Ricordate Grimilde? O meglio la regina Grimilde?
È la perfida matrigna di Biancaneve, una strega esperta di magia nera.
Nella storia come nella fiaba a cui il film si ispira, è molto superba e vanitosa, ossessionata dalla propria bellezza(bravura) ed invidiosa della bellezza(bravura) della figliastra,
al punto da desiderarne la morte, pur di restare la donna più bella del regno.
Possiede uno specchio magico abitato da uno spirito onnisciente, al quale rivolge sempre l'ormai famosa frase: "Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella(brava) del reame?".
E lo specchio rispondeva immancabilmente ed instancabilmente “Sei tu, o mia Regina, la più bella (brava) del reame”.
Ora Grimilde ritorna di moda ed offre il suo nome ad una malattia chiamata appunto“Sindrome di Grimilde”.
Una strana patologia della psiche che colpisce soprattutto, ma non solo, le donne e che continuano a chiedere ai “nuovi” specchi chi sia il o la più bella o brava del reame.
E gli specchi ubbidiente rispondano sempre nello stesso modo” Sei tu, mio Re o mia Regina, il o la più bella (brava) del reame”.
E’ una sindrome che sembra aver trovato conferma anche nel comune di Amantea.
E non importa se nel comune non ci siano specchi ai quali poter fare la domanda.
Basta un telefonino con il quale fare un selfie e registrare la risposta
Il soggetto , Re o Regina che sia, darà sempre la stessa risposta registrata: “Sei tu mio Re o mia Regina il più bravo o la più brava”.
A questo punto probabilmente starete tutto a chiedervi se ci stiamo riferendo a qualcuno in particolare od a tutti.
A tutti ed a nessuno.
Occorre sempre considerare che si tratta di uno strumento di difesa politica che parte dal vecchio proverbio locale che dice “s’un ti vanti tu, china vù ca ti vante?”
Il problema infatti non è solo Grimilde, ma Biancaneve
Se non scende in campo Biancaneve, Grimilde sarà sempre la più bella!
E poi lo sappiamo la colpa è sempre degli altri.