Cosenza. «Chiediamo al governo di avviare un'indagine ministeriale per far luce sul caso delle ingenti risorse finanziarie dell'Asp di Cosenza transitate in Svizzera. Si tratta di alcune transazioni compiute nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza nel 2010. Riguardano un vecchio debito milionario dell’Asp nei confronti di alcune cliniche del Tirreno cosentino. I tassi di interesse vennero fissati al 30% e oltre».
Il deputato del Pd, Franco Laratta, non demorde e vuole chiarezza. Dopo la Cgil interviene anche Laratta sulla transazione che ha svuotato i conti della sanità cosentina.
Secondo Laratta la verità deve venire a galla e questa vicenda « non può rimanere nell'oscurità più totale».
La storia è quella della Sifin una finanziaria che aveva rilevato le somme dalle cliniche private del Tirreno.
Ma poi ce n’è un’altra per fondi trasferiti in Svizzera, a Roveredo ed a favore di società anonima. Quest’ultima negoziazione risalirebbe al dicembre 2010 e sarebbe in sostanza una rinegoziazione del credito di Sifin, firmata dall'allora commissario straordinario dell'Asp, Franco Maria De Rose, che ha ridefinito la rateizzazione ma comportato un maggior esborso di tre milioni di euro per le casse pubbliche.
Ed è su questo aspetto che interviene Laratta.
Ma se suona a destra uno squillo di tromba a sinistra risponde uno squillo.
Ed il Pdl cosentino che, invita la magistratura a fare chiarezza «a tutti i livelli», “indirizza” l'eventuale inchiesta nell'ambito della passata gestione dell'Asp: «L’accordo, cioè la rateizzazione di un debito operata con la società lombarda, è stato fatto durante la gestione del dottor Franco Petramala», fanno sapere i berluscones bruzi.
Non sarebbe certamente un male sapere la verità ed i relativi responsabili.
Pubblicato in
Cosenza