Massoneria 3.0 comunicare per informare, il titolo del convegno al Teatro Comunale.
Oltre la disinformazione, il pregiudizio ed i luoghi comuni.
Ci saranno il parlamentare Daniele Capezzone e il direttore di “Cronache delle Calabrie” Paolo Guzzanti.
Intervengono il sindaco Franco Iacucci, presidente della provincia di Cosenza, il Gran Maestro Stefano Bisi ed esponenti del mondo della cultura e della politica.
L’incontro si terrà al Teatro Comunale di Aiello Calabro con inizio alle ore 16.00
Una occasione inedita di conoscere meglio un fenomeno di grande attualità in queste settimane.
Si parlerà di Massoneria.
L’iniziativa è del Collegio Circoscrizionale del Grande Oriente d’Italia della Calabria.
Saranno affrontati i temi alla ribalta nelle cronache locali e nazionali – e che interessano vita e identità della Libera Muratoria in Italia – per fornire elementi di corretta informazione su una istituzione diffusa in tutto il mondo e che quest’anno celebra trecento anni di vita moderna.
Troppo spesso, infatti, l’argomento Massoneria viene trattato in modo errato, in un’accezione negativa che non ha corrispondenza nei numerosi studi scientifici portati avanti in ambito accademico.
Al convegno porteranno contributi il deputato Daniele Capezzone, il direttore del quotidiano “Cronache delle Calabrie Paolo Guzzanti,
già parlamentare in tre legislature, il professore Giancarlo Costabile, docente di storia dell’Educazione alla Democrazia presso l’Università della Calabria, il sindaco Franco Iacucci, presidente della provincia di Cosenza, il Gran Maestro Stefano Bisi, insieme ad altri esponenti della cultura e del mondo della politica locale e nazionale.
Modera gli interventi il giornalista di Radio Radicale Michele Lembo.
Introduce il presidente circoscrizionale della Calabria Giuseppe Messina.
L’incontro ad Aiello Calabro sarà una occasione importante per parlare apertamente e senza pregiudizi del ruolo della Libera Muratoria, non solo in Calabria, e di discutere correttamente di una istituzione, qual è quella massonica, che ha avuto e ha un ruolo importante, in Italia e nel mondo, per la difesa del libero pensiero e dei valori democratici
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Basso Tirreno
In Calabria c’è un massone ogni 293 abitanti.
Nessuno batte la Calabria nelle affiliazioni.
Il Gran maestro del Goi Stefano Bisi nell’ audizione del 18 gennaio scorso in Commissione antimafia con
forza e veemenza ha negato che la Calabria sia la regione con il maggior numero di affiliati e lo ha fatto anche di fronte al diverso e altrettanto veemente pensiero della presidentessa Rosy Bindi.
La Calabria – ha ricordato Bisi – è terra di antica tradizione massonica, i fratelli operano per il meglio e non è giusto criminalizzare alcuna regione.
Sacrosanto.
Ma la Bindi ha ricordato che l’interesse della Commissione è legato al fatto che si domanda come mai ci siano così tanti iscritti in una regione a così forte predominio mafioso e travolta da indagini su massoneria deviata e cosche.
Beh, ad onor del vero la Calabria è anche la regione dove Gerardo Mario Oliverio ha avuto un risultato rumeno, un plebiscito , con il 61,41 % , pari a 490.229 voti.
Né dimentichiamo che la Bindi è stata eletta proprio in Calabria!
Ma lasciamo la politica e parliamo di massoneria: cominciamo dai dati.
Questa è la classifica completa rielaborata prendendo come fonte i dati dei fratelli del Goi (Eurispes) e i residenti da 18 a 99 anni (Istat a fine 2015).
Toscana 3.075 fratelli, uno ogni 484.
Calabria 2.634 fratelli, uno ogni 293 residenti .
Sicilia 2.208 fratelli, uno ogni 938 residenti.
Piemonte e Valle d’Aosta 2011 fratelli, uno ogni 891
Lazio 1971 fratelli, uno ogni 1.159.
Lombardia 1.838 fratelli, uno ogni 2.134.
Sardegna 1307 fratelli, uno ogni 517.
Emilia Romagna 1.149 fratelli, uno ogni 1.522.
Campania 1.073 fratelli, uno ogni 2.063.
Puglia 989 fratelli, uno ogni 1.596.
Umbria 975 fratelli, uno ogni 362.
Marche 965 fratelli, uno ogni 760.
Liguria 964 fratelli, uno ogni 645.
Veneto 526 fratelli, uno ogni 3.714.
Abruzzo e Molise 363 fratelli, uno ogni 1.806 residenti.
Friuli Venezia Giulia 343 fratelli, uno ogni 1.418.
Trentino Alto Adige 136 fratelli, uno ogni 2.990.
Italia, 23.000 fratelli: uno ogni 1.030 residenti.
Stando a q2uesti dati ad Amantea dovrebbero esserci almeno 23 iscritti al GOI ( Grande Oriente d’Italia)
Se poi ci mettiamo anche quelli delle altre Obbedienze, chissà dove arriviamo.
Intanto lo Scico della Guardia di Finanza due giorni nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra mafie e massoneria, ha proceduto al sequestro degli elenchi degli iscritti, dal 1990 a oggi, alle logge di Calabria e Sicilia delle associazioni massoniche:
Grande Oriente d’Italia;
Gran Loggia Regolare d’Italia;
Serenissima Gran Loggia d’Italia;
Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori.
Appena pubblici ne riparleremo.
E chissà che si scopra qualcosa….
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