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Il dipinto riprodotto qui sopra è opera dell'artista veneziano Vincenzo Chilone (1758-1839).

Raffigura, come spiega la didascalia del sito della casa d'aste Sotheby's, Piazza San Marco inondata.

Da alcuni elementi del quadro (le bandiere austriache e un edificio in seguito abbattuto) si può datare la scena al 9 dicembre 1825 quando le gazzette del tempo registrano forte acqua alta.

 

Secondo gli esperti di Sotheby's, le gondole addobbate dimostrano che gli allagamenti erano occasione di divertimento.

Frase eccessiva, sicuramente, ma è un fatto che i fenomeni di questi giorni non sono unici nella storia.

Ecco i valori di marea registrati a Venezia dal 1872

Data Ora Valore
16  aprile 1936 21.35 147 cm
12  novembre 1951  8.05  151 cm
15  ottobre 1960 7.55  145 cm
 4  novembre 1966 18.00  194 cm
 3  novembre 1968 7.30  144 cm 
17  febbraio 1979  1.15  140 cm
22  dicembre 1979  9.10  166 cm 
 1  febbraio 1986  3.55 159 cm 
 8  dicembre 1992  10.10  142 cm
 6  novembre 2000  20.35  144 cm 
16  novembre 2002  9.45  147 cm 
 1  dicembre 2008  10.45  156 cm 
23  dicembre 2009  5.05  144 cm
25  dicembre 2009  3.55  145 cm
24  dicembre 2010  1.40  144 cm
 1  novembre 2012 1.40 143 cm
11 novembre 2012   9.25 149 cm
12 febbraio 2013   0.05 143 cm 
29 ottobre 2018   14.40 156 cm 
29 ottobre 2018   20.35 148 cm 

Certo non va dimenticato che “Complessivamente nell’ultimo secolo la città ha perso 26 centimetri, di cui circa 12 per innalzamento del mare legato al clima che cambia, circa 6 centimetri per subsidenza naturale e circa 8 centimetri per subsidenza antropica, in particolare per emungimento dalle falde acquifere.”

A preoccupare, ora, è soprattutto il futuro. In uno studio pubblicato su "Scientific Reports", Luigi Tosi, dell’Istituto delle Scienze Marine di Venezia, spiega che considerando uno scenario di emissioni moderate (lo scenario IPCC A1B) a cui va sommata la subsidenza attuale, la risalita del livello marino relativo dovrebbe variare tra 17 e 53 centimetri entro il 2100.

“Ciò significa che l'elevazione del suolo del centro storico, che emerge a soli 90 centimetri sopra il mare medio, sarà drasticamente ridotta.

Di conseguenza, la frequenza degli eventi di acqua alta, ovvero maree superiori a 110 centimetri, aumenterà e gli eventi potranno ripetersi tra 20 e 250 l’anno.”

Lo studio condotto e appena pubblicato sulla rivista "Water" da un team internazionale, a cui ha partecipato Marco Anzidei, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è più preoccupante, anche perché usando misure con il GPS il team stimano ben 3,3 millimetri l’anno di subsidenza naturale: “Alla fine del secolo, a causa del riscaldamento climatico che provoca l'aumento del livello marino e della subsidenza che ne accelera gli effetti, noi stimiamo che a Venezia il livello medio potrebbe crescere fra i 60 e gli 82 centimetri rispetto ad oggi.

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La notizia ci ha ricordato la vecchia canzone di Morandi.

Se sei a terra non strisciare mai

Se ti diranno sei finito, non ci credere

Devi contare solo su di te

Uno su mille ce la fa

 

 

Ma quanto è dura la salita

In gioco c'è la vita

Quale notizia ? Eccola:

Venezia, 28 agosto 2018 - Circa 3600 domande per 10 posti da bidello negli asili nido e scuole dell'infanzia di Mestre e Venezia.

Questa la notizia riportata dal quotidianoIl Gazzettino secondo il quale, nonostante sia sufficiente il diploma di terza media come requisito per poter partecipare al concorso, tra gli aspiranti bidelli vi sarebbero diversi laureati intenzionati a trovare un lavoro a tempo indeterminato.

Il bando è gestito da Ames, un'azienda partecipata dal comune del capoluogo veneto che si occupa di scuole, mense e farmacie.

I dieci posti di lavoro garantirebbero ai vincitori un impiego a tempo pieno, 36 ore settimanali, cinque giorni su sette per le sedi scolastiche situate sia in centro storico sia in terraferma con weekend libero e ferie per tutto il mese di agosto.

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veneziaA Venezia, città che tutto il mondo conosce, ricca e famosa, città che ha dato i natali a tanti uomini illustri, una delle 4 Repubbliche marinare, hanno trovato un uomo, ex professore di Liceo, abbandonato da tutti, da amici e parenti, ma soprattutto dai vicini di casa, dopo essere svanito nel nulla, morto nel proprio letto disadorno dopo lunghi 7 anni. Nessuno lo aveva cercato, neppure gli esattori delle tasse. Eppure aveva un nome. Si chiamava Lello Boschetti, professore di Lettere, di origine romagnole, che ha insegnato nei Licei di Venezia e Treviso. L’ultimo incarico al Liceo Duca degli Abruzzi di Treviso. La casa dove abitava si trova in Sestriere Dorsoduro. Viveva solo in una casa di due piani. E’ stata trovata dalle Forze dell’Ordine in stato di abbandono con bollette, ricevute e tanti documenti sparsi dappertutto che attesterebbero gli ultimi segnali di vita all’estate del 2011. Abitava in Calle del Cristo a Santa Maria non in una sperduta località di montagna del profondo Sud d’Italia. Non sappiamo ancora se avesse una moglie, dei figli, dei lontani parenti a Rimini dove era nato nel 1943. Nel Calle dove abitava evidentemente era nessuno, era un estraneo, per tutti non esisteva. E non esisteva nemmeno al Comune di Venezia. Infatti il suo nome era stato cancellato dall’anagrafe nel 2013 in quanto irreperibile. Povero uomo. Hai dedicato tutta una vita agli altri e alla fine tutti ti hanno abbandonato e dimenticato. Il Professore, dimenticato anche dai suoi allievi, forse un giorno del lontano 2011 decise di intraprendere un lungo viaggio, in silenzio, senza scomodare nessuno, per non dare fastidio a nessuno. Ora il Comune di Venezia, i vicini di casa, gli ex allievi lo seppelliranno al cimitero, porteranno dei fiori sulla sua tomba, verseranno pure qualche lacrima e forse il Professore dalla nuda terra riceverà finalmente amore e pace, quell’amore e quella pace che l’opulenta società del Nord le ha negato quando era ancora in vita. E’ morto solo, come un cane, senza nessuno accanto, senza uno sguardo, senza una carezza, senza una preghiera. In che mondo viviamo? Ci vantiamo di essere una delle più grandi e più ricche potenze del mondo, di essere un popolo di santi, di poeti, di navigatori, e poi, leggiamo sui giornali che a Venezia un uomo viene trovato mummificato dopo sette anni. Vergogna! Andiamo a messa ogni domenica, ci confessiamo almeno una volta all’anno, offriamo i 20 centesimi agli extracomunitari che agli incroci ci puliscono il parabrezza, portiamo i fiori sulle tombe dei nostri cari, facciamo visita ai defunti ogni due novembre, portiamo il cagnolino dal veterinario quando sta male e poi facciamo morire solo ed abbandonato un ex professore che aveva tanto bisogno di amore. La scoperta del cadavere è stata casuale. E’ avvenuta grazie ad un ladro di appartamento che si era intrufolato evidentemente per arraffare qualcosa. Il ladro, scoprendo il cadavere, è fuggito lasciando la porta aperta permettendo a un vicino di casa di accorgersi del cadavere. Immediata la chiamata ai Carabinieri. Sul cadavere non sono stati riscontrati dei segni di violenza. Ora si cerca di reperire qualche lontano parente. Che morale trarre? Io non sono nessuno e forse non ho le carte in regola per farla. Caro Professore Lello, ti accompagnino gli Angeli e i Santi nella Santa Gerusalemme e riposi in pace, quella pace che la gente di Venezia ti ha negato in terra per il troppo egoismo, lassismo, menefreghismo, per l’indifferenza e per il lungo silenzio durato sette lunghissimi anni.

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Venezia. Il comune di Venezia ha licenziato una dipendente di 62 anni

La donna lavorava in un ufficio amministrativo della Polizia Municipale.

Tra marzo e maggio 2015 le sono stati contestati una decina di episodi di abbandono del servizio per attendere a commissioni personali

Tra essi anche la visita ad una mostra d'arte sull'isola di San Giorgio Maggiore.

E poi anche il fatto di aver portato in orario di servizio il cane a passeggio.

Le si contestano una trentina di ore di assenza ingiustificata dal lavoro.

Foto e filmati hanno documentato il reato.

Il procedimento disciplinare avviato dall'amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro è andato avanti alla velocità della luce e si è concluso in pieno periodo di ferie, pochi giorni fa.

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avisAssociazione Volontari italiani del sangue presenterà la sua nuova campagna di comunicazione in occasione del 14 giugno, giornata mondiale del donatore di sangue.

La campagna ha come slogan “la prima volta” ed è rivolta ai potenziali nuovi donatori, ma anche a coloro che dopo la prima volta continuano a ripetere in maniera anonima, volontaria, associata, consapevole e periodica questo piccolo grande gesto di solidarietà.

«Vogliamo trasmettere un messaggio che sia chiaro per tutti e che si possa adattare ai mille volti della nostra Associazione – commenta il Presidente nazionale,Vincenzo Saturni- ma un’attenzione particolare la dedicheremo ai più giovani, perché AVIS vuole rinnovarsi profondamente a tutti i livelli. Siamo nati nel 1927 e da allora moltissime sono state le sfide che abbiamo affrontato. I numeri, infatti, parlano chiaro: 1.338.000 soci iscritti, 2.105.000 unità di sangue e plasma raccolti nel 2013, 3.415 sedi presenti sul territorio e centinaia di gruppi giovani attivi con iniziative di promozione della cultura del dono e della solidarietà».

La responsabile della comunicazione Claudia Firenze aggiunge: «abbiamo pensato ad una campagna che veicoli il nostro messaggio - positivo e giocato sull’emozione - su numerosi media: certamente quelli più innovativi, social e web 2.0, ma senza tralasciare i mezzi più tradizionali, come i manifesti o le locandine. Abbiamo delle comunità reali ancora prima che virtuali, dove i valori di sempre vengono declinati in nuove formule e modalità al passo con i tempi. Proprio per questo abbiamo deciso di lanciare la nuova campagna con un evento in contemporanea in moltissime città italiane. Il 14 giugno alle 12.00 i nostri volontari, soprattutto giovani, si ritroveranno nelle principali stazioni italiane e altri luoghi molto frequentati per un grande iniziativa che saprà sorprendere non solo i passanti, ma anche i giornalisti che vorranno partecipare. Ci è sembrato giusto incontrare le persone, per presentare la campagna ed invitarle a donare con la passione, l’energia ed il sorriso sulle labbra che da sempre ci contraddistinguono».

A dare un grande contributo alla promozione e diffusione di questa originale operazione sono tre supporter d’eccezione: Telecom Italia, Radio 105 e Corriere Sociale (media partner).

Queste le città che saranno coinvolte nell’evento: Torino (Stazione di Porta Nuova), Milano (Stazione Centrale), Venezia (Stazione di Santa Lucia), Firenze (Stazione di Santa Maria Novella), Roma (Stazione Termini), Napoli (Via Caracciolo), Bari (Stazione Centrale), Palermo (Stazione Centrale), Siracusa (Piazza Santa Lucia), La Spezia (Piazzale della stazione), Termoli (Stazione ferroviaria), Trani (Piazza XX settembre), Pordenone (Piazza XX Settembre), Sassari (Piazza Italia), Capistrello – AQ (Piazza del Comune), Bitti – NU (Piazza San Sebastiano).

Nel pomeriggio e nella serata di sabato 14 giugno la manifestazione avrà luogo a Perugia (ore 18 in piazza IV novembre), Pescara (alle ore 19 in Piazza Salotto), Senigallia (alle ore 19 nel Foro annonario), Tertenia – OG (alle ore 21 in via Chiesa) e Reggio Calabria (alle ore 22 sul lungomare).

 

 

 

 

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