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Riceviamo e pubblichiamo:

Altri quattro operai della Marlane sono deceduti per malattie tumorali in questi ultimi mesi .Morti già dimenticate che non hanno nessun titolo nelle cronache quotidiane. Il peso di queste morti sta solo nelle loro famiglie e negli operai sopravvissuti che accorrono ai loro funerali. Tutto questo mentre il processo dorme e non ha la spinta che dovrebbe avere per giungere all’atto finale, mentre si punta alla prescrizione o all’elargizione di qualche elemosina per far chiudere il processo ed evitare così una sentenza che potrebbe essere di condanna per tutti gli imputati.

Come abbiamo sempre fatto richiamiamo l’attenzione dei media e di tutti coloro che sono sensibili alle tematiche del lavoro a presidiare il Tribunale

VENERDI’27 SETTEMBRE DALLE ORE 8,30 SIT- IN DAVANTI IL TRIBUNALE DI PAOLA

PER CHIEDERE:

-UN’ACCELLERAZIONE NELLE UDIENZE PROCESSUALI DANDO LA MASSIMA PRIORITA’ A QUESTO PROCESSO PER LA VALENZA SOCIALE CHE QUESTO CONTIENE

-UN’ACCELLERAZIONE NELLE BONIFICHE DEI SITI INQUINATI. RICORDIAMO CHE LA REGIONE CALABRIA HA FINALMENTE INSERITO, DOPO LE NOSTRE CONTINUE AZIONI, IL SITO DELLA MARLANE FRA I SITI PERICOLOSI DA BONIFICARE.

PER TUTTO QUESTO A GRAN VOCE URLIAMO: FATE PRESTO !!!!

SI.COBAS PROVINCIALE E NAZIONALE,

MOVIMENTO AMBIENTALISTA DEL TIRRENO,

COMITATO PER LE BONIFICHE DEI TERRENI,FIUMI E MARI DELLA CALABRIA ,

OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO

 

 

Pubblicato in Alto Tirreno

Sembra incredibile ma è vero. L’Inps non esercita alcun controllo sulle pensioni, nemmeno quelli possibili.

Deve andare sempre la Guardia di Finanza per scoprire che il pensionato è morto magari da un decennio e che qualcuno intasca illecitamente la sua pensione.

Non è certo una bella cosa distrarre la Guardia di Finanza da ben altre indagini che è usa fare ed in particolare quelle contro l’evasione fiscale, i capitali illeciti ed altro.

Ancora una donna che ha intascato per 8 anni la pensione delle madre morta appunto otto anni prima

È successo a Praia a Mare ma potrebbe succedere dappertutto in questa Italia.

E serve poco che la domma sia stata denunciata per truffa continuata.

Anzi PM e tribunale saranno occupati da un processo che non si sarebbe dovuto svolgere se solo gli impiegati dell’inps accedessero ai dati anagrafici.

Possibile viene da chiedersi che non si disponga in tal senso?

Possibile che lo facciano i finanzieri e non gli impiegati dell’ente pensionistico?

Ora sarà possibile recuperare i circa 45 mila euro sottratti allo Stato?

Pubblicato in Alto Tirreno

Pietro De Paola del gruppo di opposizione “Uniti rilanciamo Praia” vuole chiarezza sulla questione degli incendi di cumuli di immondizia.

Secondo De Paola “Il sindaco riconosce ufficialmente che l’igiene pubblica e lo “spettacolo” di rifiuti ammassati lungo le vie della città sono un problema di oggettiva evidenza; il sindaco dichiara che l’immondizia viene ammassata in alcuni punti strategici e poi bruciata su mandato di singole persone e di non meglio precisati “movimenti” il cui obiettivo sarebbe quello di ledere l’immagine dell’amministrazione, soprattutto perche’ gli amministratori hanno deciso di colpire gli evasori fiscali. Fra questi evasori ci sarebbero i mandanti dello scempio”

E sempre “Uniti rilanciamo Praia” scrive che “ Il rispetto che nutriamo per le istituzioni non ci permette di aggiungere una sola parola a quelle che il sindaco ha pronunciato in pubblico e che crediamo siano già all’attenzione delle forze dell’ordine e dei magistrati. Infatti le dichiarazioni del sindaco si configurano come una denuncia di reato, e di che reato. Il sindaco ha dichiarato che in un prossimo comizio farà i nomi e i cognomi dei responsabili del misfatto”

E poi il gruppo di opposizione continua” Non comprendiamo, il filo di questo ragionamento, soprattutto sotto l’aspetto della successione temporale degli atti. Se il sindaco conosce i nomi dei responsabili, avrebbe dovuto già indicarli alle forze dell’ordine e ai magistrati. Ma è probabile che l’abbia già fatto. Noi ci permettiamo soltanto di sottolineare la necessità che si faccia chiarezza al più presto. I praiesi hanno il diritto di sapere subito qual è la natura effettiva di questo “complotto” denunciato pubblicamente dal sindaco, chi sono i mandanti e gli esecutori di atti che, se risultassero veri, sarebbero un vero e proprio attentato, premeditato alla salute dei praiesi e degli ospiti, all’economia e all’immagine della città. Noi siamo convinti che la società praiese è un corpo sano e che ha la forza per condannare con sdegno tutti gli irresponsabili che, per i loro fini, tentano di creare tensione sociale. Ma anche nei corpi sani la tensione sociale può produrre guasti. Perciò chiediamo con forza che si faccia chiarezza con urgenza: una chiarezza concreta e documentata, una chiarezza di oggettive responsabilità individuali. All’immagine di Praia fanno male sia il fetore e i fumi della “ monnezza” ammassata e bruciata che i polveroni”.

Pubblicato in Alto Tirreno

Praia a mare. Vincenzo Pipolo fugge a bordo dello scooter ma è inseguito da una Fiat Panda che lo sperona e lo fa cadere a terra.

Poi un uomo ed una donna lo accoltellano, lo lasciano per terra e fuggono.

L'uomo è riverso a terra con il casco in mano

Intervengono immediatamente i carabinieri di Scalea

“ C'erano già vecchi rancori, secondo quanto sta emergendo dalle indagini, tra Vincenzo Pipolo, l'uomo di 62 anni morto per una coltellata a Praia a Mare, e le due persone, un uomo e una donna, che erano a bordo della Fiat Panda e che sono state rintracciate dai carabinieri fuori dai confini della Calabria. Secondo alcune testimonianze Pipolo e gli occupanti della Fiat Panda si conoscevano e già in passato c'erano stati dei litigi”.(Ansa)

Sembra che la vicenda possa essere nata da fatti legati ai Quartieri Spagnoli a Napoli.

Il fatto è successo stamattina

Quando il sessantaduenne “ ha incrociato la Fiat Panda con a bordo la coppia e tra i tre c'è stata l'ennesima discussione. Pipolo, vedendo che la situazione iniziata a degenerare, si è allontanato con lo scooter ma i due a bordo dell'automobile lo hanno inseguito e con il loro mezzo hanno speronato il ciclomotore. Il sessantaduenne è caduto a terra ed ha perso il casco ma subito dopo si è rialzato cercando nuovamente di fuggire. La donna gli ha lanciato contro il casco e Pipolo è caduto. A quel punto la vittima è stata colpita con una coltellata al torace ed è morto. I due occupanti della Fiat Panda sono successivamente fuggiti. Dall'esame del medico legale è emerso che c'è stato un riversamento di sangue interno tanto che sui vestiti non aveva nessuna macchia. I carabinieri della Compagnia di Scalea e del comando operativo provinciale di Cosenza sono intervenuti sul posto ed hanno raccolto le prime testimonianze. Successivamente hanno rintracciato i due ricercati che avevano già lasciato la Calabria. (Ansa)

Il cadavere del Pipolo è stato trasferito in un vicino obitorio per le indagini del caso

Pubblicato in Alto Tirreno

La Goletta a Verde di Legambiente ritorna in Calabria e fa tappa soltanto a Tropea ed a Praia a mare. Perché non si ferma anche ad Amantea per esporre ai sindaci del Basso e medio tirreno cosentino i dati del monitoraggio delle acque in Calabria?

“Da lunedì 22 e fino al 24 luglio, torna in Calabria la Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Per il ventottesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati, è tornata a navigare per schierarsi contro i “pirati del mare”. E dopo aver navigato nell’area jonica calabrese, ora la Goletta sarà sul Tirreno. Un viaggio si concluderà il 18 agosto in Toscana, dopo più di 30 tappe da nord a sud della Penisola per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell’ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, informando, coinvolgendo i cittadini con l’auspicio di promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilità ambientale.

La Goletta Verde porterà avanti la sua battaglia contro la mancata depurazione, l’abusivismo, la speculazione edilizia, la privatizzazione del demanio, l’illegalità e l’offesa delle trivellazioni petrolifere offshore. Ma premierà anche chi ha saputo invece tutelare il nostro patrimonio promuovendo un sano sviluppo sostenibile e rendendo il proprio territorio un esempio di eccellenza contro qualunque forma di sfruttamento.

Gli ultimi dati pubblicati sulle acque di balneazione in Italia e in Europa, che testimoniano la buona salute del mare italiano, non devono far abbassare la guardia sul rischio di inquinamento ancora presente, a partire dagli scarichi non depurati che continuano a confluire in mare. A tutt’oggi in Italia il 25% delle acque di fogna viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato e tante sono le situazioni critiche di depuratori malfunzionanti o scarichi abusivi. Per questo motivo con le Golette viaggia un team di biologi che conducono il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque.

Lunedì 22 la Goletta sarà a Tropea. Si parlerà di “bella Calabria” con la consegna del premio “CaraLabria Estate”, con il quale Legambiente segnalerà le diverse realtà positive, le energie nascoste e le buone pratiche che rappresentano al meglio l’anima della Calabria, terra di bellezze, intelligenza e passione.

Sempre a Tropea, martedì 23 luglio, saranno invece presentati i dati del monitoraggio scientifico dei biologi dell’imbarcazione ambientalista. Con Goletta Verde viaggia, infatti, un team di biologi che conduce il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque.

La Goletta salperà poi verso Praia a Mare, ultima tappa del tour calabrese dell’imbarcazione ambientalista e per l’occasione sarà chiesta “Verità e giustizia per i morti della Marlane”.

Il programma di Goletta Verde in Calabria

Lunedi 22 luglio - Tropea

Tropea – ore 19,00 Piazza Ercole. Incontro pubblico: "Mandiamo in onda la bella Calabria". Nel corso dell’iniziativa saranno premiate con il premio “CaraLabria Estate” le diverse realtà positive, le energie nascoste e le buone pratiche che rappresentano al meglio l’anima della Calabria, terra di bellezze, intelligenza e passione.

Saranno presenti: Giuseppe Toscano, direttore Legambiente Calabria, Sebastiano Venneri, responsabile mare Legambiente, Nuccio Barillà, segreteria nazionale Legambiente, Matteo Cosenza, direttore de Il Quotidiano della Calabria.

Martedì 23 luglio - Tropea

Tropea ore 11,00. A bordo di Goletta Verde, ormeggiata presso la Marina di Tropea: Conferenza stampa di presentazione dei dati del monitoraggio delle acque in Calabria.

Intervengono: Giorgio Zampetti, responsabile scientifico Legambiente; Maria Caterina Gattuso, segreteria Legambiente Calabria; Franco Saragò, segreteria Legambiente Calabria. Sono stati invitati Arpacal, Capitaneria di Porto, Regione Calabria e i comuni del comprensorio.

Mercoledì 24 luglio – Praia a Mare

Ore 9.30. Appuntamento presso il Lido Florida di Praia a Mare insieme a Goletta Verde: Verità e giustizia per i morti della Marlane

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.

“Si riunirà GIOVEDI' 24 gennaio 2013 alle ore 17 il Comitato per le bonifiche dei terreni,fiumi e mari della Calabria, nella sala parrocchiale in località Laccata di Praia a Mare.

L'assemblea aperta a tutti si riunisce per decidere nuove iniziative di lotta per IMPORRE le bonifiche che ancora oggi non sono all'ordine del giorno di alcuna agenda politica , in particolare quella dei terreni della Marlane ancora avvelenati dai rifiuti tossici della stessa Marlane .

Il Comitato si rammarica anche per non aver avuto alcuna risposta dal parte del sindaco di Praia, Antonio Praticò per un incontro richiesto subito dopo la manifestazione per le bonifiche svolta a Praia nel dicembre scorso.

Il Comitato valuterà iniziative che andranno in questa direzione, anche perché ha dimostrato di non aver alcuna chiusura verso nessuno e di non avere nessuna preclusione politica, che invece altri hanno avuto nei nostri confronti. I militanti del Comitato ricordano anche a tutti i cittadini praiesi e non di partecipare alle udienze del processo Marlane ancora in corso il venerdì e dove ancora oggi diverse testimonianze dimostrano come all'interno di quella fabbrica siano state usate sostanze nocive che hanno portato alla morte per tumore di centinaia di operai ed  operaie.

Venerdì 25 gennaio nel tribunale di Paola ci sarà una nuova udienza dopo i tentativi da parte degli avvocati della difesa dei padroni, l'avv.Ghedini in prima fila , di far rinviare il processo portando varie scusanti, umilianti per i morti e le loro famiglie. Il Comitato fa appello a tutti alla partecipazione attiva “. 

 

Pubblicato in Alto Tirreno
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