Ancora una volta la nostra cara e amata Cosenza e la Calabria sono finite nell’occhio del ciclone e le notizie, a carattere cubitali, sono finite in prima pagina sui giornali locali, nazionali ed anche esteri.
E già, perché le notizie di mafia, ‘ndrangheta e camorra fanno vendere i giornali e alzano lo share dei talk show e dei telegiornali. Gli appalti pubblici sono finiti nelle mani delle cosche mafiose, così ha detto il Procuratore Gratteri dopo l’operazione della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di 35 persone e al sequestro di 54 imprese in tutta Italia, tra cui l’impresa Barbieri di Cosenza.
E’ finito sotto sequestro il parcheggio sotterraneo di Piazza Bilotti, gli impianti di risalita di Lorica e il costruendo aeroporto di Scalea.
I provvedimenti di fermo e i sequestri sono stati emessi dalle direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria e di Catanzaro. Gli indagati coinvolti sono stati accusati a vario titolo dei reati: Associazione a delinquere di tipo mafioso, turbata libertà degli incontri, frode nella pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici.
Tutti i giornali hanno riferito che sono stati opposti i sigilli al parcheggio sotterraneo di Piazza Bilotti, della sciovia di Lorica e dell’aeroporto di Scalea, e che sono stati sequestrati documenti e faldoni riguardante i cantieri. Stamattina mi sono recato di buon’ora sul cantiere di Piazza Fera e ho trovato gli operai che lavoravano regolarmente perché dovranno ultimare i lavori per fine febbraio. Sono i lavoratori della Ditta Sigea e non quelli della Ditta Barbieri, perché il contratto con la Barbieri Group era stato già rescisso.
Piazza Bilotti era stata inaugurata in pompa magna durante le festività natalizie dal Sig. Sindaco Mario Occhiuto e dall’Arcivescovo di Cosenza Bisignano Mons. Francesco Antonio Nolè. Il parcheggio sotterraneo, invece, è ancora chiuso al pubblico. Secondo il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri le opere di Scalea, Lorica e Cosenza sono state costruite da una medesima impresa, quella Barbieri, e legata apertamente e protetta dal clan Muto di Cetraro. Le realizzazioni delle opere e l’esercizio per i successivi 25 anni della sciovia, del parcheggio sotterraneo e dell’aeroporto avrebbero fruttato alle cosche la bellezza di 80 milioni di euro di proventi.
Ma chi è questo Barbieri? Ecco cosa scrive Francesco Cirillo su ”Iacchité”:-… Barbieri ricevuto a Scalea con tutti gli onori e con Sindaci e politici della costa tirrenica a stringergli la mano. Ecco l’uomo che rilancerà lo sviluppo nel Tirreno cosentino, ecco l’uomo che porterà occupazione e lavoro a tutto il tirreno. Albergatori, ristoratori, proprietari di case villaggi, tutti in fila a stringergli la mano, e tutti pronti ad aiutarlo per ottenere finanziamenti pubblici e privati-.
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Il 28 maggio u.s. venne ucciso a Montreal, Canada, il boss della ‘ndrangheta Rocco Sollecito originario di Gruma Appula nelle Puglie. Ora, a distanza di alcuni mesi e in occasione della visita del figlio Franco nella cittadina pugliese, il Parroco della Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta don Michele delle Foglie con un pubblico avviso ha invitato la comunità dei fedeli a partecipare alla celebrazione di una Messa in memoria del defunto boss. Apriti cielo. Subito molti parrocchiani e le istituzioni si sono scagliati contro don Michele. Le sue dichiarazioni hanno alzato un vespaio di polemiche in questo paesino della provincia di Bari. Don Michele aveva promesso ai familiari del defunto boss che avrebbe celebrato una Santa Messa in suo suffragio se i suoi familiari fossero venuti in Puglia. E così, ora, approfittando della presenza del figlio Franco, il 27 dicembre alle ore 18,30 celebrerà una Santa Messa perché, secondo il sacerdote “la chiesa deve pregare per i suoi figli, anzi più peccatori sono e più si deve pregare. Dobbiamo ricordarlo come tutti, nessuno può dirmi per chi devo o non devo fare messa”. E’ intervenuto finanche il Vescovo della Diocesi che ha stigmatizzato l’operato del sacerdote.
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