
Si farà peccato, ma pensare che i due sconfitti alle elezioni del 04 marzo, in perfetta sintonia, e con l’aiuto di tanta informazione, stiano cercando di cuocer a fuoco lento Di Maio e Salvini non è poi così assurdo!
La commedia dell’assurdo che il PD e FI stanno recitando dal 05 marzo i sospetti li fa nascere e come! Andiamo per ordine.
Il Rosatellum, che ha messo l’Italia in questa seria difficoltà di avere un governo è stata consapevolmente e colpevolmente voluta, anche a colpi di fiducia costituzionalmente scorretti, da tre personaggi Renzi ,Berlusconi e Salvini.
Non è, e non è stato mai mistero per nessuno che questa legge è stata pensata e approvata per fregare il M5S, agevolare le coalizioni del PD e di FI e rendere il voto degli italiani ininfluente se non avessero votato come i tre imbroglioni speravano.
Ma i tre protagonisti dell’approvazione del Rosatellum avevano ognuno anche il retro pensiero di poter fregare il compagno.
Berlusconi e Renzi di poter fregare Salvini sperando a un 25-30% alla coalizione del PD e un circa 20% a FI ed essere così pronti a fare le larghe intese (per necessità! La loro!) e continuare a governare l’Italia contro gli italiani e per i loro interessi.
Salvini, con la speranza di arrivare primo nella sua coalizione di oltre il 40% per cento e cosi fregare e mettere da parte lentamente il Berlusca.
Gli italiani, con il voto del 04 marzo, hanno fatto fallire tutti i piani ,ma sopratutto i piani di Renzi e Berlusconi che sono stati sonoramente sconfitti.
Il risultato delle elezioni ci dice che i governi possibili sono: centro destra-M5S, centro destra-PD,M5S-Lega, M5S-PD.
Ora i primi due non sono realizzabili per le dichiarazioni, senza se e senza ma, rispettivamente di Di Maio (mai con Berlusconi) e di Salvini (mai con il PD).
In tutte le democrazie del mondo e, prima delle ere Berlusconi e Renzi, anche in Italia i dirigenti politici dopo una sonora sconfitta, almeno per un pò di tempo, si sono ritirati.
Per Restare in zona sinistra basti pensare a Dalema che si dimise da presidente del Consiglio perché il suo partito aveva avuto una sconfitta alle elezioni Regionali e a Veltroni che si dimise avendo perso le elezioni contro Berlusconi anche se il PD aveva preso il 34%.
Berlusconi in 10 anni ha perso oltre 6 milioni di voti e imperterrito è sempre il capo e padrone assoluto di FI.
Renzi in 5 anni ha perso : regionali, amministrative, referendum, elezioni politiche e 5 milioni di elettori, ed è ancora il padrone assoluto del PD.
Anche in questo, e non solo, i due “caimani” vanno d’amore e d’accordo!
In un paese (Germania) con politici seri che guardano, come è giusto, agli interessi del paese, la Merkel ha vinto ma non aveva i numeri per governare; ha provato a fare un contratto di governo con liberali e verdi ma seduti al tavolo hanno verificato che il contratto non era possibile.
Si sono seduti al tavolo con i socialdemocratici e dopo sei mesi hanno scritto dettagliatamente le cose da fare e ora sicuramente governeranno, nell’interesse dei tedeschi, per l’interomandato.
Il M5S, primo partito alle elezioni del 04 marzo, con lineare responsabilità democratica per un sistema proporzionale, ha rivolto, al PD e alla Lega, secondo e terzo partito, di sedersi al tavolo per verificare la possibilità di fare quello che hanno fatto in Germania.
Ma in Italia, paese con una classe politica che guarda sopratutto ai propri interessi e dei clienti, il PD non si è voluto neanche sedere al tavolo, la lega ha posto la condizione di portarsi al tavolo anche Berlusconi e Meloni.
In definitiva entrambi, fregandosene dei problemi degli italiani, pur essendo quelli che hanno voluto questa legge elettorale, che tutti sapevano che difficilmente avrebbe prodotto un unico vincitore capace di avere i numeri per governare, giocano a sfiancare il M5S, per inseguire i lorointeressi.
Berlusconi e Renzi sperano di poter realizzare quello che volevano prima delle elezioni, un bel governo insieme o di largheintese; Salvini non si è capito se non può o non vuole, per calcoli di futuro politico, abbandonare ilB.
Ma ogni italiano dotato di un minimo di intelligenza ha capito che dietro queste sceneggiate, c’è la vendetta, di R. e B., contro gli italiani :non avete votato come noi vi abbiamo detto e ora “muoia Sansone con tutti i filistei” e vi serva di lezione per la prossima volta!
E noi italiani a dipendere dagli interessi di questi signori che ci hanno governato e hanno creato tutti i problemi che l’Italia oggi ha!
Se il PD fosse un partito serio, non di sinistra, per carità, ma semplicemente di serio centro che non guarda a destra, sapendo che l’80% degli elettori persi hanno votato M5S, si sarebbe dovuto sedere al tavolo con il M5S, individuare 5-6 temi e far nascere un governo per risolvere i problema degliitaliani.
Ma Renzi e renziani sono consapevoli che il M5S avrebbe messo sul tavolo del contratto sicuramente temi tradizionali di sinistra: diseguaglianza accettabile, aiuti ai più deboli, conflitto di interessi, lotta alle clientele e alla corruzione e alle mafie con una seria legge anticorruzione, abolizione degli assurdi privilegi dei politici, limitazione del numero dei mandati, tutela del lavoro e dei lavoratori, serie riforme per sanità e scuola pubbliche e cose simili.
Come potrebbe, il PD renziano, dire no a un programma di governo basato su questi temi senza perdere definitivamente la faccia e disvelare l’inganno del suo volersi ancora definire di sinistra?
Meglio fare di tutto per non disvelare l’inganno e magari governare, senza tenere conto che il 04 marzo gli italiani hanno detto NO a governi R. e B.!
E i vari Cuperlo, Orlando e i tanti semplici militanti che si ostinano a dirsi di sinistra?
Solo qualche pigolio!
Ci resta l’unica speranza che la sentenza di Palermo smuova le acque e metta in difficoltà il piano dei duecaimani!
Giuseppe Furano
Bandi-Concorsi Pubblicato il 17 aprile 2018
Maxi concorso Agenzia delle Entrate 2018: 4 bandi per laureati in giurisprudenza, scienze politiche, economia, statistica, ingegneria e architettura: tutti i requisiti e le prove selettive.
Dopo le varie segnalazioni e speranze annunciate, sono stati finalmente pubblicati i bandi dell’atteso maxi concorso Agenzia delle Entrate 2018: 510 posti per funzionari amministrativo-tributari, 120 posti per funzionari tecnici (di cui due unità da assegnare alla Valle d’Aosta) e 20 posti per esperti in analisi statistico economiche.
Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere inviate telematicamente entro il 17 maggio 2018.
Vediamo i requisiti per l’accesso al concorsone Agenzia delle Entrate 2018 per 650 funzionari.
Indice
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1 Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 510 funzionari amministrativo – tributari
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2 Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 118 funzionari tecnici3 Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 2 funzionari tecnici Valle d’Aosta
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4 Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 20 esperti analisi economico statistiche
Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 510 funzionari amministrativo – tributari
Il primo bando prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 510 unità, per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria.
Il numero dei posti è così ripartito:
• Emilia Romagna posti n. 60
• Friuli Venezia Giulia posti n. 20
• Lazio posti n. 30
• Liguria posti n. 30
• Lombardia posti n. 115
• Marche posti n. 15
• Piemonte posti n. 60
• Provincia Autonoma di Bolzano posti n. 15
• Provincia Autonoma di Trento posti n. 15
• Toscana posti n. 60
• Umbria posti n. 20
• Valle d’Aosta posti n. 10
• Veneto posti n. 60
I candidati devono indicare nella domanda di partecipazione, a pena di esclusione, una sola sede.
Requisiti bando 510 funzionari amministrativo – tributari
I requisiti di accesso per la posizione di funzionario amministrativo – tributario sono i seguenti:
a) diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio o diplomi di laurea equipollenti per legge, conseguiti presso una università o altro istituto universitario statale o legalmente riconosciuto, o i corrispondenti titoli di studio di I livello, denominati laurea (L).
Alla procedura selettiva possono partecipare anche coloro che sono in possesso di titolo di studio conseguito all’estero, o di titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la vigente normativa, ad una delle lauree sopra indicate.
b) cittadinanza italiana;
c) posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
d) godimento dei diritti politici e civili;
e) idoneità fisica all’impiego.
Prove d’esame bando 510 funzionari amministrativo – tributari
Il concorso prevede le seguenti prove:
a) prova oggettiva attitudinale;
b) prova oggettiva tecnico-professionale;
c) tirocinio teorico-pratico integrato da una prova finale orale.
Prova oggettiva attitudinale
La prova oggettiva attitudinale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla e mira ad accertare il possesso da parte del candidato delle attitudini e delle capacità di base necessarie per acquisire e sviluppare la professionalità richiesta.
La prova è valutata in trentesimi.
Sono ammessi alla prova oggettiva tecnico-professionale i candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo di cinque volte il numero dei posti per i quali concorrono. I candidati che si collocano a parità di punteggio nell’ultimo posto utile in graduatoria sono comunque ammessi alla prova oggettiva tecnico-professionale.
Prova oggettiva tecnico-professionale
La prova oggettiva tecnico-professionale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla per accertare la conoscenza delle seguenti materie:
a) diritto tributario;
b) diritto civile e commerciale;
c) diritto amministrativo;
d) elementi di diritto penale;
e) contabilità aziendale;
f) organizzazione e gestione aziendale;
g) scienza delle finanze;
h) elementi di statistica.
La prova è valutata in trentesimi. Sono ammessi al periodo di tirocinio i candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo dei posti per i quali concorrono, aumentati fino al 30%. L’eventuale frazione decimale è arrotondata all’intero per eccesso. I candidati che si collocano a parità di punteggio nell’ultimo posto utile in graduatoria sono comunque ammessi al periodo di tirocinio.
Tirocinio teorico-pratico integrato dalla prova finale
Il tirocinio teorico-pratico si svolge presso gli uffici dell’Agenzia ed è finalizzato a verificare nelle concrete situazioni di lavoro, sulla base di metodologie e criteri predeterminati dall’Agenzia, l’abilità del candidato ad applicare le proprie conoscenze alla soluzione di problemi operativi, nonché i comportamenti organizzativi. Il tirocinio ha la durata di sei mesi (36 ore settimanali) ed è retribuito (borsa di studio di 1.450,00 euro lordi).
La commissione di esame, tenendo conto della valutazione espressa sul tirocinio dal responsabile dell’ufficio, sottopone i candidati alla prova finale orale per valutarne la preparazione professionale, le attitudini e le motivazioni, anche con l’assistenza di personale esperto per lo svolgimento di prove comportamentali.
La prova orale verterà sulle seguenti materie:
a) diritto tributario;
b) diritto civile e commerciale;
c) elementi di diritto penale;
d) contabilità aziendale.
Durante la prova orale si procede anche all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese.
Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 118 funzionari tecnici
Il secondo bando prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 118 unità per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario tecnico, da destinare agli uffici dell’Agenzia delle Entrate per le attività relative ai servizi catastali, cartografici, estimativi e dell’osservatorio del mercato immobiliare.
Il numero dei posti è così ripartito:
• Abruzzo, n. 5 posti;
• Basilicata, n. 2 posti;
• Calabria, n. 4 posti;
• Campania, n. 1 posto;
• Emilia Romagna, n. 12 posti;
• Friuli Venezia Giulia, n. 4 posti;
• Lazio, n. 4 posti;
• Liguria, n. 2 posti;
• Lombardia, n. 26 posti;
• Marche, n. 3 posti;
• Molise, n. 3 posti;
• Piemonte, n. 15 posti;
• Puglia, n. 1 posto;
• Sardegna, n. 6 posti;
• Sicilia, n. 3 posti;
• Toscana, n. 8 posti;
• Trento, n. 1 posto;
• Umbria, n. 2 posti;
• Veneto, n. 12 posti;
• Direzione Centrale Servizi estimativi e Osservatorio mercato immobiliare, n. 2 posti;
• Direzione Centrale Servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare, n. 2 posti.
Requisiti bando 118 funzionari tecnici
I requisiti di accesso per la posizione di funzionario tecnico sono i seguenti:
a) diploma di laurea (DL) in ingegneria o architettura o diplomi di laurea equipollenti per legge, ovvero laurea specialistica (LS) o laurea magistrale (LM) equiparate, conseguiti presso un’università o altro istituto universitario statale o legalmente riconosciuto. Alla procedura selettiva possono partecipare anche coloro che sono in possesso di titolo di studio conseguito all’estero, o di titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la vigente normativa, ad una delle lauree sopra indicate.
b) iscrizione alla sezione A dell’Albo di ingegnere o di architetto;
c) cittadinanza italiana;
d) posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari; e) godimento dei diritti politici e civili;
f) idoneità fisica all’impiego.
Prove d’esame bando 118 funzionari tecnici
Il concorso prevede le seguenti prove:
a) prova oggettiva attitudinale;
b) prova oggettiva tecnico-professionale;
c) tirocinio teorico-pratico integrato da una prova finale orale.
Prova oggettiva attitudinale
La prova oggettiva attitudinale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla e mira ad accertare il possesso da parte del candidato delle attitudini e delle capacità di base necessarie per acquisire e sviluppare la professionalità richiesta.
La prova è valutata in trentesimi. 6.3 Sono ammessi alla prova oggettiva tecnico-professionale i primi 500 candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30. I candidati che si collocano a parità di punteggio nell’ultimo posto utile in graduatoria sono comunque ammessi alla prova oggettiva tecnico-professionale.
Prova oggettiva tecnico-professionale
La prova oggettiva tecnico-professionale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla per accertare la conoscenza delle seguenti materie:
a) Geodesia, Topografia e Cartografia;
b) Scienza e tecnica delle costruzioni;
c) Strumenti e tecniche estimali;
d) Norme e procedure per l’aggiornamento del Catasto;
e) Segmentazione, caratteristiche e dinamiche del mercato immobiliare;
f) Legislazione in materia di edilizia e urbanistica;
g) Elementi di diritto amministrativo;
h) Elementi di diritto tributario.
La prova è valutata in trentesimi.
Sono ammessi al periodo di tirocinio i candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo dei posti messi a concorso, aumentati fino al 30%. L’eventuale frazione decimale è arrotondata all’intero per eccesso. I candidati che si collocano a parità di punteggio nell’ultimo posto utile in graduatoria sono comunque ammessi al periodo di tirocinio.
Tirocinio teorico-pratico integrato dalla prova finale
Il tirocinio teorico-pratico si svolge presso gli uffici dell’Agenzia ed è finalizzato a verificare nelle concrete situazioni di lavoro, sulla base di metodologie e criteri predeterminati dall’Agenzia, l’abilità del candidato ad applicare le proprie conoscenze alla soluzione di problemi operativi, nonché i comportamenti organizzativi. Il tirocinio ha la durata di sei mesi (36 ore settimanali) ed è retribuito (borsa di studio di 1.450,00 euro lordi).
La commissione di esame, tenendo conto della valutazione espressa sul tirocinio dal responsabile dell’ufficio, sottopone i candidati alla prova finale orale per valutarne la preparazione professionale, le attitudini e le motivazioni, anche con l’assistenza di personale esperto per lo svolgimento di prove comportamentali.
La prova orale verterà sulle materie della prova scritta. Durante la prova orale si procede anche all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese.
Alla prova orale è attribuito un punteggio massimo di 30/30 e si intende superata con la votazione di almeno 24/30.
Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 2 funzionari tecnici Valle d’Aosta
Un diverso bando prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 2 unità per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario tecnico, da destinare agli uffici dell’Agenzia delle Entrate situati nella Regione Valle d’Aosta, per le attività relative ai servizi catastali, cartografici, estimativi e dell’osservatorio del mercato immobiliare.
I requisiti sono i medesimi previsti dal bando per i funzionari tecnici.
Concorso Agenzia delle Entrate 2018: bando 20 esperti analisi economico statistiche
Il quarto bando prevede l’assunzione a tempo indeterminato di n. 20 unità, per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario, per attività di esperto nelle analisi statistico-economiche, presso le strutture centrali dell’Agenzia.
Requisiti bando 20 esperti analisi economico statistiche
Sono previsti i seguenti requisiti di accesso al concorso:
diploma di laurea (DL) in economia e commercio, statistica, matematica e fisica o diplomi di laurea equipollenti per legge, ovvero laurea specialistica (LS) o laurea magistrale (LM) equiparate, conseguiti presso un’università o altro istituto universitario statale o legalmente riconosciuto, o i corrispondenti titoli di studio di I livello, denominati laurea (L). Alla procedura selettiva possono partecipare anche coloro che sono in possesso di titolo di studio conseguito all’estero, o di titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la vigente normativa, ad una delle lauree sopra indicate.
b) cittadinanza italiana;
c) posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
d) godimento dei diritti politici e civili e idoneità fisica all’impiego.
Prove d’esame bando 20 esperti analisi economico statistiche
Il concorso prevede le seguenti prove:
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prova oggettiva attitudinale;
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prova oggettiva tecnico-professionale;
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tirocinio teorico-pratico integrato da una prova finale orale.
Prova oggettiva tecnico-professionale
La prova oggettiva tecnico-professionale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla per accertare la conoscenza delle seguenti materie:
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econometria;
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statistica;
-
statistica economica;
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elementi di politica economica;
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scienza delle finanze.
La prova è valutata in trentesimi.
Sono ammessi al tirocinio teorico-pratico i candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo di 2 volte il numero dei posti per i quali concorrono. I candidati che si collocano a parità di punteggio nell’ultimo posto utile in graduatoria sono comunque ammessi al tirocinio.
Tirocinio teorico-pratico integrato dalla prova orale
Il tirocinio teorico-pratico si svolge presso gli uffici dell’Agenzia ed è finalizzato a verificare nelle concrete situazioni di lavoro, sulla base di metodologie e criteri predeterminati dall’Agenzia, l’abilità del candidato ad applicare le proprie conoscenze alla soluzione di problemi operativi, nonché i comportamenti organizzativi. Il tirocinio ha la durata di sei mesi (36 ore settimanali) ed è retribuito (borsa di studio di 1.450,00 euro lordi).
La commissione di esame, tenendo conto della valutazione espressa sul tirocinio dal responsabile dell’ufficio, sottopone i candidati alla prova finale orale per valutarne la preparazione professionale, le attitudini e le motivazioni, anche con l’assistenza di personale esperto per lo svolgimento di prove comportamentali.
La prova orale verterà sulle materie della prova scritta. Durante la prova orale si procede anche all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese.
Alla prova orale è attribuito un punteggio massimo di 30/30 e si intende superata con la votazione di almeno 24/30.
Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, ha messo in campo per questo 2018 un nuovo progetto denominato Cultura Crea, finalizzato con lo scopo di sostenere la realizzazione di progetti imprenditoriali no profit per quello che riguarda il settore della cultura e del turismo. Questa iniziativa viene realizzata con la finalità di valorizzare le eccellenze del made in Italy delle regioni del sud quali: Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia.
Si tratta di finanziamenti che vengono elargiti a fondo perduto costituiti da un platfond totale di 114 milioni di euro e che sono accessibili in modo diretto, semplice e veloce attraverso la presentazione di una domanda online che potrà essere inoltrata fino al 2020. Spesso destreggiarsi tra la vasta complessità normativa di questi finanziamenti è difficile per i giovani che si approcciano al mondo del fare impresa, proprio per questo ci sono servizi appositi che vi aiuteranno nel farvi comprendere le modalità con cui si svolgono questi bandi, seguendovi passo a passo nella presentazione delle relative domande. Per sapere come fare è semplice, basta collegarsi alla sezione apposita del portale Contributi PMI, in cui troverete tantissime informazioni utili e un supporto completo per l’accesso ai bandi regionali, nazionali ed europei.
Tornando nei dettagli di questo bonus Cultura Crea, gli incentivi non sono messi a disposizione solamente delle startup che intendono approcciarsi alla filiera del turismo, ma anche alle imprese sociali e alle imprese consolidate che vogliono crescere e migliorare la loro offerta nell’ambito culturale e creativo. Possono procedere alla fase di approvazione tutti quei progetti che non superano i 400 mila euro di spesa e vengono finanziate diverse tipologie di lavori: dagli arredi per gli uffici, ai macchinari o attrezzature di qualsiasi genere, costi di software, brevetti, licenze e marchi. Tutte le somme erogate saranno costituite dal 40% che viene elargito mediante un finanziamento a tasso zero che sono restituibili in 8 anni, mentre il restante 40% sono dei prestiti a fondo perduto. Questo genera una copertura pari all’80% delle spese, percentuale che in alcuni casi può arrivare fino al 90% nel caso si tratti di imprese costituite da donne e giovani. Gli incentivi prevedono tre linee di intervento:
− supportare la nascita di nuove imprese nei settori core delle industrie culturali;
− consolidare e sostenere l’attività di soggetti economici esistenti nella filiera culturale, creativa, turistica, dello spettacolo e dei prodotti tipici e tradizionali;
− favorire la nascita e la qualificazione di servizi e attività connesse alla gestione dehgli attrattoti e alla valorizzazione culturale.
La richiesta per accedere al bonus Cultura Crea 2018 può essere presentata direttamente online attraverso la piattaforma di Invitalia, una volta effettuata tale procedura dovrete accedere nell’area riservata e compilare la domanda, unendo alla stessa il piano finanziario, il business plan e tutta la documentazione. Per poter effettuare questa procedura il richiedente dovrà essere in possesso di casella di posta elettronica certificata e sistema di firma digitale. Il bonus andrà ad esaurirsi una volta raggiunta la cifra finale messa a disposizione dal Governo, premiando come unico criterio, la cronologia delle domande presentate che risultano accettabili.