Lamezia Terme - Avrebbe negato ogni accusa mossa nei confronti dell’ex consigliere comunale Luigi Muraca, cl. 1968, la minorenne che è stata ascoltata oggi nel corso dell’incidente probatorio al Tribunale di Lamezia.
La vicenda è emersa nel dicembre scorso: l’ex consigliere comunale è in carcere da allora, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.
Tutto è scaturito da alcune intercettazioni relative ad altre indagini.
Da lì gli ulteriori accertamenti da parte della Guardia di Finanza, con le quali sarebbe emerso come l’ex consigliere avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne.
Un quadro accusatorio che ha portato prima al provvedimento di fermo emesso dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio ed eseguito dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro.
Dopo il fermo e la convalida dell’arresto da parte del Gip, è stata rigettata poi la richiesta presentata dai difensori di Muraca al Tribunale del Riesame sulla scarcerazione.
Secondo quanto emerso, gli approcci sessuali nei confronti della ragazza sarebbero stati intercettati all'interno dell'automobile dell'ex consigliere.
A chiedere l’incidente probatorio era stata la difesa, rappresentata dagli avvocati Anselmo Torchia e Domenico Anania.
Una richiesta alla quale si era opposto il pubblico ministero Maffia.
L’ascolto è avvenuto nell’aula protetta del Tribunale con un consulente che ha interloquito con la ragazza.
Starà al giudice, ora, in base a quanto dichiarato dalla giovane e a quanto emerso nel corso delle indagini e con le intercettazioni, fare le sue valutazioni.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Tutto merito delle telecamere.
Quelle che quando funzionano sono preziosi ausili per gli investigatori.
Parliamo di Antonio Stella, un giovane di 27 anni noto alle forze dell’ordine per precedenti per rapina e violenza sessuale e che sarebbe il “capo banda” dei tre rapinatori.
La rapina è stata effettuata il 1 dicembre 2016 intorno alle 9.10, quando entrato all’interno dell’Ufficio Postale ha urlato “Tutti a terra questa è una rapina” poi immediatamente dirigendosi verso il caveau, ma senza riuscire ad accedere, in quanto il direttore per tempo riusciva a chiudervisi dentro.
Gli inquirenti grazie ai filmati di videosorveglianza hanno potuto ricostruire il percorso di fuga e dare un volto al “capobanda”.
All’interno dell’ Ufficio dalla cassa riusciva ad arraffare solo poche centinaia di euro per poi uscire arrabbiato per lo scarso bottino.
Proprio per questo motivo, l’altro rapinatore sferrava un pugno in volto ad una povera vecchietta che si trovava sul posto, mentre un’altra donna, spintonata, era svenuta.
I rapinatori erano mascherati ma gli investigatori hanno seguito minuziosamente il percorso di fuga grazie a ben nove sistemi di videosorveglianza dislocati sulla via di fuga dei rapinatori.
In questo modo si è riusciti a ricostruire in maniera esatta il percorso di fuga degli stessi, prima a piedi e poi in auto fino ad arrivare a Lamezia Terme, luogo di residenza dell’arrestato.
Alcuni di questi filmati hanno permesso di inquadrare in alcuni sia il volto del giovane che di confrontare i particolari dei vestiti indossati al momento della rapina quando era a volto coperto con quelli quando era a volto scoperto.
Inoltre si è riusciti anche a confrontare i particolari dell’autovettura utilizzata per la fuga, una Lancia Lybra di colore blu.
È stata un’indagine veloce e a tamburo battente, in quanto vi è era il concreto pericolo di fuga dello Stella che aveva già cercato di cambiare le proprie fattezze fisiche, al fine di non farsi identificare, tagliando la barba.
Ma gli è stato fatale pubblicare su facebook qualche ora dopo la rapina il seguente post: “Shii..musca..fuckyou barba”.
Durante l’esecuzione del fermo, presso la sua abitazione sono stati trovati i guanti utilizzati per la rapina.
E così ieri 10 dicembre i Carabinieri della Stazione di Pizzo, guidati dal Maresciallo Ordinario Paolo Fiorello, hanno eseguito un fermo diAntonio Stella, 27enne residente a Lamezia, emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia a firma della dottoressa Claudia Colucci.
Dopo le formalità di rito è stato associato alla Casa circondariale di Vibo Valentia.
Il reato ipotizzato dalla Procura di Vibo Valentia è quello diconcorso in rapina aggravata, porto di arma comune da sparo e lesioni. Quest’ultimo reato è legato al ferimento delle due donne durante la tentata rapina.
Pubblicato in
Vibo Valentia
Una giornata fortemente invernale quella di oggi 27 novembre. La Sila ed il Pollino sono pieni di neve.
Risultano imbiancate diverse localita', ma la situazione e' comunque sotto controllo.
La neve che e' venuta giu' nelle ultime 24/36 ore ha comunque provocato disagi.
Ma è il lametino a soffrire i maggiori problemi .
La piana lametina ad iniziare da Nocera Terinese è stata incisa da una violenta burrasca ed i terreni sono allagati.
Alcuni torrenti sono esondati, ma per fortuna il fenomeno e' attualmente limitato a zone di campagna.
La stessa cosa per molti fossi di scorrimento che non erano stati puliti
Se ne lamenta Giuseppe Ruperto della Coldiretti
Allagati anche molti sottopassaggi e strade interne.
I Vigili del Fuoco che hanno dovuto effettuare diversi interventi di soccorso nei confronti di alcuni automobilisti rimasti bloccati. Vedi foto
Nella foto il sottopasso del rilevato ferroviario in località marina di Nocera Terinese.
Le temperature minime poi restano particolarmente rigide.
Pubblicato in
Lamezia Terme