La notizia è stata pubblicamente fornita al pubblico presente durante un recente convegno svoltosi ad Amantea.
Il problema è che nessuno in Calabria vuole la propria immondizia.
E forse una qualche ragione c’è!
In giro per la calabria ancora ci sono cassonetti
Pochi fanno una vera differenziata
I sindaci non fanno pagare i tributi.
Sempre loro( i sindaci) fanno esercitare rigidi controlli sull’abbandono dei rifiuti
Insomma siamo calabresi e lo dimostriamo.
Per esempio a Rovito, Celico e Spezzano della Sila la gente si lamenta della riapertura dell’impianto di Celico.
Non solo, ma ci si lamenta della puzza.
Quasi come se una discarica localizzata altrove non desse puzza
Non solo ma ci si lamenta del fatto che non viene fatto il piano di monitoraggio olfatto metrico.
Ed allora non resta che esportare i rifiuti.
Magari in Romania.
E magari con la sponda della mafia italiana.
La camorra porta di nascosto i rifiuti dalla Campania alla Romania.
Via nave: Napoli, Dardanelli, fino al porto di Costanza sul Mar Nero.
L’unico problema è che esportare i rifiuti in Romania costa un mare di soldi.
Soldi che dovranno pagare i calabresi.
Ed allora non resta che statuire che ogni comune deve avere un servizio di smaltimento autonomo, così che chi fa bene la differenziata pagherà meno, non avrà puzza ed avrà il proprio territorio pulito.