività di indagine si è accertato che tali emissioni in atmosfera venivano provocate da un impianto industriale per la produzione di conglomerato bituminoso.
Con l’attività di indagine posta in essere dagli uomini del Comandante regionale Giuseppe Graziano, e le relative verifiche volte a controllare il rispetto della normativa urbanistico edilizia ed ambientale, si è accertato che l’impianto era stato realizzato in assenza del necessario permesso a costruire ed altresì che, per l’esercizio dello stesso, non era mai stata richiesta e rilasciata la prevista autorizzazione per l’emissione in atmosfera necessaria a verificare il rispetto dei limiti di emissione previsti per tale tipologia di impianti. Alla luce di tali accertamenti, il personale forestale del neo nato Comando Stazione di Cosenza procedeva a sequestrare l’impianto abusivo ed a deferire alla competente Autorità Giudiziaria il responsabile di tale illecita attività.
La competente Procura della Repubblica ha convalidato il sequestro.
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Non tutti hanno memoria ed è una bella fregatura. Anche i giornalisti dimenticano che il primo piano regionale dei rifiuti prevedeva un termovalorizzatore( puoi anche chiamarlo inceneritore, tanto non si offende) in provincia di Cosenza, ubicato in quel di Bisignano. Scoppiò una guerra fisica e mediatica: NO! Noi l’inceneritore non lo vogliamo! Dobbiamo difendere i fichi del cosentino e gli altri prodotti agricoli; lo sappiamo che i rifiuti inquinano, figurarsi quando bruciati. E fu così che il sistema saltò. Nacque solo l’impianto di Gioia dove tutto è possibile( chissà poi perché?).
Ora la situazione è diventata grave e l’inceneritore assolutamente necessario.
Ora però sembra più facile attuarlo.
Lo vogliono sia Cosenza, che Rende, che Castrolibero. In gioco ci sono “ 15 milioni di euro di fondi europei da investire. Una torta che fa gola “.
Venti città sono state interessate e invitate alla manifestare il proprio interesse ad ospitare l'impianto nel proprio territorio.
Tre appaiono logisticamente “valide” per tutta la provincia di Cosenza: Bisignano, Luzzi, Rogliano.
Sarà la Regione a scegliere tra Bisignano, Luzzi, Rogliano l’area più idonea.
Ma non sarà facile vincere le resistenze di Cosenza, di Rende(dove il PD, nel silenzio di tutti, da diverso tempo ha già autorizzato la costruzione di un impianto di termovalorizzazione tra i quartieri universitari), di Castrolibero.
Come è strana questa Calabria, come è strana questa politica? Quello che nessuno voleva ora è preteso e con esso la dote!
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Come definire questa storia ? Pirandelliana? Forse, si; forse no! Certo che appare incredibile. La storia? Eccola!
Un giovane impiegato cosentino e fidanzato con un’avvenente ventisettenne. Decidono di sposarsi. E quindi decidono di ristrutturare la casa del promesso sposo per adeguarla alle esigenze della nuova famiglia. E così affidando i lavori ad un muratore che inizia i lavori
Ma tra la ventisettenne ed il muratore scoppia come un fulmine l’amore.
Il promesso sposo però sospetta qualcosa ed a sorpresa arriva sul cantiere.
Qui trova il cellulare della ragazza sopra un mobile e scopre tantissime telefonate fatte al muratore
Il sospetto diventa quasi certezza!
Allora chiama il muratore
Ed telefono squilla vicino a lui, nella stanza da letto a fianco dove si trovavano il muratore e la sua fidanzata
Scatta la lite ma le prende.
Intanto la fidanzata se ne scappa e va a casa del muratore.
Il matrimonio salta
Ed al giovane impiegato non resta che rivolgersi ai carabinieri di castro libero per denunciare le percosse.
Ed i carabinieri indagano!
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Depositate le liste dell’M5S in Calabria. Ci sono Imprenditori, operai, professionisti, disoccupati, impiegati nelle liste calabresi per Camera e Senato del movimento di Grillo.
Nessun amanteano e da qui una malcelata delusione per non esservi organizzati in tempi utili, visto il buon risultato che si ipotizza nella città alle prossime consultazioni. Intanto prosegue il tour di Beppe Grillo, denominato "Tsunami Tour" impegnato oggi ad Avellino e Salerno.
Tutto questo, mentre ad Amantea gli attivisti del Movimento 5 stelle, si preparano al primo incontro aperto previsto per sabato 26 gennaio, ore 17:00 presso il parco della Grotta.
Ecco le liste:
Alla Camera sono candidati:
Dalila Nesci di Tropea,
Sebastiano Barbanti Cosenza,
Federica Dieni Campo Calabro,
Paolo Parentela Catanzaro,
Ivan Pastore Cosenza,
Melania Di Bella Tropea,
Isabella Cimino San Giovanni in Fiore,
Salvatore Salvaguardia Reggio Calabria,
Dario Elia Cosenza ,
Roberto Gatto Mendicino,
Massimo Belsito Acri,
Laura Ferrara Cosenza,
Antonio Vivacqua Rende,
Luigi Palermo Rende,
Giovanni Caccavo Crotone,
Domenico Scarpino Savelli,
Enzo Orlando Rossano,
Bachisio Canu Rende,
Massimo Cugnetto Lamezia Terme,
Gianpaolo Garofalo Cosenza,
Francesco Molinari Montalto Uffugo,
Nicola Morra Cosenza,
Vincenzo Frustaci Crotone,
Giuseppe Auddino Polistena,
Giorgio Raso Corigliano Calabro,
Raffaella Greco Montalto Uffugo,
Maria Pia De Rango Castrolibero,
Peppino Accoti Villapiana,
Massimiliano Aloe Rende,
Giovanni Luca Monaco Paola.
Al senato,invece, sono candidati
Francesco Molinari Montalto Uffugo,
Nicola Morra Cosenza,
Vincenzo Frustaci Crotone,
Giuseppe Auddino Polistena,
Giorgio Raso Corigliano Calabro,
Raffaella Greco Montalto Uffugo,
Maria Pia De Rango Castrolibero,
Peppino Accoti Villapiana,
Massimiliano Aloe Rende,
Giovanni Luca Monaco Paola
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