Ieri abbiamo scritto del Busento ( BIANCO) e del Catocastro (NERO)
Oggi scriviamo del fatto che i Carabinieri Forestale hanno immediatamente individuato i responsabili dell’inquinamento del Busento, mentre per il Catocastro siamo ancora in attesa di sapere e, poi, di capire
Sarà per un problema di colore?
O forse sarà per un problema di importanza del fiume interessato?
Di fatto sembra che una ditta di Carolei abbia sversato nel fiume circa 300 metri cubi di rifiuti di origine zootecnica.
In sostanza , i Carabinieri forestali del Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale e i militari delle stazioni Carabinieri forestale di Cosenza e Aprigliano, si sono portati immediatamente sul posto e hanno individuato in pochi minuti la fonte dell’inquinamento.
Si è pertanto risaliti a un’azienda zootecnica sita nel Comune di Carolei che, per cause ancora in corso di accertamento, aveva scaricato nel fiume circa 300 metri cubi di rifiuti industriali di origine zootecnica che hanno interessato fino alla città di Cosenza circa 9 chilometri di corso del fiume.
La Procura della Repubblica di Cosenza ha diretto sin dall’inizio le indagini che hanno portato all’immediato sequestro di parte dell’azienda zootecnica e di un ingente quantitativo di rifiuti.
Il titolare dell’azienda è stato deferito per i reati di inquinamento ambientale e di gestione illecita di rifiuti. Sono tutt’ora in corso accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti, la portata dell’inquinamento e la completa identificazione dei responsabili.
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Cosenza
Carissime cittadine e carissimi cittadini, stamani ci è stato segnalato – nei pressi della foce del fiume Catocastro – uno sversamento di sostanza di colore bruno scuro.
Ci siamo subito attivati per il tramite del Comando dei Vigili Urbani e, d’intesa con la Procura della Repubblica, abbiamo prelevato dei campioni del materiale sversato che lunedì sarà consegnato all’Arpacal, per le necessarie analisi.
Purtroppo, non è stato possibile rilevare il preciso punto di scarico.
E, seppur non potendo escludere – quanto sversato in mare non emanava cattivi odori – che si potesse trattare di dilavamento di zone bruciate, la situazione non solo è soggetta a monitoraggio, ed è auspicabile un approfondimento d’indagine da parte delle autorità competenti.
Ci teniamo a ringraziare, a tal riguardo, anche il Maresciallo Avolio che prontamente si è recato sul posto per un sopralluogo.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Con i più cari saluti
Il Sindaco Mario Pizzino
Il Portavoce dell’Amministrazione Enzo Giacco
NdR. La lettura della news letter ci ha strappato un sorriso, di cui siamo siamo felici, quando ci è stato detto che potrebbe trattarsi di acqua che s' è sporcata per aver corso sulle zone bruciate.
Scusate ma dov'è il filtro che ha trattenuto i resti fisici degli incendi? Parliamo di resti di foglie, di rami, di erba. Nelle foto, infatti, non si vedono solo bolle di schiuma e nient'altro.
E poi dovremmo anche ricordare che un fatto similare dovrebbe succedere in ogni fiume e poi anche a mare solo schiuma e nessun pezzo di rami , foglie ed erba bruciati........
Comunque ci fa piacere che l'amministrazione si sia mossa, che i Vigili urbani si siano mossi ed ancora più che la Forestale si sia mossa.
Bene ed a tutti il nostro grazie.
Ora aspettiamo il referto dell'Arpacal.
Foto Luca De Luca
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