Il comune di Lago, guidato dal sindaco Vittorio Cupelli, lavora alacremente al varo del Piano strutturale che sostituisce di fatto l’antico piano regolatore. Nello scorso mese di dicembre è stata approvata a Palazzo Campanella la legge 40/2015 che ha apportato alcune modifiche alla normativa urbanistica regionale numero 19/2002.
Adesso sussiste, per gli enti locali, l’obbligo di adottare il Piano strutturale comunale entro dodici mesi; in alcuni casi c’è anche la possibilità, per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, di dare seguito al solo regolamento operativo
Sulla base di queste importanti modifiche, presso la casa comunale di Lago, si è tenuto un importante riunione. Nello specifico, oltre al primo cittadino, vi hanno preso parte l’assessore all’urbanistica Angelo De Simone, i consiglieri comunali, il responsabile del procedimento Roberto Benedetto e tutti i tecnici incaricati alla redazione del piano. L’obiettivo è chiaro e diretto: giungere all’approvazione entro fine anno e discutere ed approfondire le modifiche apportate dalla Regione Calabria.
«Allo stato attuale – spiega l’assessore De Simone – l’ente ha già redatto il quadro conoscitivo ed il documento preliminare che, prima dell’approvazione da parte della giunta, saranno discussi insieme alla minoranza. Il nuovo Piano strutturale comunale delinea e coordina le scelte strategiche di assetto e sviluppo per il governo del territorio, in funzione della tutela, dell’identità fisica, ambientale, culturale e paesaggistica della comunità, in coerenza con la legge regionale 19/2002, modificata dalla legge numero 40 del 2015, in ossequio alle linee guida urbanistiche emanate dalla Regione Calabria e agli strumenti di pianificazione territoriali, nonché con l’indirizzo e le politiche espresse dalle comunità locali».
«Il nuovo Piano – spiega Cupelli – mira ad una approfondita conoscenza delle principali componenti strutturali del territorio attraverso l’elaborazione di un adeguato quadro conoscitivo, esso si rivolge in maniera prioritaria al contenimento dell’uso del suolo, al governo e alla tutela del comprensorio. Le finalità che si intendono perseguire sono le seguenti: indirizzare le scelte verso una trasformazione urbanistica funzionalmente equilibrata; salvaguardare le specificità ambientali e culturali; prevenire e ridurre i rischi connessi al dissesto idrogeologico; attuare uno studio approfondito nelle zone più a rischio, quella classificate come R3. Ci auguriamo che questo strumento, strategicamente prioritario per la città, sia equo e partecipato dalla società civile».
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Il Consiglio dei Ministri del 23 gennaio 2015 su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, ha approvato il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione IMU che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea.
Il testo prevede che a decorrere dall’anno in corso, 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) si applica:
- ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat;
- ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat.
Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014.
Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati. I contribuenti, che non rientrano nei parametri per l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015.
Oggi 4 febbraio 2015,il comune se ne è accorto ed ha emesso il seguente AVVISO IMPORTANTE
“Il Consiglio dei ministri in data 23 gennaio 2015 ha approvato il decreto legge contenete misure urgenti in materia di esenzione IMU che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati con il decreto ministeriale del 28.11.2014”
Poi l’avviso aggiunge:
“ Il comune di Amantea è classificato comune non montano.
La scadenza del pagamento è stata fissata al 10.02.2015
Infine viene evidenziato che “
Il calcolo va eseguito con a seguente formula: Il reddito dominicale( risultante dalle visure catastali) rivalutato del 25% e moltiplicato per 135 applicando l’aliquota ordinaria del 7.60 per mille”
Ricordiamo che Amantea pur essendo Zona Agricola Svantaggiata non ha l’ esenzione dall’IMU perché le ZAS sono rimaste escluse ai benefici.
Mano alla tasca, allora!
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