La Calabria è stretta nella morsa del gelo con la colonnina che è scesa vertiginosamente negli ultimi giorni.
Il picco del freddo si è raggiunto nella notte sulle vette della Sila con -18 gradi, ma anche nelle principali località della zona si è andati abbondantemente sotto lo zero con i -13 di Camigliatello "saliti? sino a -10 alle 11 di ieri 818 gennaio.
Il freddo intenso ha interessato anche i capoluoghi di Provincia, con la temperatura più bassa,
-4, registrata nella notte a Cosenza, ma anche nelle altre città il freddo si fa sentire con
+1 grado, di notte, a Catanzaro,
+2 a Vibo Valentia e
+4 a Reggio.
Nel di ieri mattina si sono toccate temperature tra i 5 e gli 8 gradi.
Stabile, invece, Crotone, che ha fatto registrare un + 7 anche ieri-
Per oggi è prevista pioggia a Crotone e Reggio Calabria e pioggia mista a neve a Cosenza, Catanzaro e Vibo.
Ad Amantea è prevista pioggia e temperature tra + 2 e +6
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Economia - Ambiente - Eventi
Pioggia si, ma per fortuna continua ma molto lenta, mareggiata si, ma abbastanza contenuta.
Questi sono i due dati di quella che è apparsa come la prima vera giornata invernale del 2014/2015.
Eppure il rischio di isolamento del Tirreno cosentino resta sempre molto alto.
Parliamo del ponte sul Savuto che , chiuso nel 2006 e definitivamente crollato nel 2008, resta una delle opere più attese e più invocate.
Eppure per chi fosse passato sulla SS18 sarebbe stato facile cogliere il rischio per la stessa di resistere ai marosi.
Lì si può notare come si stia allungando il tratto a rischia e quanti massi siano buttati direttamente nell’acqua per evitare ai marosi interrompa la fruibilità della statale.
Il mare infatti continua ad asportare sabbia e ad avvicinarsi al rilevato stradale
Non solo ma la foto inviataci dal sig Ruperto Giuseppe del Comitato per la Ricostruzione del Ponte sul Savuto mostra perfino le pile del Ponte sul Torbido, il torrente poto immediatamente a sud della zona a rischio che appaiono scalzate.
Un altro rischio, quindi?
Ecco comunque il testo inviatoci:
“Le mareggiate degli ultimi giorni giorni minacciano ancora la statale 18, ma come se non bastasse , le piogge intense hanno provocato uno scalzamento, alla pile del ponte che attraversa il torrente Torbido. Abbiamo già segnalato la questione al sindaco di Nocera Gaspare Rocca, all' Anas, al corpo forestale , ai vigili urbani e ai vigili del fuoco. La problematica ci sembra assolutamente da non sottovalutare. Mettiamo per ipotesi che si verifichi una nevicata sul' A3 , sul tratto di Lagonegro e il mare si tiri via la SS18 visto che è da tempo a rischio mareggiate o che diventi inagibile o che crolli il ponte sul torrente Torbido come si potrebbe fare .
Non è possibile dimenticare, l' importanza del ponte sul Savuto , chiuso al transito , nel lontano 2006 e crollato definitivamente nel 2008 e mai ricostruito.
Dopo raccolte firme, incontri e manifestazioni solo promesse elettorale e continua assicurazioni , ma di concreto non si è visto niente. La nostra battaglia finirà, quando vedremo passare la prima macchina sul ponte.
Speriamo in questo nuovo anno negli interventi fattivi del nuovo presidente della provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e del nuovo presidente della giunta regionale Mario Oliverio a cui porgiamo i nostri migliori auguri.
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Un tempo folle questo di giugno.
Nei giorni scorsi forti piogge, grandine e forti venti
I danni sono stati notevoli
Il vento ha spezzato grossi rami degli alberi di ulivo ( vedi foto)
Ma ancora più grave è la perdita del prodotto per le forti cosse del vento
Gli agricoltori temono una forte contrazione della produzione 2014/2015
Gravi danni agli uliveti in particolare nella zona denominata Marina di Quintieri.
Gravi danni anche sulla cipolla rossa dolce IPG detta di Tropea in particolare su quella già raccolta e lasciata sul campo o posta nelle cassette di legno
Disagi anche ai produttori di foraggio che era stato lasciato sui campi a seccarsi e che è stato fortemente bagnato dalle piogge
Già nei mesi precedenti le condizioni meteo climatiche avevano provocato danni alle ciliegie la cui produzione si era fortemente contratta.
Così alle concorrenza sleale dei paesi del mediterraneo quest’anno si aggiunge anche la contrazione delle quantità prodotte
Dal Ns corrispondente
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Lamezia Terme
C’era un tempo in cui i primissimi giorni di settembre gli operai comunali cominciavano a pulire tutte le griglie ed addirittura si infilavano nei pozzetti e nei grossi canaloni dell’acqua potabile. Era un tempo in cui si aveva forte , anzi massima, attenzione ai possibili allagamenti di case e negozi. Un intervento che permetteva un ottimale e celere deflusso delle acque piovane.
Oggi il territorio è ancora più inciso dalle costruzioni e dalle strade e si sono ridotti i terreni capaci di assorbire l’acqua piovana. E sarà sempre peggio, se è vero che anche il PSC in via di approvazione continuerà a permettere ancora violenza delle poche aree ancora in edificate ed a verde.
E forse, visto quello che succede, pulire griglie e pozzetti non basta
Il 12 settembre scorso non solo si è allagata( come al solito) l’area di via Dogana e Via Garibaldi ma si è formato un vero e proprio fiume come quello che si vede nelle due foto e che chiunq ue potrà vedere alla fine del Lungomare( villa De Santo) alle prossime piogge in arrivo.
Un fiume di acqua piovana che viene da via Torino e che percorrendo il canalone di via Dogana arriva fino a Via Baldacchini e da qui fino al lungomare tornando poi indietro verso il Santa Maria, in un gioco moderno ma osceno e che costa energia e soldi agli amanteani.
Un gioco che diventerà sempre più pericoloso man mano che si continuerà a costruire senza capire che il rischio degli allagamenti diventerà in questo modo massimo ed inarrestabile.
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Politica
Credere o non credere ai proverbi? Qualcuno non ci crede evidenziando che i proverbi sono così “flessibili” che ne trovi sempre uno adatto. Altri, al contrario, sono fortemente convinti che la esperienza degli uomini, quando non c’era la TV ad anticipare (spesso sbagliando) le previsioni del tempo , diventava saggezza e si trasferiva nei proverbi.
D’altro canto abbiamo ricordato il vecchio adagio amanteano “ tantu sulu alla cannilora, tantu friddu e niva ancora” a smentire l’altro “Alla Cannilora,stata d’intra e viernu fora”.
Ed infatti nemmeno se n’è andata la Candelora che è arrivato di tutto e tutto insieme
Sono arrivati i fulmini luminosissimi ed i tuoni fortissimi.
E’ arrivata la pioggia continua e battente.
Stamattina è arrivata la prima neve sulle colline( Potame è tutta bianca)
E ieri una forte grandinata( nella foto)
Non manca niente. E forse non finisce qua !
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