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Domenica 17 aprile tutti i cittadini italiani maggiorenni sono chiamati al voto: non si tratta di un’ elezione, ma di un referendum.

 

Non dobbiamo elegge re qualcuno ma decidere qualcosa e dobbiamo farlo direttamente noi cittadini italiani.

Il quesito al quale siamo chiamati a dire SI o NO riguarda l’ambiente, il mare in particolare, e dunque direttamente la nostra vita e la tutela della nostra salute.

 

Il tema è l’estrazione di idrocarburi, petrolio e gas, nel mare e il Referendum ci consente di evitare che tali estrazioni continuino senza un termine fino ad esaurimento dei giacimenti, come stabilisce la norma che si vuole abrogare con il Referendum.

Se vogliamo che le estrazioni si fermino occorre votare SI e la nostra, quella del MoVimento 5 Stelle è un’adesione convinta alle ragioni del SI che cercheremo di raccontarvi domani sera alle ore 19: 30 in Piazza Commercio con Dalila Nesci, nostra portavoce alla Camera dei Deputati e Rosella Cerra del Coordinamento Nazionale No Triv.

 

Saremo in Piazza per la chiusura di rito della campagna referendaria: l’appuntamento consueto del venerdì prima del voto, appuntamento affollato nel caso delle campagne elettorali e quasi sempre deserto per i referendum.

Noi ci saremo e invitiamo tutti a partecipare per potere essere informati e per fare scelte consapevoli, per invitare ad andare a votare e votare si, e alimentare un dibattito aperto e pubblico.

 

E per potere esercitare il vostro diritto di voto, e di cittadinanza.

Questa volta non dobbiamo votare per nessuno, dobbiamo votare per noi stessi.

Ecco il comunicato stampa del Consigliere Comunale  Francesca Menichino del M5s Amantea

L'anno 2015 si è appena concluso.

 

Un anno difficile, nel mondo in Italia ed anche ad Amantea.

Da un punto di vista amministrativo qualcuno dice sia stato il peggiore della storia del governo cittadino.

Non sappiamo dire se sia così ed evitiamo pericolose classifiche in una storia amministrativa della città negativa per Amantea da diversi decenni.

In una continuità di incapacità, clientelismo e concezione privatistica della casa comunale, gestita nel tempo (e non solo ora) come se fosse proprietà privata.

Certo, adesso può apparire più evidente visto che a guardare l'organigramma dell'ente a volte si rischia di scambiarlo con un albero genealogico...

E visto che un ragioniere non si riesce a trovarlo neanche col lanternino.

E che al concorso espletato dopo un anno di lunga  ed inutile attesa nessuno dei partecipanti ha superato le prove scritte.

Abbiamo assistito noi come tutti i cittadini a scelte scellerate della politica.

Tante sono le cose successe, ne ricordiamo qui solo alcune.

Innanzitutto la situazione finanziaria dell'ente:

- ai 20 milioni di euro di debiti del 2014 se ne aggiungono altri 3 per nuove opere nel 2015 e altrettanti si programmano per il 2016;

- si fanno poi debiti trentennali per pagare altri debiti;

- si rinegoziano protraendoli fino al 2044 ben 136 mutui.

Poi la visione della città : la rinuncia alla ristrutturazione del lungomare, al quale si preferiscono ponti e passerelle che non possono rappresentare investimenti produttivi per la città. E tutto questo ignorando la città stessa che chiedeva, come forse non era mai accaduto prima, che si scegliesse il lungomare e con esso la programmazione di uno sviluppo turistico per il futuro della città. Che non è compatibile con il nuovo misero progetto di un semplice "restyling" previsto quasi come un contentino per cittadini che non portano più l'anello al naso.

 

E poi le falle della macchina amministrativa:

- il "travaglio" dell'Ufficio Tributi,

- l'odissea della Tari sospesa il 16 aprile e inviata nuovamente con "gli auguri di Natale" notevolmente "rettificata verso l'alto";

- le continue bollette pazze che risalgono addirittura al 2006.

E tutto questo a fronte di servizi carenti o inesistenti:

strade dissestate, servizi scolastici  inadeguati e che iniziano a novembre e dicembre, acqua carente in estate, rifiuti per strada, disservizi di ogni genere.

E poi lavoratori nei vari settori che devono pietire il pagamento degli stipendi sempre arretrati.

E poi le notevoli difficoltà abitative, che riguardano la dignità stessa della persona umana.

Ed infine lavoratori mandati a casa a conclusione dell' "epopea dei vigili precari" e della "querelle" degli ausiliari del traffico.

E' per raccontarvi questo anno e per cercare di programmare il prossimo che abbiamo pensato di incontrarci nella pubblica piazza.

Ne sentiamo la necessità ed anche il dovere, non solo per informarvi, ma anche per guardarci negli occhi e ascoltarci in un dialogo e in uno scambio di pareri, visioni e contributi, di cui voi cittadini possiate essere protagonisti.

Quando c'è un governo nella città o nella nazione che non curi gli interessi dei cittadini i cittadini sono chiamati a "resistere".

E se il 2015 non sia il peggiore anno amministrativo della città di Amantea ci auguriamo comunque che non ve ne siano di peggiori!

Ma occorre la partecipazione e la consapevolezza dei cittadini.

 

Vi aspettiamo domani in piazza Commercio alle ore 17.

Buon 2016 a tutti.                                         Movimento 5 Stelle Amantea

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