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L’Oliva è sicu ramente tra i fiumi più chiac chierati d’Italia.

Addirittura è sta to classificato in sieme con l’Anie ne, l’Aterno, il Lambro, il Sac co, il Saline ed il Sarno tra i sette fiumi Orribili d’Italia.

 

Cioè tra i 7 corsi d'acqua più maltrattati, sfruttati e inquinati del paese.

Su di lui se ne sono dette tante, di cotte e di crude.

Per qualcuno era un mostro, un terribile mostro.

Insieme a tante pseudo verità diffuse negli ultimi 25 anni su un fiume che silenzioso ha svolto la sua naturale funzione di raccogliere le acque e di portarle a mare, ecco alcune verità certificate che non sono state diffuse, partecipate, comprese, capite.

Verità che sono man mano emerse prepotenti anche nelle aule dei tribunali

Parliamo del Rapporto ISTISAN 16/9 contenente lo “Studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria: obiettivi, metodologia, fattibilità”, ma tra i quali non viene annoverato l’Oliva!

Parliamo della scoperta di una amplissima discarica di rifiuti urbani con tutto il loro carico di percolato inquinante e della quale nessuno sembra sia stato responsabile.

Ma ora è stata chiusa la fase dibattimentale del processo che vede imputati l'imprenditore di Amantea Cesare Coccimiglio e quattro proprietari dei terreni ( i sigg Vincenzo Launi, Giuseppina Marinaro, Antonio Sicoli e Arcangelo Guzzo) dove, secondo l'accusa, sarebbero stati interrati materiali altamente pericolosi.

Oggi il presidente della Corte, Giovanni Garofalo, ha sentito gli ultimi due testimoni della difesa.

Poi il pm della Procura di Paola Maria Camodeca (che rappresenta la pubblica accusa con la collega Sonia Nuzzo) ha chiesto di acquisire i verbali di alcune persone sentite in fase di indagini preliminari e di acquisire la documentazione medica di Giancarlo Fuoco.

L'avvocato Nicola Carratelli (difensore di Coccimiglio) ha chiesto di acquisire alcuni documenti, in particolare alcune sentenze di assoluzione per Coccimiglio emesse dal Tribunale di Paola.

Tra il 18 ed il 21 ottobre la sentenza e dunque una verità cercata da un quarto di secolo.

Pubblicato in Cronaca

La sentenza della causa al TAR di Catanzaro promossa dai vigilini contro il comune di Amantea la dice lunga sulla grave condizione nella quale versa il comune di Amantea

Ed in verità tranquillizza , anche, molti amministratori della vecchia giunta Tonnara.

In sostanza da una allenta lettura ci sembra che si sia molto lontani dalle prime affermazioni che parlavano di mera improcedibilità, come si è detto, e si sapeva, fino a ieri sera!

Altro che improcedibilità!

Il TAR, Salvatore Schillaci,presidente , Nicola Durante, estensore, e Giuseppina Alessandra Sidoti, referendaria, hanno deliberato ben altro!.

Ecco, in estrema sintesi, le conclusioni della seconda sezione del TAR di Catanzaro.

“Considerato che, successivamente alla predetta istanza, il comune ha superato la pregressa inerzia, procedendo ad emanare gli atti inerenti la nomina della commissione d’esame e dando così inizio alla successiva fase di celebrazione della selezione,e ritenuto, pertanto, che il ricorso in esame è divenuto improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, restando sempre salva la possibilità di essere riproposto, in caso di ulteriori inerzie procedimentali, e ritenuto di dover far gravare sul comune, rimasto virtualmente soccombente, le spese processuali liquidate come in dispositivo, definitivamente pronunciando sul ricorso, dichiara il ricorso improcedibile”

In sostanza il comune ha perso la causa ed è stato chiamato a pagare le spese del giudizio.

Ora il TAR ha passato al comune la palla ed il comune dovrà concludere il concorso bandito per la sanatoria della posizione dei vigili.

I vigili, quindi, hanno vinto la causa.

Ma non basta.

Non sappiamo infatti se il concorso bandito con delibera n 37 del 7.3.2014 sarà concluso.

Sullo stesso abbiamo accennato le nostre riserve ritenendo impossibile e fortemente anomalo che la commissione di concorso possa essere composta da persone appartenenti e designate da coloro che potrebbero essere chiamate a giudicare il loro stesso lavoro.

Riteniamo, a tal punto, e supponiamo ciò avvenga,che la commissione sarà costituota come le precedenti dalla segretaria generale , dal comandante della Polizia municipale e dal responsabile del settore personale dr Aloe anche nella qualità di segretario

E comunque restano le altre riserve sul “diritto”, oggi conclamato dalla sentenza del tribunale , alla assunzione previo concorso ed al pagamento delle mensilità decorrenti fino alla assunzione.

Pubblicato in Primo Piano
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