
La vicenda prende inizio esattamente un anno fa quando la ragazzina racconta ai carabinieri di Treviso, affiancata dai genitori, dello scambio di immagini sessuali tra lei e l'allora fidanzatino su un social network.
Poi le immagini sono state piratate e diffuse.
Sono così scattate nei confronti della ragazzina una serie di richieste e ricatti che ha portato alla denuncia di otto persone.
Un 'furto' che ha portato gli otto indagati, via social network ed sms a ricattare la ragazzina chiedendo ulteriori immagini e video minacciando una diffusione ancora più ampia delle prime.
I carabinieri, dopo una lunga indagine tuttora in corso, sono risaliti agli otto, tutti maggiorenni tra impiegati e studenti, che vivono a Padova, Montebelluna (Treviso), Pomigliano d'Arco (Napoli), Correggio (Reggio Emilia), Firenze, Genova, Cosenza e Palermo.
Sono accusati a vario titolo di prostituzione e pornografia minorile, tentata estorsione e violenza privata
Nelle loro abitazioni - su disposizione del Tribunale dei Minori di Venezia - sono scattate una serie di perquisizioni che hanno portato all'acquisizione di Pc, tablet, iphone, cellulari e chiavette Usb ora al vaglio degli investigatori.
Riceviamo e pubblichiamo
“Premesso che avrei voluto ad ogni costo un governo senza il PdL. Non un governo massimalista ma un governo riformista, con la contraddizione che la maggioranza avremmo dovuto cercarla anche tra i massimalisti. Pur avvertendo questa contraddizione ho appoggiato incondizionatamente e con convinzione la linea di Bersani. Avrei voluto che Napolitano avesse consentito di verificare la maggioranza anche al Senato, anche per provare a rompere l’aggregazione massimalista. Avrei voluto con più chiarezza, quando è stato proposto Marini, discutere di una rosa di nomi e come e intorno a chi costruivamo una maggioranza nelle prime ma anche nella quarta votazione. E avrei voluto capire meglio perché abbiamo abbandonato Marini. Nel momento in cui si è scelto Prodi e si è di nuovo rovesciata una linea avrei voluto, aldilà delle ovazioni e delle alzate di mano, di nuovo discutere con quale maggioranza si andava ad eleggere Prodi, visto che non c’era nemmeno Scelta civica sulla proposta e il M5stelle non si sarebbe spostato dalla proposta Rodotà.
Avremmo potuto votare Rodotà ? Forse, ma nel frattempo la valanga era partita. E la cosa più grave che tutti noi siamo diventati traditori, con una vergognosa distinzione nelle votazioni tra Marini e Prodi.
Ci sono stati vari errori ma non ci sono traditori, è un concetto integralista che non condivido. Che ha anche alimentato qualunquisticamente una valanga che era già partita e ci ha travolti tutti. E non importa se qualcuno di noi ha fatto, nonostante le proprie convinzioni, il proprio dovere.
La valanga ci ha travolti e l’accettazione da parte di Napolitano ci ha solo fatto prendere respiro, ma siamo fuori appena con la testa.
Tutto ciò premesso: io ho detto nelle consultazioni che a questo punto avrei votato un governo con qualunque ministro del PdL. Non c’è contraddizione. Non si può andare al voto. Non perché abbiamo paura di perdere. Ma perché dobbiamo fare delle scelte immediate che risolvano alcune urgenze sociali ineludibili. Io voterò questo governo, ma non continuerò a farmi travolgere dalla valanga. Voterò la fiducia ma non voterò le fiducie. Non accetterò le giustificazioni del governo Monti. Non accetterò l’esclusione del Mezzogiorno non come questione locale, ma come area decisiva di esplosione delle contraddizioni della crisi. È un gesto disperato ma non casuale quello dell’attentato davanti a Palazzo Chigi. Votando la fiducia a questo governo ognuno di noi parlamentari ci metterà la faccia, per questo dobbiamo subito:
1. Negoziare con l’Europa il vincolo della politica dell’austerità
2. Attuare il decreto imprese
3. Recuperare 1,5 miliardi per esodati e cassaintegrati
4. Avviare un percorso per un nuovo welfare
5. Salario minimo ( per gli occupati) e reddito minimo per i disoccupati
6. Legge elettorale per ridurre i costi della politica e affermare con nettezza la democrazia dell’alternanza.
Tutto questo deve avvenire in tempi necessari ma rapidi per recuperare pienamente il ruolo di partito riformista alternativo e vincere perché abbiamo saputo governare.
Roma, li 29 aprile 2013 Enza Bruno Bossio
Aveva già pagato 2 volte versando agli estortori 3000 euro il commerciante castrovillarese
E ieri doveva dare ancora soldi, gli avevano sollecitato altri 5000 euro
Allora ha deciso di denunciarli ed i carabinieri hanno cominciato a seguirlo.
E così quando i due estortori cassanesi hanno fermato l’auto del commerciante di carburanti e lo hanno minacciato con la pistola i Carabinieri sono intervenuti e li hanno arrestato
Si tratta di Carmine La Banca, 48 anni, e Mario Vellutino, 35 anni, entrambi tradotti in carcere a Castrovillari, in attesa di richiesta di convalida da parte del Sostituto procuratore Santosuosso della locale Procura della Repubblica .
Successivamente si è risaliti a Lorenzo Francese, 60 anni, conoscente della vittima, di Cassano che aveva fatto da intermediario nell’attività estorsiva avvenuta nei mesi addietro e, nei suoi confronti, sussistendo il pericolo di fuga è stato effettuato il fermo di P.G.
I tre arrestati erano tutti già noti alle forze dell’ordine