“Guarda, guarda!” mi dice un commerciante di Amantea. “Lo scorso anno ho pagato circa 260 euro e quest’anno me ne hanno chiesto oltre 400!!” .
Si vede che è fortemente arrabbiato. Il commercio va male ad Amantea, gli incassi si sono ridotti mentre le spese e le tasse sembra che aumentino in modo esponenziale .
E continua “Mi fanno pagare anche tabelle indicative contenenti il nome della ditta e la tipologia dell’esercizio da 30x30 cm”.
Poi continua dichiarando che “Mi è stato detto che sono esenti dal tributi solo le pubblicità inferiori a 300 cmq, cioè 30 cm per 10 cm. Eppure il regolamento approvato con delibera n 03 del 02.02.2004 stabilisce nel suo articolo 25 che “Sono esenti dall’imposta:
a) la pubblicità realizzata all’interno dei locali adibiti alla vendita di beni o alla prestazione di servizi quando si riferisca all’attività negli stessi esercitata, nonché i mezzi pubblicitari, ad eccezione delle insegne, esposti nelle vetrine e sulle porte di ingresso dei locali medesimi purchè siano attinenti all’attività in essi esercitata e non superino, nel loro insieme, la superficie complessiva di mezzo metro quadrato per ciascuna vetrina o ingresso;
b) gli avvisi al pubblico esposti nelle vetrine o sulle porte di ingresso dei locali o in mancanza nelle immediate adiacenze al punto di vendita, relativi all’attività svolta, nonché quelli riguardanti la localizzazione e l’utilizzazione dei servizi di pubblica utilità, che non superino la superficie di mezzo metro quadrato e quelli riguardanti la locazione o la compravendita degli immobili sui quali sono affissi, di superficie non superiore ad un quarto di metro quadrato;
Non solo ma il comune vuole pagato avanti la intera tassa cosa difficile a chiunque nelle attuali gravissime condizioni economiche finanziarie.”
Infine conclude” Invochiamo una amministrazione che abbia la consapevolezza che in queste condizioni il commercio ad Amantea, già moribondo, dovrà essere solo trasportato verso il suo destino finale che è la chiusura!”