
Si tratta di Paolo Signifredi, parmigiano
Signifredi, 53enne di Baganzola, era il commercialista della cosca dei Grandi Aracri (condannato in appello a 4 anni)
Si trovava in una località segreta sotto protezione quando tre persone lo hanno picchiato selvaggiamente.
Ha riportato gravi lesioni, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
I medici hanno stilato una prognosi di 30 giorni.
Il fatto risale allo scorso 18 aprile, ma la notizia è emersa solo in queste ore, perché Signifredi, non ha potuto partecipare ad alcune udienze nelle quali avrebbe dovuto testimoniare proprio contro le cosche mafiose.
Dal 2015, il Signifredi, era nascosto in un’abitazione segreta, per tanti ma non per chi lo ha massacrato
Ed in tre , approfittando di un momento in cui era senza scorta, lo hanno massacrato di botte, con la minaccia finale: «Quando ti riprendi, rettifica tutte le dichiarazioni che hai fatto».
Paolo Signifredi era testimone pentito e collaboratore di giustizia.
Il suo legale l’avvocato Pergolari ha dichiarato «Il mio assistito non ha riconosciuto i suoi aggressori, ora ho chiesto che nella prossima udienza possa rendere dichiarazioni spontanee, questa volta in videoconferenza, per raccontare ciò che gli è accaduto».
Sono 277 estremisti religiosi rimpatriati da 2015.
Un cittadino marocchino è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato.
Con questa espulsione, la 40esima del 2018, sono 277 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese, dal 1° gennaio 2015 ad oggi.
Si tratta di un 36enne marocchino, residente nel foggiano, che era emerso all'attenzione investigativa nell'ambito dell'operazione della Digos di Bari che, nel marzo scorso, aveva portato all'arresto del presidente dell'associazione culturale «Al dawa» di Foggia, dove aveva trovato ospitalità il noto 39enne foreign fighter ceceno Bombataliev Eli, arrestato nel luglio 2017 dalla Digos di Bari e recentemente condannato a 5 anni di reclusione.
In particolare , il cittadino marocchino espulso era spesso presente durante le lezioni di indottrinamento che l'imam svolgeva nei confronti di giovanissimi immigrati di seconda generazione, finalizzate a suscitare in loro adesione all'islam radicale e avversione verso l'Occidente.
Per questi motivi è stato raggiunto da provvedimento di espulsione ed è stato immediatamente rimpatriato con accompagnamento nel proprio Paese con un volo partito dall'aeroporto di Bologna per il Marocco
Inseguimento rocambolesco, la caduta dallo scooter (fortunatamente senza gravi conseguenze) e l’arresto. Presunto malvivente in manette, lì sotto il sole incerto di via nuova Marina.
Mancano dieci minuti alle quattro del pomeriggio domenicale, la città assiste alla partita con il Torino, poche auto in strada, c’è chi si accosta al carabiniere e gli chiede se ha bisogno di aiuto.
Un po’ d’acqua?
Un po’ di caffè?
Il militare alza il dito pollice, dice tutto ok, attende rinforzi.
È lo stesso carabiniere ad accudire il presunto malvivente, che nel frattempo è in manette è seduto sull’asfalto.
Gli appoggia la mano sulla spalla e gli dice di stare tranquillo.
Massimo fair play in una probabile scena tra guardia e ladri, a conferma della professionalità del militare intervenuto.
Napoli 6 maggio 2018