Un anno intenso per i vigili urbani: nonostante la carenza di organico sono stati garantiti i servizi essenziali in città. Ecco i dati del comandante Zucco della PM di Lamezia Terme:
La relazione sul 2012 è stata illustrata il 18 mattino dal comandante Salvatore Zucco, affiancato dal tenente colonnello Sergio Rubino e dall'assessore al ramo Pina Abramo.
Un anno particolarmente impegnativo per i vigili urbani che, nonostante la cronica carenza di personale (all'appello mancano infatti 40 unità), sono riusciti a garantire dei servizi essenziali per la città.
Sono appena 57 poliziotti municipali, di cui solo il 60% idoneo a stare sulla strada( cioè 34).
La sintesi dei dati:
20.476 sanzioni elevate, 2.561 punti decurtati e 28 patenti ritirate.
140 incidenti stradali rilevati, di cui 80 con lesioni, 4 con prognosi riservata e 50 senza lesioni;
9 notizie di reato trasmesse alla A G
11 conclusioni indagini,
110 sono stati i sopralluoghi tecnici effettuati.
4 persone arrestate in flagranza di reato per omissione di soccorso e favoreggiamento alla prostituzione;
108 notizie di reato e
93 persone denunciate.
113 ispezioni ad attività commerciali su aree private e pubblico in seguito ad accertamenti d'ufficio, esposti, e richieste di altri enti o a controlli durante il servizio;
14 ordinanze di chiusura o sospensione attività commerciali controllate,
647 controlli in occasione dei mercati settimanali, feste patronali, fiere e sagre varie.
21 le violazioni contestate a esercizi commerciali e
115 le violazioni contestate per il commercio su area pubblica (vendita abusiva o irregolare).
38 sequestri amministrativi di merce e attrezzature in genere,
11 sequestri giudiziari di merce con marchio contraffatto, il tutto per un totale di 10mila pezzi sequestrati.
7 sono state le violazioni rilevate al codice della strada per collocazione abusiva di pubblicità.
433 accertamenti vari in materia edilizia,
97 accertamenti effettuati su delega dell'autorità giudiziaria,
40 le comunicazioni di notizie di reato redatte per costruzioni realizzate in assenza di concessione o autorizzazione;
32 i verbali amministrativi di violazioni urbanistico edilizie e
14 i verbali di sequestro di immobili abusivi, apposizione sigilli e nomina custode giudiziario.
53 verbali di inottemperanza,
19 verbali di dissequestro,
18 ordinanze di demolizioni,
4 verbali di rimozione e di riapposizione di sigilli e
119 sopralluoghi per conto o congiunti con settori tecnici.
75 sono state le ispezioni finalizzate alla tutela ambientale o al controllo dei cicli lavorativi aziendali,
30 i sopralluoghi per accertare l'ottemperanza di ordinanze per motivi di igiene,
22 i reati contravvenzionali accertati e conseguente informativa all'autorità giudiziaria,
27 i reflui fognari denunciati,
20 gli accertamenti igienico-sanitari,
7 interventi di emergenza di protezione civile e
213 sanzioni amministrative in materia ambientale.
Nel 2012 in cassa è entrato milione di euro rispetto a 680mila dell'anno precedente.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Lamezia Terme. La Polizia municipale di Lamezia Terme ha arrestato una donna di Lamezia, M.E. di 65 anni.
La donna, era alla guida della propria autovettura, e stava percorrendo via Marconi quando ha investito un pedone, una donna, senza fermarsi e facendo perdere le proprie tracce.
L’investita è stata ricoverata presso l'ospedale ma, fortunatamente, non versa in gravi condizioni.
L'impatto violento ha procurato lesioni al parabrezza della Mercedes, oltre che un' ammaccatura al cofano anteriore.
La Polizia municipale è intervenuta sul luogo dell’incidente ed ha acquisito i filmati di alcune telecamere di sicurezza di una gioielleria grazie ai quali la signora è stata identificata, ricercata attivamente e bloccata nel centro cittadino prima di rincasare.
Il veicolo, che era parcheggiato sotto casa, riportava i segni dell'impatto.
Veniva informato il magistrato di turno, dott. Santo Melidona
Dopo di che l'automobilista è stata dichiarata in stato di arresto e posta ai domiciliari in attesa di giudizio per direttissima previsto per oggi 17 gennaio.
Immediato il ritiro della patente ed il sequestro del veicolo
Pubblicato in
Lamezia Terme
Ancora una bomba in centro. Ancora una volta una strage sfiorata.
L’ordigno ha danneggiato la vetrina di un negozio di abbigliamento in corso Nicotera e un'auto in sosta.
La bomba è esplosa prima di capodanno.
Non si sono registrati feriti.
Vigili e Carabinieri sono immediatamente intervenuti.
Stamattina il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è recato sul luogo dell'attentato.
“Un episodio gravissimo che ha suscitato tanta paura in un’ora in cui tantissime persone affollavano le vie del centro”.
Nessuna ipotesi ufficiale ma la pista del racket sembra la più attendibile anche vista la ripetitività delle azioni delittuose che non danno tregua alla cittadina, che ne soffocano lo sviluppo e l’economia, minano la tranquillità e la incolumità degli abitanti.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Lamezia Terme. La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha emesso un avviso di conclusione indagini nei confronti di tre imprenditori, padre e figli, accusati di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni e frode fiscale. Secondo l'accusa, Angelo Martino, di 75 anni, e i figli Salvatore (47) e Valeria (36), attraverso le loro aziende, avrebbero taglieggiato per anni molti loro dipendenti costringendoli a firmare buste paghe sulle quali veniva attestato che venivano pagati regolari salari corrispondenti a quelli previsti dai contratti nazionali di categoria mentre, invece, i lavoratori percepivano la metà delle somme spettanti e se non accettavano tali condizioni rischiavano il licenziamento. Le indagini, avviate dalla guardia di finanza del Gruppo di Lamezia Terme dopo la denuncia di un dipendente, nel marzo del 2011 avevano portato agli arresti domiciliari Salvatore Martino, titolare di un distributore di carburanti sull'autostrada. Secondo l'accusa Martino, dal 2005, aveva estorto al dipendente circa 50mila euro. Proseguendo le indagini, i finanzieri hanno segnalato alla Procura della Repubblica anche i figli dell'imprenditore. Secondo l'accusa della guardia di finanza sarebbero emersi 40 dipendenti costretti a firmare le buste paga senza percepire completamente lo stipendio per una somma di oltre 550mila euro per la quale i finanzieri hanno segnalato i Martino per frode fiscale, perché, avrebbero dichiarato al fisco l'erogazione degli stipendi ma avrebbero anche incassato ''in nero'' le somme non pagate. Nell'inchiesta, denominata ''Primo Maggio'', sono indagati anche cinque dipendenti dei Martino per i quali viene ipotizzata l'accusa di favoreggiamento in quanto, nonostante fossero a loro volta vittime, hanno negato la circostanza. Dopo l'emissione dell'avviso di conclusione indagini del pm Santo Melidona, gli indagati potranno produrre memorie difensive o chiedere di essere interrogati
Pubblicato in
Lamezia Terme