Due tedeschi entrambi sessantenni partiti da Marina di Camerota (Salerno) viaggiavano sul Tirreno diretti ad Atene
Per il forte maltempo l’imbarcazione si è trovata in difficoltà ed ha pensato di trovare rifugio nel porto di Cetraro.
Purtroppo non sono riusciti nell’intento e la loro barca è stata sbattuta contro gli scogli dai forti marosi che imperversavano sul Tirreno cosentino.
Sul posto sono intervenuti i militari della Guardia costiera e i carabinieri.
La barca si è anche rovesciata
Dopo lo schianto sugli scogli, uno dei diportisti, un sessantenne, è stato salvato e portato in ospedale.
La persona tratta in salvo è stata ricoverata all'ospedale di Cetraro e dimesso in mattinata.
Nessuna notizia, invece, dell'altro, le cui ricerche sono in corso e che al momento è considerato disperso.
Secondo quanto raccontato dall'amico, durante il naufragio l’altro navigante era già caduto in mare e senza il giubbotto di salvataggio.
Le motovedette della capitaneria e un elicottero della Guardia costiera stanno cercando il disperso.
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Alto Tirreno
Ad Amantea “affonda” la nave della stabilizzazione.
Sei concorrenti su sette scompaiono tra le onde.
E resta solo un naufrago che, come da avviso pubblicato stamattina , è stato identificato nella d.ssa Faceto Giuseppina che ha superato le prove scritte con il punteggio di 24/30.
Si tratta invero di un punteggio medio tra quello del primo e quello dl secondo compito. Della stessa, infatti, non sono stati pubblicati i punteggi relativi alle singole prove scritte.
Non sono stati pubblicati, nemmeno, i risultati avuti alle prove scritte da parte degli altri 6 concorrenti, ma sembra che siano molto scarsi.
Addirittura, di qualcuno di loro non sono stati esaminati i secondi compiti scritti per mancato superamento del punteggio minimo al primo compito.
Una debacle.
Una debacle che interessa anche persone laureate che avevano prestato continua attività lavorativa quasi decennale senza mai contestazioni da parte dei superiori o dell’amministrazione.
Inutilmente gli esclusi tentano di nascondere la loro delusione, la loro inquietudine se non rabbia.
Stando alle voci raccolte, sembra che alcuni dei vigili concorrenti abbiano ottenuto punteggi notevolmente inferiori a quelli avuti al concorso precedente, quello, cioè, che ha permesso la assunzione degli attuali operatori della Polizia Municipale, come se il mancato espletamento dl servizio abbia fatto perdere loro le conoscenze in materia.
La mancata pubblicazione dei punteggi ottenuti, comunque, impedisce ogni valutazione e confronto.
Ma i 6 esclusi non ci stanno e sicuramente faranno, probabilmente tutti, accesso agli atti perché qualcuno sembra abbia ottenuto punteggi valutazionali mortificanti , tanto più per un laureato e per compiti relativi a tematiche che di fatto rendevano difficile l’espletamento come il primo compito sull’art 177 del Cds.
Punteggi anche di circa 6 su 30!
E non si tratta soltanto della perdita della speranza di una sistemazione lavorativa, che ritengono di meritare dopo tanti anni precariato e dopo aver acquisito qualità esperenziali dal lavoro sul campo, ma anche di una mortificazione personale e di una disparità di trattamento .
Dovunque, anche in Calabria, i precari chiedono ed ottengono la stabilizzazione sulla base dell’assunto di non far perdere all’amministrazione la esperienza maturata.
Ed è per questo che qualcuno sussurra che si tratti degli unici stabilizzandi italiani non stabilizzati.
Ed in tanti si chiedono come sia stato possibile che queste persone abbiano svolto un lavoro impegnativo come quello di Vigile Urbano se ora, dopo aver superato le prove di qualificazione e dopo tanti anni di servizio senza contestazioni , non superano nemmeno le prove scritte del “loro” concorso!
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Politica
Quando si decide di andare per mare non si può sottovalutare il bollettino delle condizioni di mare ed atmosferiche.
Tanto più quando si ha una barchetta di 4,5 metri.
E così due giovani diportisti sono usciti dal porto di Amantea e si sono trovati in difficoltà
Erano a circa un miglio dalla costa del comune di Longobardi quando subivano un'improvvisa avaria al motore rimanendo alla deriva.
Il mare era mosso ed il vento teso, con improvvise raffiche, che li ha spinti inesorabilmente verso il largo.
Allora il 1530.
Un SOS raccolto dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia che a sua volta ha interessato l'Autorità Marittima competente su quel territorio, ossia l'Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro.
E’ subito partita la motovedetta CP851 che ha individuato i due giovani diportisti lontani dalpunto di richiesta di soccorso.
Impauriti, come ovvio, ma in buona salute.
Sono stati trasbordati sulla motovedetta CP851 e da questa condotti nel vicino approdo di San Lucido, dove sono giunti sani e salvi all’una e mezza circa di stamattina.
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Cronaca