Ancora un dramma legato alla grave situazione economica.
Ancora un anziano che tenta il suicidio.
Avviene in Calabria, in provincia di Cosenza, a Corigliano Calabro
Si chiama Giacomo Nicoletti , settantenne.
Stamattina si è dato fuoco in un parcheggio vicino ad un supermercato
Si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco
Lo hanno visto alcuni dipendenti del supermercato che si recavano al lavoro
L'uomo lotta tra la vita e la morte.
Ma chi è Giacomo Nicoletti ?
E' un ex barbiere, molto noto nella cittadina ionica e che pare soffra da tempo di problemi di salute e depressione.
Dalle prime notizie raccolte dai carabinieri pare che il gesto sia da attribuire alla disperazione per problemi economici.
Ma non si può escludere che sia anche un problema di solitudine.
Ecco i primi fatti ed i primi volti di una indagine condotta dal procuratore aggiunto di Cosenza, Domenico Airoma e dal pm Donatella Donato , coordinati dal procuratore capo Dario Granieri.
La Procura ha incriminato per falso e truffa :
Salvatore Calabrese, di Montalto Uffugo, capo nucleo del Centro Anas bruzio;
Marcello Bartella, di Rende, capo del Centro Anas cosentino;
Stefano Cinelli, di Rende,
Francesco Liguori, di Marano Marchesato, direttori operativi della medesima struttura;
Carlo Pullano, di Soverato, dirigente dell’Area tecnica del Compartimento Anas calabrese;
e gl’imprenditori Claudio e Gaetano Russo, di Catanzaro; Gianfranco Sammarco di Cirò;
XXXXX XXXXXX, di Catanzaro; Rocco Foti, di Cosoleto; Nicola Mastrocinque, di Foglianise.
A tutti viene contestato di aver contabilizzato, nelle loro rispettive funzioni, «l’effettuazione di lavori non eseguiti ovvero l’effettuazione di lavori in misura superiore rispetto a quanto in realtà eseguito».
A Bartella ed a Domenico Ferraro, di Santa Sofia d’Epiro, direttore operativo del Centro Anas di Cosenza, la Procura contesta anche di aver attestato falsamente l’effettuazione degli stessi lavori, vicino il sottopasso del campo sportivo “Lorenzon” di Rende a due ditte diverse.
A Calabrese e Bartella, in concorso con l’imprenditore Oscar Nervoso, di Cosenza, viene contestata la stessa ipotesi di reato in relazione ai lavori svolti vicino lo svincolo cassanese di Doria.
Infine, Bartella, Cinelli e l’imprenditore Saturnino Magurno di Belvedere Marittimo, sono stati incriminati per corruzione. I due funzionari dell’Anas secondo i PM avrebbero ricevuto da Magurno «denaro per vari importi e altre utilità» per far ottenere alla ditta dell’imprenditore l’affidamento diretto di lavori lungo la strada “.Tirrena Inferiore”.
A tutti quanti indicati è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini.
Ora tutti avranno la possibilità di chiedere di essere interrogati o di depositare memorie difensive.
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Il giovane ritorna a casa, ma dopo tre ore muore.
La moglie sporge denuncia alla procura di Cosenza la quale ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo
Nelle more dei risultati e per permetterne la difesa è stato inviato avviso di garanzia al medico che era di turno presso la Guardia medica di Camigliatello.