Si è svolto ancora una volta nel salone dell’Hotel Mediterraneo l’incontro del FLI . Presenti il candidato ala Camera Francesco Grandinetti, il candidato al Senato Francesco Menichini, la candidata alla Camera per il tirreno cosentino Filomena Anastasio.
Tra gli altri è intervenuta Patrizia Pelle, candidata alla Camera nello Ionio reggino.
Da segnalare a presentazione da parte di Nuccio Morelli e l’intervento da parte di Egidio De Luca
Di spessore l’intervento di Francesco Grandinetti, già titolare per essere stato il proprietario della famosa TV regionale Cinque stelle, consigliere comunale di Lamezia terme, noto per i suoi manifesti “Non Votarmi”, ma soprattutto per la sua feroce contesta zie del compagni di avventura Politica, quella Unione di centro che in Calabria ha sposato il potere e che si ammanta di teoria umana nel mentre diventa sempre più responsabile del fallimento della intera classe politica regionale.
Il messaggio politico di Grandinetti è di una semplicità ed insieme efficacia disarmante: Lui dice :
“se ritieni che i soliti rappresentanti calabresi in parlamento, in tutti questi anni, abbiano fatto bene il proprio dovere , dimentica questo mio messaggio e continua pure a votare i SOLITI.”
E da oggi parte la seconda campagna comunicativa “ SENNO’
Ed è su questo “sennò” che nascono necessarie riflessioni
Pubblicato in
Politica
Dopo la “cacciata” di Angela Napoli che ad Amantea è stata sempre presente e sempre attiva protagonista della vita politica cittadina, il Circolo del FLI sceglie i propri candidati per le prossime elezioni politiche.
E lo fa con la seguente dichiarazione affidata alla presente nota stampa
“Il circolo Fli di Amantea a nome del presidente Nuccio Morelli e dei componenti del direttivo comunicano che nel rispetto delle linee programmatiche del partito darà il completo appoggio all'ingegnere Francesco Grandinetti candidato alla Camera dei Deputati nella lista futuro e libertà ed al prof. Francesco Menechini candidato al senato della repubblica nella lista Monti. Anche il circolo di Amantea vuole partecipare attivamente a sostenere Grandinetti e Menichini certi che con loro si potrà finalmente aiutare la Calabria ad uscire dalle innumerevoli problematiche che da sempre la affliggono".
Il comunicato, poi, recita che “Nei prossimi giorni è già attesa una visita di Grandinetti, da sempre vicino ad Amantea ed in particolar modo al nostro circolo, proprio allo scopo di organizzare la campagna politica ad Amantea e nel comprensorio.”
Nulla dice il comunicato della eventuale attesa di una visita da parte di Francesco Menichini.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Cosenza. Il nuovo terremoto che scuote dalle fondamenta Futuro e libertà questa volta ha come epicentro la provincia di Cosenza. E rischia di provocare seri danni a un partito che già nelle scorse settimane ha dovuto fare i conti con l'abbandono della parlamentare Angela Napoli. A lasciare il partito di Gianfranco Fini è il coordinatore provinciale cosentino Fabrizio Falvo. «I vertici romani – spiega l'avvocato da sempre schierato politicamente a destra – non rispettano il nostro territorio. Aveva ragione la Napoli. Mi dispiace per quanti, come me, avevano creduto in Fli sin dalla sua nascita, ma devo prendere atto di non potere restare in un partito che non ha regole e che non considera i dirigenti sul territorio calabrese». La scelta di Falvo è stata subito condivisa dai massimi rappresentanti del partito di Cosenza e Rende ma ad horas potrebbero arrivare altre defezioni dalla provincia. Sul piede di guerra ci sarebbero i circoli di San Giovanni in Fiore, Scigliano, Bisignano, Acri e Torano Castello. Se le indiscrezioni dovessero trovare conferma, per Fini, Bocchino e soci sarebbe davvero una brutta notizia, soprattutto perché arriva a pochi giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni. Che in Calabria dovrebbero vedere come capolista alla Camera l'attuale presidente dell'assemblea di Montecitorio. Alle sue spalle, al numero due della lista Fli, è pressoché certa la presenza del dirigente lametino Francesco Grandinetti. Poi, forse, a seguire gli altri coordinatori provinciali tra cui quello di Crotone Salvatore Cosimo. Sbaglia, comunque, chi pensa che l'addio di Falvo possa essere legato a una mancata candidatura: «Le mie aspirazioni non contano nulla in questa fase. Nell'ultima riunione con gli altri rappresentanti calabresi del partito ho solo provato a far valere le ragioni della mia provincia, che è la più grande della Calabria». Su una cosa, tuttavia, non ci sono dubbi per Falvo: «Fli è finito in questa regione nel momento in cui ha lasciato andare via Angela Napoli».
Nemmeno il tempo di metabolizzare la decisione, che scoppia la polemica. A innescarla è una dura nota firmata dai coordinatori di Fli delle province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Il gotha del partito finiano va giù duro: «La decisione presa dall’amico Fabrizio che va rispettata ci lascia attoniti e impietriti, infatti lo scorso 7 gennaio ha partecipato alla riunione per la definizione dei nominativi proposti al partito per la Camera e il Senato. Appare davvero strano il comportamento non politico ma umano frutto forse della paura di dover rendere conto con i fatti del radicamento del partito da lui gestito sul territorio cosentino. Da diverso tempo serpeggiava nella base del Fli di quella provincia un malcontento dovuto proprio all’inerzia e alla pigrizia politica dell’ex coordinatore». Secondo i quattro coordinatori «l’abbandono studiato ad orologeria era orientato a creare scompiglio nel partito e rientra nella logica che altri esponenti (il riferimento abbastanza chiaro è ad Angela Napoli ndr) che credevano di essere indispensabili hanno assunto qualche mese fa. L’ex coordinatore forse auspicava ricoprire qualche casella vuota». In ogni caso, «il partito su Cosenza sarà affidato a persone che hanno la passione politica adeguata per la sfida che ci attende, noi amiamo pensare in positivo e nulla accade per caso, pertanto crediamo che la fuga di chi doveva rappresentare Futuro e Libertà nella provincia bruzia possa solo rappresentare uno stimolo in più per tutte le persone che hanno veramente incarnato il messaggio politico di Gianfranco Fini che è quello di costruire una idea della politica come autentico servizio per la collettività attraverso un’azione politica seria, responsabile e lungimirante, lasciando ai soliti noti il populismo la clientela e l’arroganza politica».Il Corriere della Calabria
Pubblicato in
Cosenza