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Redazione TirrenoNews

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Carcere a vita per 13.

Lo ha deciso la Corte di Cassazione

Il processo è quello relativo ai fatti di guerra di mafia che si svolsero tra il 1978 ed il 1991 sul tirreno cosentino

La cassazione ha confermato le pene inflitte dalla Corte di assise di Catanzaro nel maggio del 2012

Dovranno scontare l’ergastolo

Romeo Calvano, boss di San Lucido ed i cosentini

Gianfranco Ruà,

Franco Perna,

Giancarlo Anselmo,

Giuseppe Ruffolo,

Giulio Castiglia,

Silvio Chiodo,

Edgardo Greco,

Lorenzo Brescia,

Gianfranco Bruni,

Giovanni Abbruzzese,

Domenico Cicero e

Pasquale Pranno.

Sono state annullate, invece,e senza rinvio per «intervenuta prescrizione » le condanne comminate a

Fioravante Abbruzzese,

Mario Baratta,

Giuseppe Irillo,

Francesco Pirola,

Antonio De Rose,

Claudio Gabriele,

Pierluigi Berardi,

Franco Pino,

Francesco Tedesco.

Rimangono in piedi molte altre pene tra cui quella riguardante l’imprenditore Pasquale Bruni (21 anni di carcere) per il quale il Pg aveva sollecitato alla suprema Corte l’annullamento del verdetto di colpevolezza perché fosse celebrato un nuovo dibattimento di appello

Il manto erboso dello stadio comunale Città di Amantea – Stefano Medaglia è oramai impraticabile. La prima squadra della nostra città, le giovanili e le scuole calcio sono costrette a far giocare i propri atleti e giovani su un campo di patate.

Su iniziativa del nostro Gruppo consiliare si era deciso insieme al Sindaco f.f. Michele Vadacchino, uno dei pochissimi amministratori, di questa oramai inesistente maggioranza di governo, verso il quale nutriamo stima politica, di procedere all’emanazione di regolare bando per l’esecuzione dei lavori di rifacimento del manto erboso e di manutenzione del sistema d’irrigazione e raccolta acque del campo sportivo. L’ufficio tecnico del Comune di Amantea, al quale va il ringraziamento comunque di tutto l’Udc, aveva predisposto il tutto per l’effettuazione dei lavori suddetti nel prossimo mese di aprile, subito dopo la fine del campionato di promozione. La copertura finanziaria di euro 22.000,00 era stata giustamente individuata nel residuo del mutuo contratto con la cassa depositi e prestiti per la realizzazione dell’impianto d’illuminazione, opera fortemente voluta dal compianto Sindaco Franco Tonnara e dal consigliere comunale Gianfranco Suriano.

Da un po’ di giorni si assiste allo stucchevole rimbalzo di responsabilità tra la Giunta, l’ufficio tecnico e l’ufficio Ragioneria del Comune. Addirittura s’ipotizza il fatto che siano state impegnate in modo del tutto anomalo le somme residue del mutuo suddetto che, viceversa, consentirebbe l’ormai necessario ripristino del manto erboso dello stadio comunale Città di Amantea – Stefano Medaglia.

Invitiamo la Giunta comunale a fare chiarezza su questa vicenda amministrativa e contabile in quanto non è più pensabile che le risorse destinate per una specifica opera vengano dirottate, senza interpellare gli altri componenti dell’amministrazione, su altre opere e senza che sia stata acquisita l’autorizzazione della cassa depositi e prestiti a devolvere il residuo del mutuo in precedenza contratto. La mancata autorizzazione all’erogazione del residuo del mutuo, in presenza d’impegno di spesa delle relative somme, causerebbe buchi di bilancio che un Comune, già in stato di deficit strutturale, non potrebbe sostenere, con gravi conseguenze economiche e finanziarie per l’Ente e, quindi, per tutta la collettività di Amantea e Campora San Giovanni.

Invitiamo il Consigliere delegato allo sport Vincenzo Pugliano, i presidenti delle Associazioni sportive di Amantea a far sentire la loro voce verso la Giunta comunale, al fine di risolvere velocemente quest’annosa vicenda, altrimenti lo sport della nostra Città e i tantissimi giovani che guardano allo sport come momento di svago, di gioia, di formazione e di sana socializzazione si vedranno privati dell’unica struttura sportiva, ora, esistente ad Amantea.                     

 

 

I Consiglieri Comunali dell’Unione di Centro  

Pasquale Ruggiero

Biagio Miraglia

Suriano Gianfranco

Il prefetto Carla Cincarilli rassicura il sindaco Nicola Sodano che gli immigrati andranno non solo in città, ma saranno distribuiti entro il piano di zona.

Staranno un mese nel quartiere di Colle Aperto ma esiste anche la disponibilità di Suzzara, Goito e Gonzaga.

Il Prefetto assicura che a farsene carico saranno anche gli altri 15 Comuni del piano di zona, il consorzio che si occupa di programmare la rete del welfare locale.

Ma non si esclude che ad ospitare i profughi saranno anche i comuni degli altri cinque piani di zona

In sostanza impossibili i rifiuti

Per il momento in arrivo solo 40 profughi

A predisporre l’accoglienza i comuni di Mantova, Rodigo, Castellucchio, Borgo Virgilio, Curtatone, Porto, Marmirolo, Roverbella, San Giorgio, Bagnolo, Bigarello, Roncoferraro, Castelbelforte, Castel D’Ario e Villimpenta.

Non teoria ma ricerca delle soluzioni ai problemi dell’accoglienza.

I profughi sono per lo più ragazzi, la cui età media è di 26 anni.

Ridotto a 30 euro il contributo totale giornaliero ma da anticipare.

Pronte diverse organizzazioni di volontariato.

Vincenzo Marchese

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