Il boss delle slot machines arrestato ieri nel Ravennate salì agli onori delle cronache con un traffico di stupefacenti Puglia-Calabria. Un impero esteso nel Nord grazie anche all’amicizia e agli appoggi istituzionali dei Valle-Lampada.
“Rocco” oppure “u curtu”. Anche nel Ravennate, conservando così tutta la sua caratteristica calabresità, è noto con i nomignoli tra gli amici degli amici e i compari Nicola Femia, 51 anni, di Marina di Gioiosa, arrestato ieri dalla Guardia di Finanza del Gico di Bologna a seguito della maxi-operazione anticrimine coordinata dalla Dda emiliana. Lì la prima volta che il nome di Femia era saltato fuori con prepotenza era stato nel dicembre 2009, quando era stato arrestato nel Ravennate, a Sant’Agata sul Santerno, poiché accusato di associazione finalizzata al traffico di droga. Nella ricca Romagna, era titolare di una costellazione di società che noleggiano video slot. E proprio in questo settore, già dal 2003, ponevano l’attenzione gli investigatori della Dia. Sempre nei primi anni del 2000, Femia era stato inserito in un’importante indagine antidroga, che riguardava enormi quantitativi di stupefacente lungo l’asse calabro-pugliese. Per gli inquirenti esisteva un business gestito da narcos albanesi che avrebbero provveduto al costante rifornimento dei “compari” calabresi con cocaina, eroina e marijuana. Traffici che sarebbero stati preceduti da contrattazioni telefoniche “criptate”. Da un capo all’altro della cornetta i compari avrebbero trattato l’acquisto di “slot machines” e “pecore”. Macchinette ed ovini inesistenti, secondo l’accusa. L’espediente sarebbe servito a celare l’enorme smercio di stupefacenti. L’organizzazione di albanesi avrebbe avuto una guida unica e una gestione verticale per rifornire diversi mercati calabresi. Ogni area avrebbe avuto un referente che si sarebbe occupato di organizzare una rete locale di spaccio. In particolare nel Crotonese il riferimento sarebbe stato Francesco Mellino (poi condannato all’ergastolo per l’omicidio di Gabriele Guerra, avvenuto proprio in Emilia) con l’aiuto di altri personaggi noti alle forze dell’or – dine, mentre dell’approvvigiona – mento nell’area del Tirreno Cosentino si sarebbe occupato proprio Nicola Femia. Nonostante fosse un personaggio conosciuto agli inquirenti Femia è comunque riuscito a mettere in piedi un impero basato sul gioco d’azzardo, correndo sempre sul filo tra legalità e illegalità. Quando non intestate direttamente a lui, le società facevano capo ad alcuni suoi familiari. Tutte le sue attività sono venute allo scoperto nel novembre 2011 quando la Procura di Milano ha arrestato Giulio Lampada, secondo gli investigatori braccio imprenditoriale al Nord del clan calabrese dei Valle-Lampada. Anche lui calabrese, ma residente in Lombardia, Lampada aveva mantenuto contatti solidi nella sua terra d’origine anche con professionisti e uomini di Stato allo scopo di ottenere la concessione dei monopoli, così da poter investire in sale Bingo. In un’intercettazione uscita durante le indagini il sistema appare abbastanza chiaro: «Al 99 per cento va a conclusione perché c’è Franco (Morelli, il politico regionale calabrese) di mezzo…tutto il Nord Italia…nel pacchetto c’è Milano, Venezia, la Liguria e Bologna, fino a Bologna ci pigliamo appalti… fanno 50 richieste al mese… la sala giochi porta una media di soldi di 6-7 mila euro al mese. Stiamo parlando di slot». Ed è in questa fase dell’affare che Giulio Lampada chiede l’aiuto dell’amico imprenditore Femia, per l’installazione delle slot: «170 macchine complete sarebbe a dire 2500 euro più iva senza mettere i modelli, né niente…alla cortese attenzione di Milano Games (una delle società del Lampada)”. Femia effettuerà l’operazione saldando questo ordine con la ditta di Massa Lombarda “Las Vegas Games”, intestata alla figlia. (Soverato Uno Tv )
Gli indagati calabresi
AGOSTINO Francesco, 29 anni, Marina di Gioiosa
CAGLIUSO Domenico, 27, Marina di Gioiosa
CAMPAGNA Giannalberto, 30, Praia a Mare
CARROZZINO Ciriaco Luigi, 27, Belvedere Marittimo
CHIARADIA Daniele, 35 anni, Cosenza
CONDELLI Luigi, 38, Reggio Calabria
CRUSCO Filippo, 26 anni, Praia a Mare
FEMIA Guendalina (figlia di Nicola), 29 anni
FEMIA Nicola, 52 anni
FEMIA Rocco Maria Nicola (figlio di Nicola), 22 anni
PETROLO Virgilio, 27, Marina di Gioiosa
ROMEO Rosario, 58 anni, Reggio Calabria
TRIFILIO Valentino, 25, Praia a Mare
VIRZÌ Salvatore, 48 anni, Reggio Calabria
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