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Si tratta di Francesco e Giuseppe Arlia Ciommo e sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravati dalla discriminazione razziale.

I due fratelli arrestati, sono uno il titolare dell’azienda agricola che ha sede in località Chiaie di Amantea, e l’altro dipendente che andavano a prendere la manodopera, costituita da africani ma anche da cittadini indiani e romeni, nei pressi del centro d’accoglienza Ninfa Marina, proprio per evitare sospetti.

Il provvedimento prevede anche il sequestro preventivo dell’azienda e di altri beni mobili registrati di proprietà degli arrestati.

Nell’incontro con i giornalisti il comandante dei carabinieri della compagnia di Paola, capitano Giordano Tognoni, ha parlato di “problematica molto diffusa in Calabria ma anche Campania, Sicilia e Puglia e di estremo interesse per gli investigatori”.

“L’attività investigativa ha escluso un coinvolgimento del centro d’accoglienza – ha specificato il capitano –

Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Amantea guidati dal maresciallo Tommaso Cerza

I Carabinieri di Amantea hanno monitorato alcuni flussi di richiedenti asilo che si spostavano verso le aree rurali del territorio di Amantea.

Le indagini sono iniziate nel giugno scorso sotto la direzione del Sostituto Procuratore titolare del fascicolo, Dott.sa Anna Chiara Fasano e il coordinamento del Procuratore Capo della Repubblica di Paola, Dott. Pierpaolo Bruni.

Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno permesso di accertare che i rifugiati, principalmente provenienti dal Nigeria Gambia, Senegal e Guinea Bissau, venivano solitamente prelevati in una strada parallela del Centro di Accoglienza “Ninfa Marina” e portati a lavorare presso l’azienda agricola dei due fratelli arrestati.

Indagine che ha permesso di riscontrare un fenomeno nuovo per la fascia tirrenica”.

Il ministro Martina: “Quanto scoperto in Calabria lascia sgomenti”

“Lo sfruttamento del lavoro con l’aggravante della discriminazione razziale e’ intollerabile sotto ogni punto di vista”.

Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, ha commentato così gli arresti di questa mattina a Paola.

“Ringrazio le forze dell’ordine – aggiunge il ministro – per il forte lavoro di contrasto all’inaccettabile piaga del caporalato in agricoltura.

Casi come questo dimostrano ancora una volta quanto fosse necessaria la nostra legge per tutelare ovunque e prima di tutto la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli”.

Ora tanti aspettano che anche gli altri sfruttatori di migranti abbiano la stessa sorte dei due fratelli.

Se davvero si avesse possibilità di indagare si scoprirebbe, ad Amantea, in Calabria ed altrove una incredibile condizione di sfruttamento che sembra essere alla base del traffico di migranti da ogni dove e che rende non concorrenziale il lavoro degli italiani.

Pubblicato in Cronaca

Caro Sindaco, mi è pervenuta la richiesta di pagamento della tassa rifiuti per l'anno 2017.

Non avrei nessun problema a pagare al Comune quanto dovuto, per come ho sempre fatto, ma da qualche mese ho cambiato domicilio ed ora abito in c/da Chiaie ovvero "l'isola che non c'è", si , non c'è per i servizi del Comune di Amantea, praticamente non esiste.

Non c'è illuminazione, la strada è senza manutenzione e principalmente senza un servizio di raccolta della spazzatura giornaliero, come nelle altre vie di Amantea.

Ogni sabato (quasi ogni sabato sigh.) vengono raccolti i rifiuti e peraltro in modo indifferenziato.

E allora mi chiedo, perche pagare per un servizio che non c'è?

Visto che sono costretto, quasi giornalmente , a recarmi a mie spese, presso l'isola ecologica per conferire i rifiuti in modo DIFFERENZIATO?

E non mi convince la risposta che avrebbe dato un funzionario ad un altro cittadino " dell'isola che non c'è " ovvero che si "paga per lo smaltimento", perche se fosse così per tutti, non ci sarebbe problema, ma in questo caso mi sembra di essere un cittadino diverso, infatti nelle altre zone i rifiuti vengono raccolti quotidianamente e " porta a porta ".

Le norme comunali, le leggi vigenti, non prevedono (ancora) cittadini di serie A e B.

Allora cortesemente ti chiedo, provvedi , tramite gli uffici da te diretti , ad organizzare un servizio di raccolta DIFFERENZIATA dei rifiuti per Via Chiaie, ed io onorerò il mio dovere civico pagando l'importo richiesto, altrimenti puoi già da ora passare la pratica all'ufficio contenzioso.

Non pagherò per un servizio che non c'è.

Se poi hai la possibilità, viste la mia vista debole, qualche lampione , anche di seconda mano, sarebbe gradito.

Durante la campagna elettorale molti dei candidati della tua lista sono girati per questa contrada, prova a chiedere Loro di impegnarsi a mantenere gli impegni presi.

Fiducioso in un tuo pronto intervento pressi gli uffici preposti, ti invio cordiali saluti " dall'isola che da anni non c'è " e che spero , grazie al tuo intervento , possa diventare, finalmente, una via che esiste per il Comune di Amantea.

Rosario Cupelli

P.S. Scrivo in sostituzione di altri, infatti una volta c'era un movimento stellare che era nato proprio per aiutare i cittadini, purtroppo è diventato un partito , ed ora ha dimenticato il " Tour dei quartieri" , iniziativa nata proprio per cercare di risolvere i problemi dei residenti, e si limita a manifestazioni di facciata, politiche gridate e a tour elettorali , alla ricerca di facili consensi, come gli altri partiti, uguale, uguale.

Ai più creduloni è facile credere che da una cicca di sigarette può svilupparsi un incendio lungo i bordi di una strada.

 

Ma non è possibile certamente credere che una zona scarsamente abitata come quella di Chiaie sud-est sia diventata un luogo di passeggio per fumatori.

A meno che non si tratti di fumatori come quelli che talvolta vanno nella villa comunale per farsi, non visti, gli spinelli.

E, comunque, resta sempre difficile credere che con quello che costa “il fumo”si butti via la cicca non tirata fino all’ultimo!

Per questo non resta che sospettare che il grossissimo incendio scoppiato nel fiume di Catocastro sia stato attinto da piromani o da imbecilli che per bruciare l’erba che infesta le colline amanteane le hanno gravemente incendiato.

 

E così stamattina 25 giugno due grossi canadair dei vigili del Fuoco hanno lavorato per mezza mattinata per avere ragione di un incendio che poteva attingere alle case della vicina e popolosa frazione di Chaie.

I due aerei antincendio hanno sorvolato a bassissima quota la città di Amantea portando l’acqua del mare sulla collina di Chiaie, guidati da un vigile del fuoco appostato su un cocuzzolo della strada provinciale per Lago.

 

Da terra proprio sulla collina anche uomini a terra per concorrere allo spegnimento.

Poi finalmente verso le 13.00 gli uomini del soccorso antincendio hanno avuto ragione di questo brutto incendio.

Non dispiacerebbe che venisse svolta una accurata indagine su punto di innesco dell’incendio.

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