Parte l’assemblea regionale del Pd a Lamezia.
Ed arriva il j’accuse di Carlo Guccione
«Oliverio si ricandida? Questa decisione ci allontana ulteriormente dalla società, rischiamo di arrivare al 10%».
Critiche anche a Magorno: «In questi anni non è stato il segretario: ha fatto il vigile urbano tra le varie correnti»
Guccione ha anche detto «Dobbiamo tornare a parlare con la società»
Poi ha aggiunto « Prima del congresso dobbiamo avviare una fase costituente, attraverso una conferenza programmatica e incontri nelle periferie della Calabria e laddove c’è disagio».
Viene da pensare che secondo Guccione PD sia l’acronimo di Partito del Disagio!
Poi la forte affermazione che il Pd «non ha un progetto, ed è per questo che abbiamo perso».
E sempre secondo Guccione il voto del 4 marzo «è un avviso di sfratto a Oliverio», che ha incassato anche una «sconfitta sonora sulla sanità».
«Se uno promette di incatenarsi e poi non lo fa – ha aggiunto -, la gente ci delegittima».
Infine il consigliere del Pd ha concluso «Avrei voluto che Magorno e gli altri segretari di federazione si fossero presentati a questa assemblea da dimissionari.
Magorno in questi anni non è stato il segretario: ha fatto il vigile urbano tra le varie correnti.
Ora il Pd deve verificare se può ancora assolvere la funzione per la quale è nato».
Da tutt’altra parte Nicola Adamo che ha rotto il silenzio nel corso dell’assemblea regionale del partito. Un ragionamento a tutto campo, il suo, durante il quale ha analizzato la situazione del Pd ma anche lo stato della Regione guidata da Oliverio.
Adamo ha difeso Oliverio e Renzi affermando : «Non l’ho mai amato, ma teniamoci caro questo 18% ottenuto alle elezioni e tentiamo di salvare l’unico leader che abbiamo».
H poi attaccato Carlo Guccione affermando che «Non c’è più la vecchia Regione del “one to one”, quella in cui ogni politico coltivava il suo orticello, Oliverio ha avviato un ciclo di cambiamento che non ha pari nella storia del regionalismo. L’alternativa a lui è Mario Occhiuto? Io credo che la partita sia tra noi e i 5 stelle»
Quanto alla giunta tecnica, a parere di Adamo la composizione rispetta i dettami della riforma approvata a inizio legislatura e che separa la parte politica dalle competenze dell’esecutivo.
«Il fatto che non si conoscano i nomi degli assessori non è un male, è un bene», ha sottolineato.
Adamo ha poi negato un suo ritorno in campo: «Non sono interessato a incarichi istituzionali o di partito. Mi sono dimesso dall’attività in prima persona, ma non mi dimetto dalla passione politica».
I fine la provocazione di creare una sorta di lista di proscrizione dei dirigenti dem: «Facciamo l’elenco di chi non ha votato per il Pd. È questo il vizio che il partito deve superare».
Ndr : Beh devono essere stati in parecchio visti i risultati ottenuti in Calabria dal PD! E ci saranno delle profonde ragioni! Ragioni che se non eliminate possono dare ragione a Guccione.