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Fatti, non parole, dice il comune di Longobardi.

Le aree demaniali del nostro comune, vicine al mare, sia quelle previste nel vigente Piano di spiaggia, e sia altre aggiunte ora dal Comune, stanno per essere assegnate, cioè saranno “messe a disposizione” di tutti coloro che hanno idee e voglia di fare, nel settore ovviamente turistico –ricreativo –sportivo -ludico.

Dalle parole ai fatti : ora vedremo veramente chi vuole fare e investire.

Perché, fino ad ora, da quando è stato approvato il Piano spiaggia (25 giugno 2002), abbiamo avuto solo due richieste, e sono nati il Lido Margherita e Lido Gaudio, e niente più, cioè NON ci sono state altre richieste per aprire attività sulla spiaggia o zone limitrofe…

Il comune sta facendo la sua parte, ma il comune NON può aprire chioschi, pizzerie, discoteche, lidi ecc., questo devono farlo i privati.

Speriamo che ci siano persone che si vogliono mettere in gioco seriamente.

Noi come amministrazione comunale stiamo facendo il nostro dovere, cioè rendere queste aree disponibili all’uso turistico –ricreativo –sportivo -ludico.

C'è tempo fino al 30 dicembre per presentare richieste in tal senso.

Siamo partiti adesso, perchè queste cose vanno fatte per tempo, e non a giugno...

Questo l’avviso :

AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME STAGIONALI - STAGIONE BALNEARE 2018

Considerato che codesto Ente, essendo dotato di Piano di Utilizzo dell'Arenile Demaniale e Servizio di Spiaggia (Piano spiaggia), in fase di adeguamento al P.I.R.;

Visto:

-Che l’art. 14 della Legge Regionale n. 17 del 21 dicembre 2005 - Norme di salvaguardia, così come modificato con la Legge Regionale 16 del 2017 (pubblicata sul BURC n. 44 del 9 maggio 2017) approvata con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 208 del 04/05/2017, al comma 2 recita come segue: “Nelle more dell'approvazione del PCS, in deroga a quanto disposto dal comma 1, possono essere rilasciate: a) concessioni demaniali marittime stagionali: 1) a supporto di attività ricettive alberghiere, villaggi turistici, campeggi e altre strutture ricettive che presentino analoghe caratteristiche, per comprovate esigenze, ai fini delle attività inerenti ai servizi di balneazione, a condizione che vengano rispettati i limiti e le condizioni stabiliti dalla presente legge, dal Codice della navigazione e dal relativo regolamento di esecuzione, nonché dalle vigenti normative di settore per l'utilizzazione ed occupazione delle aree demaniali marittime; 2) per l'installazione di piccoli punti d'ormeggio senza realizzazione di opere a terra, per la posa di gonfiabili, di giochi smontabili per bambini e di chioschi di tipo omologato, nonché per la posa di tavolini e sedie in aree demaniali marittime prospicienti ad attività commerciali; le concessioni demaniali marittime stagionali per l'installazione di chioschi di tipo omologato non possono avere una durata superiore a centoventi giorni;

-Che il Dirigente Generale della Regione Calabria – Dipartimento N. 11 – Ambiente Territorio – in data 14/06/2017 prot. n. 197540/SIAR, ha emanato le linee guida a cui attenersi ;

-Che con delibera di Giunta Comunale n. 87 del 26/10/2017, tra l'altro e in ossequio alle predette Linee Guida e per gli interventi di cui al comma 2 della legge regionale n. 16 del 09/05/2017, è stato fornito un atto di indirizzo che individua le aree e le finalità delle concessioni demaniali marittime da rilasciare;

-Che, sulla base delle aree già individuate dal vigente Piano Comunale di Spiaggia e delle manifestazioni d'interesse dei cittadini, sono state individuate n. 7 (sette) aree demaniali;

-Il D.P.R. 24 Luglio 1977, n. 616 “Attuazione della Legge delega” di cui all’art. 1 della L. 22.07.1975 n. 382;

-Il D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali”, in attuazione del capo I della Legge 15 Marzo 1997, n.59;

-Il Piano di Indirizzo Regionale (PIR) pubblicato sul BUR Calabria del 14.07.2007 (suppl. straordinario n. 3 al n. 12 del 30.06.07);

-Il Codice della Navigazione, approvato con R.D. 30.03.1942 n. 327, per come modificato dalla Legge 26.02.2012, n. 25;

-Il Regolamento per l’Esecuzione del Codice della Navigazione, approvato con DPR 15 febbraio 1952 n. 328;

-Le planimetrie allegate al presente avviso nelle quali sono state individuati i lotti e le aree su cui possono essere rilasciate concessioni demaniali marittime stagionali per la stagione balneare 2018 per le predette tipologie di attività;

-Il D.lgs. 18.08.200 n. 267 e s.m.i. - “Testo Unico sugli Enti Locali”;

-Il D.lgs. del 06.09.2011 n. 159 e s.m.i. - “Codice Antimafia”;

AVVISA CHE

E’ indetta una procedura ad evidenza pubblica, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 36 e 37 del Codice della Navigazione e dell’art. 60 comma 1 del D.lgs. n. 50 del 2016, finalizzata al rilascio di concessioni temporanee, per la stagione balneare 2018, di aree demaniali marittime ricadenti nel territorio del Comune di Longobardi e individuate sui lotti delle planimetrie allegate, da assegnare ai fini delle attività inerenti l'installazione di piccoli chioschi di tipo omologato e/o prefabbricato, per attività commerciali diverse dalla balneazione, e per la posa di gonfiabili e giochi per bambini.

Pubblicato in Longobardi

Nel silenzio della comunità, della politica e delle istituzioni la voce del popolo è costretta a levarsi, più o meno flebile, più o meno forte, alla ricerca della verità. Pochi “uomini” interessati alla verità, non un esercito ma uno sparuto manipolo di avventurosi. Tra questi certamente Gigi El tarik. Questo il suo ultimo sforzo”.

 

“Ogni giorno che passa i cittadini di Amantea, si ritrovano relegati sempre più ad interpretare un ruolo subalterno allo strapotere di alcuni furbi che, approfittando della “miopia istituzionale”, pensano di   muoversi a loro piacimento sul territorio demaniale e di pubblico utilizzo.

In Italia abbiamo 7.500 km di coste, che equivale alla distanza che c’è da Roma a Pechino. Con angoli di paradiso ancora da valorizzare. Le spiagge sono ad oggi occupate da 28mila imprese balneari, dal chiosco al bagno con gazebi di design e il Wi-Fi quasi dappertutto. Attività nate in famiglia, che sempre più spesso diventano aziende in grado di occupare decine, centinaia di persone. D’estate. Ma in molti casi, per tutto l’anno. Nell’ultimo decennio il loro numero è cresciuto costantemente, con migliori performance al Sud. La vacanza al mare con ombrellone e sdraio e un bagnino che veglia sulla nostra sicurezza. Ma l’attività va ben oltre, in termini di servizio e strutture: dal ristorante al parco giochi, dagli spazi per la pratica sportiva alla beauty farm. In Calabria negli ambiti territoriali di propria competenza l’Autorità Portuale di Vibo Marina amministra e gestisce il demanio marittimo tirrenico ed in particolare cura il rilascio di concessioni demaniali per lo svolgimento delle più svariate attività che spaziano da quelle terminalistiche, cantieristiche,  industriali, o prettamente commerciali/artigianali a quelle di carattere industriale e in genere per qualsiasi occupazione del demanio che sia richiesta in via temporanea, per motivi contingenti (ad es. cantieri edili), o in forma continuativa per la gestione delle attività consentite dalla normativa vigente. Il titolo concessorio può essere rilasciato sotto forma di licenza o di atto formale, in relazione alla tipologia, dimensioni, durata della concessione e degli investimenti effettuati dal concessionario. In questi giorni sono venuto a conoscenza di una concessione rilasciata oltre 50 anni fa nel Comune di Amantea in provincia di Cosenza e che riguarda uno dei luoghi più belli della costa amanteana in località Coreca. Concessione su “un’area demaniale marittima” di 1790 metri quadri ad “uso agricolo” e di dover corrispondere all’Erario “ in riconoscimento della demanialità del bene concesso……il canone di lire seimila”. Quella concessione aveva la durata di 48 mesi con scadenza nel mese di ottobre del 1965 ed impegnava il concessionario a rinnovare la concessione dopo la naturale scadenza. Si legge sempre sulla presente concessione che “Il Comandante del Compartimento avrà però sempre facoltà di revocare la presente concessione quando lo ritenga necessario, per qualsiasi ragione, a suo insindacabile giudizio senza che il concessionario abbia diritto a compensi, indennizzi o risarcimenti di sorta…..”. L’area in oggetto, oggi sembra essere diventata di proprietà privata e apparentemente rendendo non più valida la concessione del 1961 nella quale si legge “…tutte le opere costruite dal concessionario senza espressa autorizzazione dell’Autorità Marittima e non facilmente asportabili restano acquisite allo Stato.”

 

Si riporta in questo testo sia la mappa della zona della concessione sia le foto scattate in questi giorni. Sarebbe opportuno che le Autorità competenti facessero chiarezza su tutto ciò e portare a conoscenza degli Amanteani che si vedono ogni giorno di più limitati nell’uso dell’arenile demaniale e dunque l’accesso a quel mare da sempre frequentato sia da loro che dai turisti in visita ad Amantea.”

 

Poi l’invito, forte e deciso: “ Quello che le Autorità competenti devono assolutamente chiarire ai cittadini sono i seguenti punti: Se la concessione in oggetto è tuttora agricola oppure è diventata altro. I 1790 metri quadri sono ancora bene demaniale o altro? Questo perché c’è un imprenditore che ne rivendica la proprietà e dunque ne impedisce l’accesso a chiunque. Se l’imprenditore dovesse essere nel giusto sarebbe necessario informare la cittadinanza quando avvenuta la vendita della zona demaniale in questione. Oppure, se dovesse risultare ancora appartenere al Demanio, se per quei 1790 m2 è stata chiesta una concessione”. Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Se dovessimo avere la invocata risposta la pubblicheremo.

 

punto in

La nota di Andrea Ianni Palarchio in merito alla vicenda del progetto di rifacimento del lungomare di Amantea. 
Di seguito la nota stampa ed allegati:

 

Durante il consiglio tenutosi il 30 settembre 2014 l'amministrazione comunale per mezzo dell'assessore ai lavori pubblici illustrava alla cittadinanza il programma per le opere pubbliche per il triennio 2014/2016.

 

Proprio in quel consiglio comunale si è deciso di devolvere il mutuo di 2.5 milioni di euro contratto nel 2011 per il rifacimento del lungomare di Amantea in favore di altre opere.

Il motivo di tale decisione stava nel fatto che il lungomare ricade interamente su area demaniale e il Demanio Marittimo ha negato l'acquisizione del bene al patrimonio Comunale. (Allego copia del verbale della seduta del consiglio comunale).

Alla decisione del Consiglio Comunale è seguita una delibera di giunta (202/2014) e su proposta dell'assessore al bilancio viene sancita l'effettiva devoluzione del mutuo contratto in favore di altre opere. Questa volta però con una motivazione differente. (allego copia delibera).

Nella delibera si legge infatti che il motivo che ha fatto desistere l'amministrazione comunale dall'attuare il progetto iniziale, previsto e finanziato, non è stato quello che il lungomare è su proprietà del demanio marittimo e non può essere acquisito dal Comune ma è stata la mancanza di un'idonea protezione del lungomare esposto a continue mareggiate (insomma siccome il mare lo distruggerebbe si ritiene inutile spendere i soldi per migliorarlo).

Ma qual'e' la verità ? Il Demanio non permette l'acquisizione del lungomare al patrimonio comunale come detto nel consiglio comunale, oppure, il lungomare è così esposto alle mareggiate che non conviene rifarlo prima di attuare gli opportuni interventi di protezione?

Perché in un consiglio comunale aperto al pubblico l'amministrazione ci dice un motivo e poi nel chiuso delle stanze se ne scrive un'altro?

A IanniPalarchioPerché l'amministrazione comunale non ha voluto intraprendere nessuna azione per acquisire al patrimonio comunale il lungomare ed ottenere qualche finanziamento (come quello ottenuto per Coreca) per la protezione delle coste?

Vista la delibera di giunta mi chiedo :Un consigliere comunale che ha votato a favore della devoluzione del mutuo per il semplice motivo che non poteva essere acquisito al patrimonio dell'ente l'ha fatto con piene coscienza di tutte le motivazioni reali?

E' giusto che oggi un consigliere che abbia fornito l'indirizzo alla giunta di operare su quelle motivazioni oggi scopra leggendo la delibera che in realtà il mutuo viene devoluto perché il lungomare non è abbastanza protetto dalle mareggiate?

Insomma lo sviluppo di una città cancellato perché non si riesce ad ottenere un finanziamento di qualche frangiflutto?

Mi auguro che ci troviamo difronte solo all'ennesimo refuso e che al più presto si rendono conto che il futuro di Amantea passa per il turismo quindi per il lungomare.

Pubblicato in Primo Piano
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