La condanna dei due genitori residenti ad Amantea, viene in seguito a due episodi raccontati dalla figlia minorenne.
La violenza in genere è sempre da condannare e da respingere sotto ogni forma e costrutto sia esso verbale o fisico, ma quando essa viene perpetrata ai danni di un minore ne assume una forma ed una immagine inammissibile e orripilante.
Quando questo accade nella città in cui si vive, tutto sembra così lontano, così impensabile tanto da farci rimanere sbigottiti ed increduli.
La vicenda risale ad alcuni anni fa e si conclude con una condanna, per entrambi i genitori adottivi, presso il Tribunale di Paola.
La condanna è di 2 anni e mezzo per ciascuno dei genitori, per lesioni e maltrattamenti ai danni della figlia adottiva, dodicenne (all’epoca dei fatti), dopo almeno due episodi, questa la ricostruzione dell’indagine e del tribunale, di violenza e di vessazioni.
Numerosi gli incontri presso il Tribunale del foro di Paola, ricche di ricostruzioni dolorose e decisamente incomprensibili, raccontate dalla minore che si sono conclusi con la condanna per i genitori adottivi e con il riconoscimento alla vittima per danni morali.
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Cronaca
Stamattina 1 agosto è pervenuta al comune ed è stata protocollata la raccomandata inviata da Marcello Socievole alle più alte cariche amministrative e politiche cittadine, contenente le sue dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere comunale.
Come previsto dal comma 8 dell’Art 38 del dlgs 267/2000 le dimissioni dalla carica di consigliere vanno indirizzate al rispettivo consiglio e devono essere assunte immediatamente al protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione.
Le dimissioni come previsto sempre dal comma 8 dell’art 38 del Tu sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci.
Da stamattina, quindi, Marcello Socievole non è più consigliere del comune di Amantea.
Gli subentrerà al primo consiglio comunale Giuseppe Maria Vairo.
Nessun comunicato è stato emanato dall’amministrazione comunale.
Silenzio assoluto, quasi tombale.
Certamente le dimissioni del consigliere Socievole sembrano connesse alla vicenda che lo ha visto coinvolto nell’arresto insieme all’ex sindaco Franco La Rupa.
Socievole ha voluto probabilmente dimostrare di non essere mai stato interessato alla carica di consigliere comunale.
E la sua candidatura obbediva esclusivamente al desiderio di fare qualcosa per amore del suo paese.
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Primo Piano
Gli avvocati hanno chiesto la loro scarcerazione.
Nessuna esagerazione se sosteniamo che tutta Amantea( e non solo) aspetta con ansia la pronuncia del Tribunale del Riesame di Catanzaro sulla vicenda della inchiesta della Procura di Paola sull'ultima campagna elettorale che ha portato al recente arresto dell’ex sindaco di Amantea Franco La Rupa e del neo consigliere comunale Marcello Socievole.
Ovviamente i cittadini sono divisi tra innocentisti e colpevolisti, tra i compassionevoli ed i preoccupati dello stato di salute del povero Socievole, in particolare, del quale giungono voci di una fortissima insofferenza verso il regime carcerario, e che invitiamo a pregare per resistere a questa terribile prova umana, e coloro che vorrebbero, per ragioni politiche e non, lasciarli marcire nelle patrie galere fino al giudizio e, se possibile, oltre.
Quand’anche positivo per loro.
Si sa che l’odio è molto più potente dell’amore.
E pochi ricordano che come diceva Victor Hugo “Quanto più piccolo è il cuore, tanto più odio vi risiede”
Ricordiamo che il gip di Paola ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Nicola Carratelli e Ivonne Posteraro (difensori di Socievole) e dal collega Francesco Gambardella (difensore di La Rupa).
Ma i legali ora si sono rivolti al Riesame per chiedere la scarcerazione o, in subordine, una misura restrittiva meno afflittiva.
Ora si attende l'esito del Tdl.
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Primo Piano
Ad Amantea l’amministrazione Pizzino sta dalla parte della legalità e dell’antimafia
“L’inchiesta sull’ipotesi del reato di voto di scambio vada avanti fino in fondo.
Va fatta assoluta chiarezza. La Segreteria provinciale PD Cosenza esprime fiducia nella magistratura ed al tempo stesso auspica che gli indagati possano dimostrare la loro innocenza.
Strumentalizzazioni e generalizzazioni, soprattutto quando provengono da alcuni settori poco credibili, non possono mettere in discussione l’impegno del PD volto a sostenere un’amministrazione che ha scelto con responsabilità e consapevolezza la via maestra della legalità.
Lo dimostra il fatto che tutti gli atti che l’esecutivo ha approvato sinora vanno nel segno del rispetto minuzioso delle regole e della trasparenza.
Lo dimostra l’autorevole guida di un Sindaco che è uomo dello Stato e che del rispetto della Costituzione ha fatto motivo di esistenza.
Lo dimostra il contatto costante con i cittadini coinvolti e informati su tutto quanto avviene nella casa di tutti gli amanteani.
Lo dimostra la presenza del PD che sul tema della lotta alla criminalità ed al malaffare non può accettare lezioni da nessuno e da sempre ha deciso senza esitazione da che parte stare.
Sono altri a doversi farsi un esame di coscienza.
È bene sottolineare, infatti, che la lista di Pizzino nasce su una discriminante: legalità e antimafia. Una discriminante che ha invocato con forza la maggioranza dei cittadini di Amantea sui quali ancora oggi pesa il sia il trauma della complessa vicenda dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale per infiltrazione mafiosa che quello di una presenza pervasiva della criminalità organizzata nei confronti della quale lo Stato e la Magistratura da tempo sono impegnati fortemente in un’azione di contrasto.
Anche per queste ragioni si esprime piena fiducia nell’operato del Sindaco Mario Pizzino.
Il PD lo invita ad andare avanti con responsabilità e determinazione al fine di onorare il mandato conferitogli dalla maggioranza dei cittadini di Amantea per assicurare alla città un’azione amministrativa autonoma da ogni condizionamento illegale, affaristico e malavitoso anche e soprattutto al fine di elevare i livelli di democrazia e legalità.
Segreteria provinciale PD Cosenza
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Politica